Un maledetto errore del segretario del Bologna, Stefano Pedrelli, è costato alla società felsinea il cartellino di Emiliano Viviano. La famosa “busta” a cui si ricorre nel caso non si trovi un accordo tra le società, prevede l’indicazione di metà della cifra di valutazione del giocatore: un errore di conteggio ha però fatto sì che il Bologna scrivesse la cifra corrispondente alla metà della propria offerta. Chiariamo con i numeri: il Bologna era intenzionato ad offrire 4 milioni 720 mila euro per Viviano, dando così una valutazione totale del cartellino di 9 milioni 440 mila euro. Per un errore dettato dalla fretta, il segretario ha però scritto sulla “busta” la cifra corrispondente alla metà dell’offerta, vanificando completamente l’esito della trattativa: l’Inter, che aveva offerto meno, ha comunque ottenuto la totalità del cartellino del calciatore. Il segretario Pedrelli è distrutto e si è detto subito disponibile a rassegnare le proprie dimissioni alla società rossoblu, che ha già fatto sapere di non volerle comunque accettare. Ora però il Bologna starebbe meditando di rintavolare con l’Inter la trattativa, sulla base dell’offerta reale (4.720.000 euro) più il pagamento di una penale aggiuntiva. In casa Inter sono decisamente contenti per questo regalo inatteso, che però rischia di trasformarsi in un problema aggiuntivo da gestire, dato che Viviano ha già fatto sapere di non avere alcuna intenzione di restare a Milano a fare il secondo di Julio Cesar.
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L’ipotesi più probabile a questo punto è il prestito, di un anno, del giovane portiere che piace molto alla Roma – difficile che però l’Inter rafforzi una concorrente – all’Arsenal e all’Atletico Madrid, alle prese con numeri uno giudicati non particolarmente affidabili. Viviano rappresenta comunque il futuro in casa Inter, che assegnerebbe a lui la difesa della porta nel momento in cui Julio Cesar lascerà i nerazzurri.