Lecce-Fiorentina si chiude con il risultato di 0-1. Vittoria importante per i viola che, dopo la rissa Rossi-Ljalic, sotto la guida di Guerini, riescono a trovare la forza per agguantare una vittoria che vale la salvezza aritmetica e permette di chiudere una stagione sfortunata con una giornata d’anticipo. Decide la rete di Cerci al 35esimo del primo tempo. Risultato probabilmente bugiardo, soprattutto considerando le statistiche chiaramente a favore della squadra di Serse Cosmi. I salentini risultano infatti superiori praticamente in ogni dato statistico, dal possesso palla, alla supremazia territoriale, senza considerare il numero di conclusioni e la quantità di palloni giocati. Praticamente equivalente i dati riguardanti la pericolosità, l’attacco alla porta e la protezione dell’area. A conferma di una gara comunque in bilico sino all’ultimo minuto di gioco. A fare la differenza è stata la maggior precisione dei viola, più concreti nella sedici metri avversaria, come testimonia il rapporto tra conclusioni nello specchio e fuori, 3 tiri in porta su 16 tentativi per il Lecce, ben 5 su 7 per la viola. Non a caso tra i migliori in campo risulterà alla fine esserci anche Benassi, autore di almeno due parate prodigiose.
La rete che decide l’incontro arriva già al 35esimo minuto dell’incontro. Felipe recupera palla nella propria trequarti e lancia lungo il pallone, la sfera arriva sui piedi di Olivera che con il tacco innesca la corsa di Cerci. L’ex Roma, scattato sul filo del fuorigioco, si presenta al cospetto di Benassi e con un tocco di precisione sul primo palo, non lascia scampo all’estremo difensore dei salentini.
Dopo la sconfitta che quasi condanna il suo Lecce alla Serie B, Cosmi torna sulla decisione di far giocare la partita del Via del Mare quest’oggi. Questo quanto dichiarato dall’allenatore dei giallorossi ai microfoni di Sky Sport. “Non è una bella giornata per noi. Bisogna saper vivere con sportività le sconfitte, è anche questo il nostro ruolo. Il pubblico del Lecce ha dato una grande dimostrazione d’affetto, ha capito il dramma di una squadra che ha dato tutto ma che probabilmente retrocederà. Questa piazza però non retrocederà. Abbiamo cambiato il campionato, costringendo delle squadre a giocare fino alla fine del campionato e ci aspettano altri novanta minuti. Pochi punti in casa? Un campionato è lungo, c’è stato un girone d’andata brutto e in queste ultime gare c’è stata tanta stanchezza perchè non eravamo abituati a questo sforzo. A prescindere del risultato, farci giocare oggi dopo così poco tempo dall’ultima gara è stata una dimostrazione di scarsa sensibilità”. Dall’altro lato c’è invece un Guerini serafico, che non si prende meriti particolari per la vittoria. “Non ho portato assolutamente in salvo la Fiorentina. C’è un lavoro fatto da due allenatori, in particolare da Rossi nell’ultimo periodo e si erano già viste delle cose positive ad esempio a Milano. Fuori casa spesso abbiamo fatto buone partite, mentre in casa forse c’è stato anche un problema psicologico. Abbiamo evitato l’umiliazione di giocare per la salvezza all’ultima giornata. Devo fare i complimenti ai ragazzi, hanno giocato in condizioni fisiche disastrose. Molti non potevano giocare, altri non giocavano da tantisismo tempo ed invece hanno fatto una grande gara”