In casa romanista non mancano gli argomenti di dibattito. Il calcioomercato ha appena richiuso i suoi battenti ufficiali ma la Roma si sta già muovendo a caccia di occasioni per rinforzare ulteriormente la rosa di Zeman. Il pezzo pregiato dei saldi potrebbe essere Giuseppe Rossi, retrocesso col Villarreal e svalutato dagli ultimi due infortuni. Che d’altra parte rappresentano l’incognita maggiore sul suo conto: riuscirà a tornare quello che abbiamo ammirato prima? I rumors di calciomercato toccano anche il reparto difensivo: Ivan Piris sta palesando qualche difficoltà di adattamento, mentre il pacchetto centrale poterebbe “soffrire” d’eccessiva gioventù (vedi i rincalzi, Romagnoli e Marquinhos) o beghe fisiche impreviste (Leandro Castan, nuovo leader designato, ha già accusato il riacutizzarsi di un fastidio al tendine rotuleo). Per gennaio si parla già di possibili aggiustamenti: il primo nome sul taccuino di Sabatini sembra essere sempre Sebastian Jung, terzino destro dell’Eintracht Francoforte già trattato quest’estate. Non solo: potrebbe arrivare un altro difensore centrale. In ogni caso, in questo momento Zeman ha altro a cui pensare. La vittoria contro l’Inter ha rilanciato l’entusiasmo nell’ambiente ma ha tolto dai giochi Osvaldo, che salterà la gara col Bologna per squalifica. Potrebbe essere una buona occasione per Erik Lamela, ultimamente oggetto di numerose critiche. Inoltre c’è da gestire l’esplosione di Alessandro Florenzi, in gol a San Siro e in splendida condizione di forma: tutto ciò potrebbe ritorcersi contro Pjanic, che dovrà sudarsi il posto da titolare d’ora in avanti. Proprio dalla posizione del serbo siamo partiti con Stefano Impallomeni, stimato collega di Sky, in questa intervista esclusiva sulla Roma.
L’esplosione di Florenzi, la crescita di Tachtsidis, l’inserimento di Bradley: che ne sarà di Pjanic? Anzitutto a Milano non ha giocato per un problema fisico. Certo, Florenzi ha dimostrato di essere un giocatore valido e soprattutto adatto al gioco di Zeman.
Pjanic lo è? A Zeman servono giocatori che abbiano molto dinamismo, che si sappiano inserire in avanti, insomma che abbiano i tempi di gioco del boemo. Pjanic ha queste qualità.
Scommetterebbe si Giuseppe Rossi, tutto considerato? Sì. Bisognerebbe prenderlo a un prezzo più basso però. In questi anni Rossi ha dimostrato grande carattere: è andato a vivere in America, ha girato l’Europa, ha fatto la storia del Villarreal. Purtroppo ha avuto due infortuni molto seri, però io una scommessa la farei: è un ragazzo forte dentro.
Cosa ne pensa del momento di Lamela, che è stato già criticato? Adesso è importante che Lamela stia tranquillo e s’impegni per capire bene come e dove muoversi sul campo, perchè le sue doti sono indiscutibili. E’ ancora giovane, ma negli schemi di Zeman c’è tempo perchè si esalti. In particolare Lamela deve pensare ad una cosa.
Ovvero? A fare più gol, a trovare la porta con più precisione. Si parla tanto dei movimenti, ma soltanto coi gol si fa la differenza in quei ruoli. Se no resta nè carne nè pesce, e sarebbe un peccato per il talento che ha.
Le risulta che abbia già avuto qualche incomprensione con Zeman? Diciamo che per trovare la comprensione con Zeman l’unico modo è applicarsi e interpretare bene il ruolo che lui sceglie per te. Lamela ha le doti per riuscirci, Zeman non ce l’ha con lui: deve capire che ha una grande occasione, deve impegnarsi per fare gol.
Si segue sempre Jung: sono necessari aggiustamenti in difesa?
Jung sarebbe un buon acquisto, però Piris è stato preso e gli va data fiducia. Il suo destino non dipenderà solo dalle sue qualità.
In che senso? Il gioco di Zeman implica il raggiungimento di certi meccanismi tra tutti i reparti. Certo, se a gennaio è chiaro che Piris non garantisce quel tipo di rendimento Sabatini e Baldini, potranno tornare sul mercato. Ma ricordiamoci che la migliore qualità di Zeman.
Quale? Lavorare su giocatori quasi sconosciuti, e valorizzarli moltissimo. Del resto è la missione per la quale si è puntato su Zeman: lui valorizza i giocatori.
(Carlo Necchi)