Va bene l’attaccamento alla famiglia e alla squadra, ma Paolo Berlusconi ha rischiato di combinarla grossa; di sicuro la gaffe c’è stata, proprio in un periodo in cui si è particolarmente sensibili, in Italia, al tema del razzismo. Attenzione: nulla di tutto questo in quanto accaduto domenica pomeriggio, ma chissà, qualcuno potrebbe anche essersi sentito offeso, e di sicuro non era il caso di lasciarsi andare a certe uscite. Il ricordo di quanto accaduto lo scorso 3 gennaio a Busto Arsizio è fresco: allora Kevin Prince Boateng fu vittima di cori razzisti da parte di alcuni tifosi della Pro Patria, e abbandonò il campo in polemica. Ricorderete che si aprirono dibattiti infiniti: giusto o sbagliato, necessario ripetere la partita, che fare se dovesse capitare ancora. Ebbene, in questo clima che sicuramente si è smorzato ma è ancora fremente Paolo Berlusconi ha pensato bene di commentare la sconfitta dell’Inter a Siena nel corso di un raduno del PDL a Monza; fin qui niente di strano, la fede calcistica impone anche qualche sfottò nei confronti dei cugini. Per di più se quella sera (come poi è avvenuto) c’era la possibilità di operare l’aggancio all’Inter in classifica, dopo aver recuperato 13 punti. Evidentemente l’euforia per l’acquisto di Mario Balotelli è ancora viva; e proprio l’ex attaccante del Manchester City è stato l’oggetto dell’uscita di Berlusconi, che a conclusione del suo discorso di commiato ha detto senza troppi peli sulla lingua “adesso andiamo a vedere il negretto di famiglia”, rievocando – senza volerlo – periodi storici di ottocentesca memoria. Siamo sicuri: l’intenzione era quella di presentare Balotelli come un gioiello di casa Milan, da qui la parola “famiglia”. Di certo però la sua uscita non è passata inosservata: probabilmente dovrà chiedere scusa e spiegare a chiare lettere quanto volesse affermare. La sostanza non cambia: con la doppietta segnata all’Udinese Balotelli è entrato in casa Milan nel migliore dei modi, e tra due settimane è già pronto a fare la stessa cosa nel derby.