Cosa pensa un tecnico che deve rimontare un gol di svantaggio? I più faciloni hanno la risposta pronta: ad attaccare per pareggiare il conto. Ma se l’allenatore in questione è Leonardo e la partita Bayern Monaco-Inter di Champions League, allora occorre fare un distinguo. “Se l’Inter parte all’attacco e si scopre, il Bayern ha vita facile. Robben e Ribery sono troppo bravi nelle ripartenze. Ti fanno a polpette se gli concedi spazi per colpire”. L’analisi è di Pierfrancesco Archetti, inviato della Gazzetta dello Sport a Monaco di Baviera e grande conoscitore del calcio tedesco. Ilsussidiario.net lo ha raggiunto a poche ore dall’inizio della grande sfida dell’Allianz Arena.
Insomma, l’Inter che tattica dovrebbe adottare?
Quella dell’attesa. Scendere in campo con prudenza, badare a non prendere gol nel primo tempo e giocarsela nella ripresa. Lo ripeto, buttarsi in avanti può essere pericoloso. Il Bayern Monaco fa molta più fatica quando gli avversari si coprono. I tedeschi hanno un buon possesso palla, ma dietro concedono sempre 3-4 palle gol, anche quando comandano il gioco. Perciò per segnare loro non serve partire a spron battuto. Poi è chiaro: se sei 0-0 a mezzora dalla fine provi il tutto per tutto per passare il turno
Anche la difesa dell’Inter ultimamente si distrae un po’ troppo…
Sono d’accordo. Infatti credo sia difficile immaginare di uscire dal confronto con il Bayern con la porta di Julio Cesar immacolata. Non va dimenticato che poi in casa i bavaresi sono micidiali. Vincono consecutivamente da quasi 2 anni in Europa sul proprio terreno…
Servirà un’impresa. Anche se il Bayern scricchiola parecchio nell’ultimo periodo…
Scricchiolava sino a una settimana fa. Poi Van Gaal e la società hanno annunciato la separazione a fine stagione, risolvendo una situazione che stava diventando insostenibile per i giocatori. Non a caso è arrivato subito un roboante 6-0 sull’Amburgo sabato.
Sapere che Van Gaal andrà via ha rianimato il Bayern?
Il rapporto tra il tecnico olandese e la squadra era diventato tempestoso. Persino i senatori e i campioni a lui più vicini come Robben lo avevano scaricato. Ora i giocatori sanno che dalla prossima estate non avranno più Van Gaal tra i piedi e scendono in campo psicologicamente più liberi. È una situazione un po’ surreale, ma da cui hanno tutti da guadagnare: l’allenatore vuole vincere per dimostrare che la dirigenza ha sbagliato a volerlo allontanare, anche se solo a fine stagione. I giocatori vogliono far bene, perché c’è una Champions League da giocare e una qualificazione in Europa da conquistare per l’anno prossimo. Se non lo facessero, ne perderebbero in credibilità e valore sul mercato. Serviva una scossa per ribaltare un momento nero e la dirigenza ha preso una decisione definitiva, pur senza sconvolgere la composizione dello staff tecnico. Il Bayern non può permettersi di essere escluso dalla prossima Champions League: sfumerebbero circa 60 milioni di euro. E non dimentichiamoci che la finale 2012 sarà all’Allianz Arena…
Per l’Inter dunque sarà ancora più difficile ora?
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Senz’altro. La società si è schierata con i giocatori additando come colpevole della crisi Van Gaal, ma allo stesso tempo lo ha tenuto al suo posto perché è pur sempre l’allenatore più adatto a portare avanti il Bayern in Champions in questo momento.
Dovrebbe giocare Van Buyten. I tifosi dell’Inter gongolano al pensiero di che combinò il centralone belga nella finale di Madrid…
A maggio però c’era un certo Milito. La difesa dei bavaresi è un rebus. Basti pensare che Van Gaal ha provato 15 pacchetti arretrati diversi in stagione. L’unico a giocare sempre è Lahm, che domani festeggerà la 101esima presenza consecutiva. È un po’ lo Zanetti del Bayern. Per il resto, le soluzioni sono molteplici. Van Buyten era stato accantonato da Van Gaal e l’olandese non è tipo che torna sui suoi passi. Ma nelle ultime partite i tedeschi hanno sofferto troppo sulle palle aeree e allora ecco che il gigante belga potrebbe essere rigettato nella mischia per sfruttare i suoi centimetri. Mentre non credo che Luiz Gustavo possa essere spostato in difesa: più utile in mezzo al campo per tamponare Sneijder.
Chi può essere il jolly di Leonardo per la qualificazione?
Rispondere Eto’o sarebbe troppo facile, allora io dico Pandev. Se il macedone si risparmia un dribbling o un tocco in più e gioca il pallone in velocità allora può essere determinante. E magari decidere la gara a favore dei nerazzurri.
(Marco Guidi)