La scomparsa dell’ex arcivescovo Carlo Maria Martini. E’ scomparso ieri a 85 anni di età l’arcivescovo che guidò la diocesi ambrosiana per ben ventitré anni, dal 1979 al 2002, quando si ritirò per raggiunti limiti di età. Da tempo era malato, colpito dal morbo di Parkinson, e le sue condizioni nelle ultime settimane si erano di molto aggravate. Non potendo più deglutire, infatti, era sottoposto ad alimentazione forzata: lui stesso ha chiesto che non venissero portate avanti le cure e si è spento ieri a Gallarate, dove era ricoverato in un centro studi gesuita. Fino all’ultimo momento però le sue condizioni mentali erano state assolutamente lucide. La sua è stata una figura centrale della vita della Chiesa non solo milanese, ma mondiale, e il ricordo che arriva adesso da tutte le parti, anche dai non redenti, testimonia questa centralità. Il Comune di Milano ha ad esempio proclamato per lunedì prossimo, quando si svolgeranno i funerali alle ore 16, il lutto cittadino nonché un minuto di silenzio in tutti i posti di lavoro al momento dell’inizio dei funerali, a cui parteciperà anche il capo del Governo Monti. La salma di Martini è stata portata oggi nel suo Duomo, dove è stata aperta una camera ardente che rimarrà aperta anche di notte per tutto il weekend per permettere ai milanesi di rendere omaggio. In tale occasione, ha espresso il suo saluto tramite un necrologio pubblicato oggi dai quotidiani Corriere della Sera ed Avvenire, anche il responsabile nazionale del movimento di Comunione e Liberazione, Don Julián Carrón. In tale saluto, Don Julián Carrón riconosce la gratitudine del movimento di CL per la paternità dimostrata da Martini, la gratitudine per aver ac cettato con paternità che il movimento potesse vivere nalla diocesi di Milano. Carròn chiede poi nel suo saluto che Martini possa pregare per la conversione di ciascuno di noi. Riportiamo in seconda pagina il testo completo di tale necrologio. che è stato pubblicato oggi dal Corriere della Sera e da Avvenire.
Don Julián Carrón e tutta Comunione e Liberazione partecipano al dolore della Chiesa ambrosiana e di tutta la Chiesa per la scomparsa del
Card. Carlo Maria Martini
Grati per la Sua passione ecumenica, perseguita come l’orizzonte totale dell’esperienza cristiana e come sorgente della pace nel mondo.
Grati per il Suo impeto di condivisione dei bisogni materiali dei fratelli uomini.
Grati per aver accettato con vera paternità di pastore che il movimento vivesse nella diocesi di Milano, segno per don Giussani di carità suprema.
Gli domandiamo di pregare Cristo – che nell’Incarnazione ha preso possesso definitivo della vita e della storia – per la conversione di ciascuno di noi.
La Madonna di Caravaggio Lo introduca nella Gerusalemme Celeste da Lui tanto desiderata.
Milano, 1 settembre 2012