Continua l’attenzione sulle zone colpite nei giorni scorsi dal terremoto, soprattutto per via del movimento avuto oggi nella provincia di Ascoli Piceno. E’ una delle aree più compromesse ed il terreno non accenna a stabilizzarsi. Lievi le scosse avute dalle 20:51 (ora italiana) in poi, dove si evidenziano solo tre fenomeni di 1.2M, 2.0M e l’ultima di 1.5 avvenuta alle 21.15. Importante invece il terremoto che ha colpito da poco la provincia di Macerata, con una potenza pari a 2.9M. Il fenomeno è stato registrato da Centro INGV alle 21:04 (ora italiana) con una latitudine di 42.85 e longitudine di 13.22. L’epicentro è stato localizzato con una profondità di 8 km, in un punto che dista 8 km da Castelsantangelo sul Nera (MC), 9 da Montegallo (AP), Arquata del Trono (11 km), Ussita (12 km), Norcia (13 km) ed a 14 Montefortino e Visso. Poco più distanti Preci (PG), Bolognola (MC), Accumoli (RI) ed Acquasanta Terme (AP).
Sono emerse nuove indiscrezioni sul campo di deformazione del suolo provocato dal terremoto che ha scosso il Centro Italia: un gruppo di ricercatori dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente (IREA) ha rilevato la componente verticale e quella nella direzione Est-Ovest. Si tratta di informazioni molto importanti per l’analisi delle faglie sismogeniche. Il gruppo, analizzando le immagini radar acquisite dai satelliti Sentinel-1A e Sentinel-1B del Programma Europeo COPERNICUS, hanno scoperto una subsidenza del terreno in verticale, che raggiunge circa 20 cm in corrispondenza della zona della Accumoli, e un movimento laterale di 16 centimetri. Intanto a Castelasantangelo sul Nera è stata avvertita una nuova scossa alle 19:52 di magnitudo ML 3.3 ad una profondità di 8 chilometri. La zona interessata comprende anche Montegallo, Montemonaco, Ussita, Arquata del Tronto, Norcia, Visso, Montefortino, Bolognola, Preci, Amandola, Acquasanta Terme, Accumoli, Acquacanina, Comunanza, Palmiano e Fiastra.
Fatica a tornare alla normalità la situazione nel Centro Italia dopo il terremoto del 24 agosto. La terra continua a tremare e, infatti, pochi minuti fa è stata registrata un’altra scossa nella zona di Perugia: un terremoto di magnitudo ML 3.0 ad una profondità di 9 chilometri ha fatto tremare alle 18:43 in particolare Norcia e Castelsantangelo sul Nera. Questo l’epicentro del nuovo fenomeno sismico, che ha interessato anche Preci, Visso, Ussita, Arquata del Tronto, Montegallo, Cascia, Montemonaco, Accumoli, Cerreto di Spoleto, Sellano e Bolognola. Più lieve la scossa di terremoto delle 18:49 con epicentro ad Accumoli: la magnitudo registrata in questo caso è di ML 2.0 e la scossa è stata avvertita anche a Norcia, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Amatrice, Montegallo, Castelasantangelo sul Nera, Preci e Acquasanta Terme. Mentre si pianifica la ricostruzione continuano le scosse e resta la paura tra i sopravvisuti.
Sono ancora tre scosse di terremoto che nell’ultim’ora hanno colpito la zona di Rieti vicino ad Amatrice, il luogo più colpito fin dalla prima scossa di questo sisma devastante che ha mietuto purtroppo 292 vittime, bilancio provvisorio appena riaggiornato dalla Protezione Civile. Tra le 18.10 e le 18.24 sono dunque tre le scosse sismiche nella provincia di Rieti e Ascoli Piceno, con ipocentro a 10 km di media sotto il livello del terreno. Comuni questa volta interessati dall’area dell’epicentro sono progressivamente Arquata del Tronto, Amatrice, Montegallo, Norcia, Acquasanta Terme, Cittareale, Castelsantangelo sul Nera, Montemonaco, Cascia. Come ha appena riportato il capo Emergenze della Protezione Civile, Titti Postiglione, la sequenza delle scosse è ancora in atto e si fa sentire, sono 2036 le scosse registrate dopo la principale delle 3.36 del 24 agosto 2016 scorso”. La terra trema ancora mentre domani si prepara la lunga giornata di funerali per le vittime del Lazio, da Amatrice (231 morti) ad Accumoli (11).
