La domenica di serie A si aprirà alle 12.30 con l’anticipo Sampdoria-Torino, in programma a Marassi. Un ‘lunch time’ davvero interessante, che metterà di fronte due neopromosse. Lo scorso anno, in serie B, si impose in entrambe le occasioni il Toro, che però sfiderà quest’anno una Samp completamente diversa, partita fortissimo con tre vittorie di fila. Gli obiettivi però non cambiano, come ha spiegato il tecnico blucerchiato Ciro Ferrara. Certo, l’avvio super ha richiamato tantissima gente allo stadio, tanto che sono stati superati i ventimila abbonamenti. Decisamente meno sparata la partenza dei granata, che schiumano ancora rabbia per la sconfitta, a loro dire immeritata, contro l’Inter; ma la squadra gira, il gioco espresso è positivo e Ventura è fiducioso che anche i risultati arriveranno. Sarà così già oggi a Genova? Lo scopriremo.
La Samp non si discosterà dal consueto 4-3-3. In campo, dunque, l’argentino Sergio Romero a guardia dei pali. Difesa in linea a quattro con Berardi a destra e Costa a sinistra, ed in mezzo capitan Gastaldello e la rivelazione svizzera Rossini, che gli ultimi rumors di mercato vorrebbero nel mirino del Napoli. In mediana Maresca sarà il regista, con Munari e Obiang in posizione di interni: centrocampo che per ora sta facendo la differenza. In avanti Maxi Lopez il punto di riferimento obbligato: finora i suoi gol hanno permesso alla Sampdoria di stare lì davanti con le altre. Ai lati ha recuperato Krsticic: ci sarà lui a sinistra, con un sempre più positivo Estigarribia sulla destra. Squadra che fino a qui ha convinto tutti; le malelingue dicono che anche con la Juventus, tre anni fa,
Si accomoderanno inizialmente tra le riserve il portiere Berni – lo scorso anno in Portogallo, al Braga – i difensori Mustafi, De Silvestri, Castellini e Simon Poulsen, i centrocampisti Soriano, Tissone e Renan e gli attaccanti Eder – che stringe i denti e si rende dunque disponibile – Pozzi e Icardi. Assenti lo squalificato Da Costa (rientrerà il 1° ottobre) e gli acciaccati Juan Antonio e Poli. Molto grave soprattutto l’assenza di quest’ultimo, elemento-cardine del centrocampo doriano.
Anche Giampiero Ventura non cambia modulo e si affida al consueto 4-2-4. In porta ci sarà il belga Gillet, difesa con Darmian, Glik, Ogbonna e Salvatore Masiello, tandem Brighi-Gazzi in mediana, Rolando Bianchi e Meggiorini come punte centrali, e Stevanovic e Cerci come ali; esordio dunque per il laterale arrivato dalla Fiorentina. Continuano a sperare fino all’ultimo Cerci e Santana, che sperano di togliere il posto agli esterni offensivi designati titolari. Attenzione anche a Gianluca Sansone: per ora non ha avuto tante occasioni, ma Ventura fa molto affidamento su di lui ed è pronto a lanciarlo. Una formazione sulla carta compatta, aggressiva, ma che dovrà stare molto attenta a non scoprirsi in fase di contenimento.
Tra le riserve a disposizione di mister Ventura il portiere Lyn Gomis, i difensori D’Ambrosio, Rodriguez, Di Cesare, i centrocampisti Basha e Verdi, gli attaccanti Sgrigna e Sansone e le punte esterne Santana e Vives che come detto sperano ancora di entrare nell’undici titolare. Assenti gli infortunati Suciu e Birsa.
Sampdoria (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Munari, Maresca, Obiang; Estigarribia, Maxi Lopez, Krsticic. All: Ferrara
A disp: Berni, De Silvestri, Castellini, Soriano, Tissone, Mustafi, Renan, Icardi, Poulsen, Pozzi, Eder
Squalificati: Da Costa
Indisponibili: Juan Antonio, Poli
Torino (4-2-4): Gillet; Darmian, Glik, Ogbonna, S. Masiello; Brighi, Gazzi; Cerci, Meggiorini, Bianchi, Stevanovic. All: Ventura
A disp: Gomis, D’Ambrosio, Rodriguez, Di Cesare, Basha, Verdi, Santana, Sgrigna, Vives, G. Sansone
Squalificati: nessuno
Indisponibili: Suciu, Birsa
Arbitro: Calvarese