Oggi la Vuelta di Spagna numero 67 propone la sua dodicesima tappa, la Vilagarcia de Arousa-Mirador de Ezaro di 190,5 chilometri. Una tappa che potremmo definire di transizione, dopo l’importante cronometro individuale che si è disputata ieri, ma bisognerà fare grande attenzione al finale, che è posto su uno strappo durissimo. Insomma, questa frazione del Giro di Spagna – nonostante sia quasi interamente pianeggiante – non si deciderà con una volata di gruppo, ma sarà un affare per gli scattisti, per coloro che si esaltano su salite brevi e violente. Insomma, gente come Philippe Gilbert (vincitore domenica a Barcellona), il nostro Alessandro Ballan, che ci auguriamo possa essere tra i protagonisti di giornata, ma anche e soprattutto Joaquin Rodriguez. Il corridore spagnolo della Katusha, maglia rossa di leader della classifica generale, si trova perfettamente a suo agio su questo genere di arrivi, e potrebbe guadagnare alcuni secondi – tenendo conto pure degli abbuoni – sui suoi più immediati inseguitori in una classifica generale che dopo la crono di ieri a Pontevedra è davvero cortissima. ‘Purito’ Rodriguez infatti è riuscito a conservare la prima posizione al termine di quella cronometro che tanto temeva, ma con soltanto un secondo di vantaggio sull’attesissimo Alberto Contador (il migliore dei big nella cronometro), 16 sul britannico Chris Froome e 59 sul terzo spagnolo, Alejandro Valverde. Tutti gli altri sembrano tagliati fuori dalla corsa verso il successo finale di Madrid, che sarà una lotta lunga ben undici giorni, e che sullo strappo di Mirador de Ezaro vivrà nel pomeriggio di oggi il primo capitolo, sulla carta favorevole proprio a Rodriguez.
Andiamo dunque ad esaminare il percorso di questa tappa numero 12, Vilagarcia de Arousa-Mirador de Ezaro. Nella prima parte qualche saliscendi, poi tutta pianura fino allo strappo finale. Certamente ci sarà qualche tentativo di fuga da lontano, che potrebbe anche andare in porto perchè sicuramente non si impegneranno nell’inseguimento le squadre dei velocisti, e anche le squadre degli avversari di Rodriguez potrebbero vedere di buon occhio una fuga che impedisca a ‘Purito’ di andare alla caccia di abbuoni. Lungo il percorso dunque ci resta da segnalare solo gli sprint intermedi di Noia (km 128,4) e Muros (km 156,7), prima dello strappo finale.
Eccoci dunque al momento che tutti aspetteranno per l’intera tappa: la salita dura 1,9 km – gli ultimi della tappa – e le pendenze sono impressionanti. Basterebbe dire che ci sarà da affrontare un tratto di cemento con punte fino al 29%, ma in tutto il muro le pendenze non scenderanno mai sotto il 10%. Semplicemente mostruoso: ne vedremo delle belle.