Amatrice, Accumoli, Arquata del Tronto: questi tre paesi simbolo del terremoto che sta colpendo il Centro Italia si dividono in due principali situazioni. L’emergenza per gli scavi sotto le macerie e i continui sciami sismici da una parte, la grande prova di umanità, solidarietà e gli aiuti che stanno arrivando non solo da tutta Italia ma anche da tutto il mondo dall’altra. Un paradosso di come il terremoto possa unire di colpo un popolo, ma così sono i fatti: dalla Spagna agli Usa, da Ue fino alla fondazione Facebook che ha donato oggi 500mila euro alla Croce Rossa. Tutti partecipano alla collaborazione per ricostruire in fretta uno dei luoghi più belli d’Italia: intanto la terra però trema, come si diceva, e anche oggi non si può registrare un’attenuazione nel ritmo delle scosse (anche se finora di intensità superiore al M 4.0 per fortuna non ci sono state). Alle ore 17.25 è la zona di Ascoli Piceno a segnalare la scossa di M 2.4 Richter, mentre alle 16.27 era stata la provincia di Rieti a segnalare un sisma di grado M 2.8 sulla scala Richter: ipocentro a 10 km di media, epicentro invece tra i comuni di Arquata del Tronto, Montegallo, Accumoli, Norcia, Montemonaco, Acquasanta Terme, Montefortino, Ussita, Preci, Visso, Amatrice.
Il centro nazionale INGV annuncia un altro terremoto avvenuto pochi minuti fa, alle 15.29, presso la provincia di Perugia, con molti comuni coinvolti vicini all’epicentro del sisma che ha devastato l’Italia del centro lo scorso 24 agosto 2016. La scossa sismica avvenuta pochi istanti fa ha coinvolto la zona attorno a Perugia, Ascoli Piceno e Rieti, con ipocentro a 8 km di profondità ed epicentro invece situato presso i comuni di Norcia, Accumoli, Cascia, Cittareale, Arquata del Tronto, Amatrice, Poggiodomo, Monteleone di Spoleto, Castelsantangelo sul Nera e Preci. Alle ore 14.53 era stata la zona di Rieti a presentare l’ennesimo movimento del terreno in quelle zone, mentre ancora alle 15.40 altra scossa lieve di magnitudo 2.4 con ipocentro a 9 km di profondità sotto il livello del terreno. Intanto, sul versante popolazione soccorsa, gli scavi continuano ad Amatrice mentre è stata cambiato il luogo dei funerali che domani si terranno per le vittime del Lazio: in un primo momento era stato deciso l’aeroporto di Rieti, poi Renzi su sollecitazione del sindaco e comunità locale di Amatrice ha deciso di cambiare e fissare le esequie nello stesso paesino simbolo di questo terribile terremoto italiano.
Il terremoto in Centro Italia non accenna ad avere pause, almeno per quanto riguarda le scosse sismiche che si susseguono da quella dannata prima magnitudo 6.0 della notte del 24 agosto. Mentre i soccorritori invece proseguono nel cercare fino all’ultimo corpo rimasto sotto le macerie, la Protezione Civile racconta come gli sfollati assistiti in questi giorni sono saliti al numero di 2925 persone, praticamente tremila persone che da un giorno all’altro hanno perso tutto, case, affetti, soldi e per alcuni anche la speranza. Lavoro lungo quello di ricostruzione e non solo dal punto di vista materiale; alle ore 14.39 un’ennesima scossa ha movimentato la provincia di Rieti, con magnitudo M 2.7 e con ipocentro a 8 km sotto il livello del terreno. L’epicentro invece è situato presso i comuni già colpiti dal terremoto cinque giorni fa, ovvero Accumoli, Arquata del Tronto, Amatrice, Acquasanta Terme, Cittareale, Norcia, Campotosto, Valle Castellana, Pescara del Tronto, Cortino, Crognaleto, Borbona, Barete, Cagnano Amiterno e Rocca Santa Maria.
Le provincia di Ascoli Piceno, Perugia e Rieti hanno tremato ancora per il terremoto che sta devastando da ormai 5 giorni il Centro Italia: dopo una pausa di circa tre ore, sono arrivate tre scosse in serie che hanno di nuovo spaventato i soccorritori e gli sfollati nelle zone colpite dal sisma. M 2.6, 2.9 e 2.9, sono le magnitudo dei terremoti, con ipocentro a 10 km di profondità, mentre l’epicentro situato ancora presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Amatrice, Acquasanta Terme, Cittareale, Norcia, Campotosto, Valle Castellana. Intanto, in un’intervista al Mattino, ha parlato il Capo del Dipartimento nazionale dei Vigili del Fuoco che stanno proseguendo i soccorsi senza sosta da ormai 5 giorni. «La nostra prima squadra intervenuta, partita dal comune di Poste che non è distante da Amatrice, è arrivata nel centro più colpito dal sisma alle 4,02. Solo 32 minuti dopo la tremenda scossa mortale».
