Blerim Dzemaili è pronto. A tornare a Parma da ex, a trascinare il Napoli (se Mazzarri gli darà un’occasione) come contro l’Inter, nella sua migliore esibizione azzurra. E forse italiana, chissà. La sua stagione sembra finalmente sul punto di decollare, e su questo la gara del Tardini – in programma domenica all’ora di pranzo – fornirà ulteriori risposte. Oggi lo svizzero è intervenuto ai microfoni di Radio Marte per introdurre la sfida, che per lui, naturalmente, avrà un sapore particolare: “Ho vissuto lì due anni bellissimi”. Ma Parma è il passato. Il presente, e pure il futuro, è targato Napoli. All’inizio, racconta, “temevo il confronto coi grandi nomi”. I tre tenori, naturalmente, e invece proprio loro, Hamsik, Cavani e Lavezzi, “si sono rivelati ragazzi umilissimi”. In molti, almeno all’inizio, hanno fatto fatica a capire il suo ruolo. Blerim, con molta semplicità, risponde così: “Nasco come regista. In Italia mi vedono anche trequartista, ma non ci sono ruoli che preferisco”. Meglio la duttilità, arma fondamentale nel calcio moderno, che ti può consentire di trovare spazio anche nelle squadre meglio attrezzate. Con quelle più piccole la crisi sembra essere passata: Dzemaili ricorda le gare con Chievo e Fiorentina, vinte, specialmente la seconda, con buona scioltezza. L’ex-gialloblù, contro l’Inter, ha giocato qualche metro più avanti rispetto alla coppia Inler-Gargano. Un assetto da riprovare anche in futuro, grazie al quale l’ex-Udinese ha più spazio per distribuire il gioco, senza essere asfissiato troppo dal pressing avversario. L’obiettivo del Napoli, naturalmente, è quello di puntare al terzo posto, senza trascurare quella Champions che potrebbe regalare il sogno più bello, ovvero i quarti. Basterà andare a Stamford Bridge con la convinzione giusta. Tra i compagni, spiega, è difficile dire chi sia il più forte, anche se, “umanamente, direi che con Hamsik riesco a prendermi meglio”. Anche con mister Mazzarri il rapporto è ottimo: “Gli devo molto, mi ha sempre parlato chiaro”. E giocare al San Paolo, conclude, “ti dà un’adrelina che non trovi da nessun’altra parte al mondo”. Eh sì, Dzemaili sembra proprio conquistato dal Napoli e da Napoli, squadra e città insieme.
Sarà lui una delle armi per provare a espugnare il Tardini? Lo sapremo presto.