La tredicesima tappa della Vuelta numero 67, la Santiago de Compostela-Ferrol di 172,8 chilometri, è stata vinta da Steven Cummings, corridore britannico della BMC che sul traguardo della Galizia ha preceduto di 4” Cameron Meyer (Orica-GreenEdge) e Juan Antonio Flecha (Team Sky); l’australiano e lo spagnolo facevano parte con Cummings di una fuga da lontano che ha visto a lungo tra i protagonisti anche Elia Viviani, poi staccato nel finale da un attacco proprio di Flecha. Stavolta è stato anticipato il gruppo, che non è riuscito a rientrare sui fuggitivi per soli 40 secondi. Il tedesco John Degenkolb non riesce così a raggiungere quota cinque successi in questo Giro di Spagna, ma deve accontentarsi di vincere la volata di gruppo, che gli è valsa il settimo posto. Altri tre componenti della fuga iniziale, l’australiano Clarke, il tedesco Gerdemann e il belga De Gendt (il terzo dello scorso Giro d’Italia) si sono infatti classificati dal quarto al sesto posto. Nulla cambia in classifica generale, con Rodriguez davanti a Contador e Froome.
Nella prima parte della tappa numerosi tentativi di fuga, ma nessuno va a buon fine finché, dopo circa 40 km, non riescono ad andare via Cummings, Meyer, Flecha, Clarke, Gerdemann, De Gendt e Viviani. Il vantaggio sale, anche perché in gruppo tirano soltanto Argos-Shimano e Lotto-Belisol: Degenkolb è considerato imbattibile da molti, e il fatto stesso che Viviani sia andato in fuga la dice lunga su quali siano le gerarchie delle ruote veloci in gruppo. I fuggitivi non riescono mai a conquistare un vantaggio straordinario, che arriva al massimo a quattro minuti, ma il gruppo fa fatica a recuperare: a 40 km dall’arrivo è ancora in ritardo di oltre due minuti, e ai meno 20 siamo a circa un minuto. I fuggitivi cominciano veramente a crederci, e su uno strappetto Flecha prova l’allungo. Viviani non ce la fa più e si stacca, così svanisce la speranza dell’Italia di vincere una tappa. La stoccata decisiva però è quella di Cummings a circa 3 km dall’arrivo. I due che cercano di resistere sono Meyer e Flecha, che rimangono a poca distanza ma non riescono più a ricucire questo margine. Il britannico della Bmc così può vincere da solo a braccia alzate e cogliere un successo prestigioso per lui e la sua squadra.
Domani la Vuelta proporrà la prima vera tappa di montagna, Palas de Rei-Puerto de Ancares. Soli 149,2 km, ma cinque Gpm e arrivo in salita di prima categoria.
1. Steven CUMMINGS (Gbr – BMC)
2. Cameron Meyer (Aus – Orica-GreenEdge) a 4”
3. Juan Antonio Flecha (Spa – Team Sky) s.t.
4. Clarke (Aus) a 14”
5. Gerdemann (Ger)
6. De Gendt (Bel)
7. Degenkolb (Ger) a 40”
8. Davis (Aus)
9. Swift (Gb)
10. Mondory (Fra)
1. Joaquim RODRIGUEZ (Spa – Katusha)
2. Alberto Contador (Spa – Saxo Bank) a 13”
3. Chris Froome (Gb – Team Sky) a 51”
4. Valverde (Spa) a 1’20”
5. Gesink (Ola) a 2’59”
6. Moreno (Spa) a 3’29”
7. Roche (Irl) a 4’22”
8. Talansky (Usa) a 5’17”
9. Ten Dam (Ola) a 5’18”
10. Mollema (Ola) a 6’01”