Con Teramo-Siena, anticipo della prima giornata, parte il campionato italiano di basket di serie A numero 90. L’apertura, come consuetudine, spetta ai campioni d’Italia in carica, che da cinque anni consecutivi è la Mens Sana Montepaschi Siena, che va alla caccia del sesto tricolore consecutivo, che sarebbe il record storico assoluto (per ora ha eguagliato l’Olimpia Milano degli anni 1950-’54). Ad ospitare i campioni di tutto è la Banca Tercas Teramo, che dalla sua può vantare la soddisfazione di iniziare la nona stagione consecutiva in A1, anche la scorsa è stata la peggiore di queste nove stagioni, con gli abruzzesi che si sono classificati al penultimo posto e si sono salvati grazie alla famosa regola della wild-card che consentiva appunto alla penultima classificata di rimanere in serie A pagando una penale alla seconda di LegaDue, ossia Venezia, causando però un’estate vissuta nelle aule di tribunale fino alla nascita di una serie A a 17 squadre, con la presenza sia di Teramo sia di Venezia.
Teramo si è attrezzata per la massima serie rivoltanto il rooster come un calzino. Effetto nostalgia assicurato con gli ingaggi di Brandon Brown e Valerio Amoroso, protagonisti non più tardi di tre stagioni fa dell’entusiasmante cavalcata in campionato della Banca Tercas che chiuse al terzo posto la regular season. Dall’estero il ds di teramo ha pescato Dee Brown, vecchia conoscenza del basket di queste latitudini d’Italia, e l’ex Maccabi Yaniv Green a far da centro completano una rosa a cui manca solo l’infortunato Trey Johnson. Il giovane da seguire è, poi, Achille Polonara, ala classe 1991. Le presmesse ci sono tutte per mettere in campo contro Siena una partita dignitosa, sempre che la testa non sia altrove…
La novità stagionale di Siena è il ritorno di David Andersen, l’australiano che aveva dato un contributo decisivo alla conquista del primo, storico scudetto nel 2004 e aveva poi lasciato l’Italia. C’è poi la giovane ala Summers, strappato alla NBA e ai Detroit Pistons. Per il resto la squadra è quella dell’anno scorso, con la stella Bo McCalebb, il greco Zisis, il duo lituano Kaukenas-Lavrinovic e capitan Stonerook, che come Carraretto ha vinto tutti e 5 gli ultimi scudetti; grande attesa anche per Pietro Aradori, uno dei migliori giovani italiani, sperando che possa trovare spazio. Per la Montepaschi Siena la lista dei record della squadra di Pianigiani è impressionante: in tutte le stagioni ha sempre vinto almeno 15 partite consecutive (e ha un record di 38 tra due campionati) e ha dato almeno 10 punti di distacco alla seconda al termine della regular season, tanto per citare solo i due più significativi. Il bilancio di coach Pianigiani è di 191 vittorie e 18 sconfitte, con una percentuale mostruosa del 91,3% di partite vinte. Siena è a dir poco cannibale: l’ultimo trofeo italiano non vinto dai toscani è stata la coppa Italia 2008. Da allora ha vinto 4 scudetti, 3 coppe Italia e 4 supercoppe italiane.
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