Il Bologna ferma la Roma all’Olimpico, 1 a 1 il risultato finale al termine dei novanta minuti di gioco: vediamo allora le pagelle della partita, con i voti a tutti i protagonisti. Ospiti in vantaggio nel primo tempo con Rossettini, i giallorossi mettono le cose a posto con Salah nella ripresa. La formazione di Spalletti prova a vincerla, ma colpisce ben tre pali con Salah (non succedeva da 11 anni che un giocatore centrasse tre legni in una sola partita, l’ultimo a riuscirci fu Arturo Di Napoli), mentre quella di Donadoni pensa saggiamente a difendersi e a portare a casa un punticino pesante. Nel finale la Roma ci prova con tutte le sue forze, ma il Bologna fa buona guardia e difende il pari anche al termine dei cinque minuti di recupero.
Giallorossi sfortunati con i tre pali di Salah. Nella ripresa l’ingresso di Totti dà nuova linfa vitale alla squadra, che recupera lo 0-1 con il centravanti egiziano ma poi non riesce a completare la rimonta. Dopo aver costretto la Juve schiacciasassi al pari, la formazione di Donadoni concede il bis impattando contro la Roma. Peccato per i troppi infortuni che impediscono ai felsinei di giocarsela alla pari. Direzione di gara ineccepibile da parte sua, agevolato dalla correttezza dei ventidue in campo. Solamente tre ammoniti e nessuna decisione controversa.
Risultato a sorpresa all’Olimpico al termine della prima frazione di gioco, Bologna avanti 1 a 0 sulla Roma. Giallorossi subito pericolosi con Iago Falque (6) che dalla distanza mette a dura prova Mirante (7) che si salva in calcio d’angolo con una gran parata. Nei minuti successivi ai giallorossi viene anche annullato un gol di El Shaarawy (6), partito in fuorigioco sul palo colpito da Salah (6,5). Il centravanti egiziano scheggerà di nuovo il legno qualche minuto più tardi, su suggerimento di un ispirato Perotti (7). Nel momento migliore dei giallorossi arriva però il gol del Bologna, sugli sviluppi di un calcio piazzato Manolas (5,5) tiene in gioco Rossettini (6,5) che stacca di testa e scavalca Szczesny (6) per l’1 a 0. Ovviamente la formazione di Spalletti non ci sta e si riversa in avanti alla ricerca immediata del pari, l’undici di Donadoni si difende comunque bene e con ordine. Prima dell’intervallo ci provano nuovamente El Shaarawy e Salah, con Mirante a fare da buona guardia.
Giallorossi sfortunati con due legni colpiti e un gol subito sull’unica disattenzione difensiva di questi primi quarantacinque minuti di gioco. Ogni volta che parte fa sudare freddo gli avversari che per fermarlo devono commettere fallo. Finora ha sbagliato tutti (o quasi) i palloni che ha giocato, non è ancora entrato in partita.
L’undici di Donadoni è stato abilissimo a sfruttare come meglio non poteva l’unico svarione commesso dagli avversari nella prima frazione di gioco, massimizzando l’unica vera occasione avuta. Prima del gol di Rossettini, evita lo 0-1 al Bologna con un paio di parate notevoli su Iago Falque e Salah. Interviene troppo spesso in ritardo, fino a prendere il giallo quando butta Perotti che gli era scappato via per l’ennesima volta. (Stefano Belli)
Si fa scavalcare dal colpo di testa di Rossettini (sul quale poteva fare ben poco anche se prova comunque a trattenere la sfera). Praticamente inoperoso nella seconda frazione di gioco, quando il Bologna non attacca quasi mai (se non con Pulgar).
Come al solito fa avanti e indietro sulla fascia destra, curando sia la fase offensiva che quella difensiva. Getta il cuore oltre l’ostacolo fino al novantesimo, ma non basta.
Tiene in gioco Rossettini che di testa firma la rete dello 0-1. Nella ripresa sventa un contropiede del Bologna che poteva essere pericoloso, e in generale non sfigura.
Poco in palla nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa quando con una serie di interventi senza fallo ferma gli avversari e recupera diversi palloni.
Bravo a fermare Floccari e a portargli via il pallone senza commettere fallo a pochi passi dall’area di rigore. Impreciso nei cross in fase offensiva.
