NAPOLI – Il Napoli vola al secondo posto in classifica a quattro punti dal Milan capolista grazie ai gol del Matador Edinson Cavani, attuale capocannoniere della Serie A con 13 reti e sempre più un campione affermato. Ieri l’uruguaiano (scoperto in Italia dall’ex direttore sportivo del Palermo Rino Foschi) ha siglato una tripletta decisiva contro la Juventus, mandando in delirio l’intero San Paolo. In esclusiva per ilsussidiario.net, abbiamo intervistato Walter Sabatini, ex dirigente del Palermo dal giugno del 2009 al primo novembre del 2010, che ha tracciato un profilo di Cavani parlandoci dei suoi enormi progessi.
Con 13 reti Cavani è l’attuale capocannoniere della Serie A, si aspettava un’esplosione del genere?
Me lo aspettavo perché Cavani è un giocatore straordinario. Il modulo del Napoli certamente lo aiuta, ma lui ha trovato maggiore freddezza sotto rete e in questo momento ha anche un po’ di fortuna, nel senso che tutto gira per il verso giusto. Nessuno al Palermo aveva intenzione di cederlo finchè non è stato lo stesso giocatore a chiedere di andare via. ..
A Palermo non ha mai segnato così tanto, forse lo ha penalizzato il modulo tattico? A Palermo ha giocato anche nelle corsie esterne ma non credo fosse un problema di ruolo. Cavani non si può descrivere come seconda punta o prima punta, lui è un calciatore globale, capace di giocare in qualunque ruolo. Io l’ho sempre definito un attaccante-stopper, perchè quando c’è bisogno torna in difesa a spazzare via il pallone. Atleticamente poi non ha nulla da invidiare agli atleti dei 100 e dei 400 metri.
Forse qualche Big italiana e non doveva credere maggiormente in lui…
Io ho speso molte energie per far conoscere le qualità del giocatore, purtroppo il ragazzo non veniva considerato un giocatore di grandissimo livello. Sapevo perfettamente le grandi qualità di Cavani, con lui ho sempre avuto un bel rapporto.
Qualcuno lo paragona a Ibrahimovic, paragone calzante?
Sono giocatori completamente diversi, strutturalmente lo svedese non ha nulla a che vedere con Cavani. L’uruguaiano è un divoratore di campo. Nel Palermo comunque c’è un giocatore che assomiglia a Cavani anche se in questo momento vive un periodo sfortunato della sua carriera.
Di chi parla?
Abel Hernandez, mi piace menzionarlo perchè è un calciatore dalle grandi qualità, attualmente è infortunato ma sono sicuro che il calcio gli ripagherà questo periodo sfortunato.
E su Pastore cosa ci dice?
Non ci sono molte parole da dire, Pastore è il calcio.
(Claudio Ruggieri)