Il presidente rossonero, Silvio Berlusconi, ha parlato ai microfoni di Milan Channel, a cominciare dall’ipotizzata cessione della società: “Ci sono delle necessità che si palesano. Il calcio, per chi vuole essere competitivo, necessità dell’emissione di denaro e non di poco. Adesso c’è una regola nuova che si è imposta in Europa: le squadre non possono profittare di immissioni di denaro, ma devono lavorare e fare i propri bilanci commisurati alle proprie entrate e quindi resta questa possibilità di fare entrare come soci o cedere addiritutta l’intero capitale sociale della società. Non trovo niente di male. Non c’è questa possibilità per il Milan. Per me e per la mia famiglia, milanesi da sempre, il Mian è un fatto di cuore. Se dovessi arrivare a vendere delle società, l’ultima che venderei sarebbe il Milan“. Berlusconi ha parlato anche del calciomercato: “Non escludo che ci possa essere un ulteriore rafforzamento. Siamo convinti che la squadra già così può puntare a vincere il campionato. Ho manifestato a Robinho la nostra soddisfazione se lui dovesse rimanere al Milan. Lui non vuole cambiare squadra, ha un po di nostalgia per la sua città, la sua famiglia, i suoi amici e per il Santos. L’unica direzione possibile è questa. Se dovesse accadere che lui torni al Santos, questa sarebbe l’unica possibilità che ci vedrebbe rinunciare a lui”. Quanto al recente incontro ad Arcore con Massimiliano Allegri, il presidente ha dichiarato: “Sono segreti assoluti tra presidente e allenatore“.
Alla prima conferenza stampa della stagione hanno partecipato anche Andrea Poli e Riccardo Saponara, che Berlusconi ha voluto conoscere. Queste le prime parole del centrocampista ex Sampdoria: “Io sono molto contento di essere qui, per me indossare la maglia del Milan vuol dire coronare un sogno perché nasco tifoso rossonero. L’Inter? Sono cose a cui non penso perché voglio solo pensare al Milan: al passato non penso più“. Saponara invece ha esordito così: “Ringrazio il dottor Galliani per il paragone che ha speso per me, però Kakà ha un valore inestimabile. Io sono un ragazzo che ha voglia di imparare, e sono a disposizione del mister per crescere giorno dopo giorno. La maglia numero 22? Non mi spaventa, ma non ho ancora scelto“.