Diversi passaggi sbagliati a inizio gara, poi fallisce il tap-in dell’1 a 0. Anche nella ripresa non riesce a darsi una svegliata e sono più i palloni persi/giocati male che quelli recuperati/giocati bene.
Torna titolare dopo un po’ di tempo, nulla da rimproverare sul piano dell’impegno e della grinta, decisiva la chiusura nei confronti di Floccari. Esce acciaccato. ()
Rompe il ghiaccio con una gran botta dalla distanza, sembra il preludio a una sua gran prestazione invece sparisce progressivamente dal campo e non lo rivedremo in campo nella ripresa.
( Entra e serve l’assist a Salah per l’1-1, decisamente positivo il suo impatto sul match, riesce a cambiare il volto alla partita con le sue giocate che illuminano i compagni)
Stasera l’Oscar alla sfortuna va decisamente a lui, capace di colpire tre pali in una sola partita, impresa non da poco. Nella ripresa, su assist di Totti, trova finalmente la via del gol, poi nei minuti successivi sfiora nuovamente il palo.
Molto ispirato, salta l’uomo con grande facilità, l’unica soluzione per gli avversari è abbatterlo. Cala nella ripresa quando controlla male diversi palloni, fiaccato dalla stanchezza.
Si muove molto bene nella trequarti avversaria, gli viene anche (giustamente) annullato un gol nel primo tempo.
( Anche lui prova a dare il suo contributo nel finale, ma non gli arriva mai il pallone giusto)
Sotto di un gol, nell’intervallo il tecnico giallorosso decide di giocarsi la carta Totti, si rivelerà la mossa vincente perché il numero 10 giallorosso serve l’assist a Salah per l’1-1 e dà nuova linfa vitale alla Roma che per poco non completa la rimonta.
Grandissima parata sul missile da fuori area di Iago Falque, decisivo nel deviare sul palo il tiro di Salah. Nella ripresa salva anche su Totti, blindando il risultato.
Fa molta fatica a contrastare Perotti e l’unica alternativa che ha per fermarlo è quella di commettere fallo. Nella ripresa tiene in gioco Salah nell’azione che porta alla rete dell’1-1.
Sblocca il match di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, tenuto in gioco da Manolas. Nel finale chiude in corner Totti che voleva servire la palla del 2 a 1 a Dzeko.
Legge bene i movimenti degli avversari facendo buona guardia su El Shaarawy e su Dzeko e arrivando spesso prima degli avversari sul pallone, poi non ce la fa a rimanere in campo fino al novantesimo per i crampi. ()
Bravo ad anticipare le mosse di Perotti e a interrompere le azioni degli avversari, poi viene sostituito perché non al top della forma fisica.
( Fa rimpiangere il giocatore di cui fa le veci).
Si occupa dei calci piazzati, abile a guadagnarsi diversi calci di punizione che nel finale consentono al Bologna di rifiatare.
Non bada tanto per il sottile e, quando può, si rifugia sempre in corner o entra in maniera rude nel tentaivo di recuperare il pallone. Alza bandiera bianca poco prima dell’intervallo per noie muscolari. ( Nella ripresa ha l’ingrato compito di contenere Totti, ogni tanto ci affaccia anche in avanti cercando la porta)
Fa il suo dovere con alcuni interventi rischiosi ma efficaci, soprattutto su calcio piazzato quando libera l’area di rigore sventando le azioni degli avversari.
Lotta con Manolas per la conquista del pallone, nel recupero quando la Roma attacca a testa bassa riesce a guadagnarsi un calcio di punizione che di fatto spegne le velleità degli avversari.
In una gara come questa capisce che può essere più utile in fase difensiva e si preoccupa più che altro di contenere gli avversari anziché avanzare palla al piede, rischiando di sbilanciare la squadra.
De Rossi gli nega l’opportunità di battere un rigore in movimento sugli sviluppi di un calcio di punizione. Nella ripresa cerca di nuovo la porta, calciando addosso a
È costretto a inventarsi letteralmente la formazione per colpa delle tante assenze, ma riesce comunque a confezionare un altro piccolo capolavoro costringendo al pari una delle squadre più in forma del momento. Con Destro, Giaccherini e Mounier sarebbe stata un’altra partita.
(Stefano Belli)