Il terremoto oggi, quantomeno nelle ultime ore, in Centro Italia vede un’attenuazione forte rispetto agli scorsi giorni delle scosse sismiche: l’ultima segnalato dal centro nazionale INGV è delle ore 8.20 di grado M 3.6 Richter, comunque medio-alta. Non ci sono state poi ulteriori scosse significative, anche se resta l’allerta altissima per via dell’emergenza crolli di quelle strutture ancora pericolanti. Il cratere formato tra i principali epicentri del terribile sisma si trova tra Amatrice e Accumoli e prima di poter determinare la fine delle emergenze bisogna verificare le condizioni del terreno a livello geologico e idrico. Anche per questo motivo sono stati inviati a Roma alcuni esperti geologi, specialisti di strutture e anche restauratori e professori per le prime rilevazioni sui luoghi artistici distrutti o inagibili. Di concerto con la Protezione Civile, il coordinamento di esperi si occuperà di attività legate all’agibilità degli edifici, delle strutture e delle infrastrutture.
Nuova scossa di terremoto ancora oggi, tra le zone di Ascoli Piceno, Rieti e Perugia dove purtroppo lo sciame sismico post-scossa M 6.0 di 5 giorni fa prosegue. Alle ore 7 è stata la provincia di Rieti ancora una volta a segnalare il terremoto di grado M 2.6 Richter, con ipocentro a 10 km di profondità ed epicentro invece presso i comuni di Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Amatrice, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme, Preci. Resta intanto aperta e lo sarà per molti mesi probabilmente l’indagine sui luoghi ed edifici pubblici che avrebbero dovuto avere una prevenzione maggiore, a partire da scuola e ospedale di Amatrice. La struttura sanitaria che avrebbe dovuto essere stato messo in sicurezza è crollato come altri palazzi privati e da questo si è aperta una misteriosa ricerca verso i motivi di questa non-decisione. Di fatto però, dopo il sisma di L’Aquila nel 2009 non è più stato fatto niente: alla procura di Rieti spetterà far luce, ma solo una volta che sarà terminata l’emergenza di scosse e epicentri consecutivi nelle stesse zone ad alta attività sismica anche oggi.
E’ stata una nuova notte di scosse e lavori da parte dei vigili del fuoco, quella ad Amatrice, in provincia di Rieti, dove sono stati conteggiati i maggiori danni in termini economici e di vite umane, in seguito al terribile terremoto del 24 agosto scorso. Nelle passate ore, come riporta IlPost.it è stato recuperato un nuovo corpo sotto le macerie dell’Hotel Roma. Stando al bilancio delle vittime si parla attualmente di 290: è questo il dato ufficiale corretto dalla Prefettura di Rieti rispetto ai 291 morti inizialmente comunicati nella giornata di ieri. Fabrizio Curcio, capo della Protezione Civile, ha però reso nota la possibilità che si siano ancora una decina di persone disperse. Una stima che è stata possibile grazie alle valutazioni del sindaco di Amatrice che ha commentato: “Lavoriamo per ritrovarle”. I lavori infatti procedono, seppur più lentamente al fine di non mettere in pericolo la vita dei soccorritori.
La terra trema ancora sul centro Italia: dopo il terremoto del 24 agosto purtroppo e amaramente questa frasetta iniziale l’abbiamo sentita tante, troppe volte, con gli abitanti sfollati che hanno perso tutto nel terribile sisma di M 6.0 che oltre all’inquietudine di una natura che ancora si scatena nel terreno sottostante hanno la paura tripla per quanto hanno da poco vissuto. Ogni scossa un rischio crollo, con un’altro terremoto che stamattina ha spaventato e non poco i terremotati: alle ore 8.20 è la provincia di Rieti che viene scossa, con ipocentro a 9 km di profondità e grado di magnitudo ancora abbastanza alto, M 3.6 sulla scala Richter. I comuni vicino all’epicentro sono invece sempre i soliti: Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Amatrice, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme, Preci. Stando ai dati geologici del centro nazionale INGV, fino a questa scossa di stamani sono ormai 2280 le ripetizioni del sisma, quello terribile di M 6.0 della notte 24 agosto 2016. Di questi, ben 12 sono stati oltre i gradi magnitudo 4.0 e 5.0: un’emergenza che continua ancora.
La terra ha tremato ancora anche nel corso della nuova lunga notte, nelle zone già ampiamente colpite dal terremoto dello scorso 24 agosto in Centro Italia. Come riporta TgCom24, i nuovi eventi sismici avrebbero contribuito a provocare ulteriori crolli alla scuola Romolo Capranica di Amatrice, al centro delle polemiche proprio perché costruita di recente al fine di resistere agli effetti del terremoto. I maggiori crolli subiti dall’istituto scolastico per il quale furono spesi 700 mila euro per la ristrutturazione secondo criteri antisismici, hanno interessato in modo particolare l’area dell’ingresso principale. Intanto, il lavoro della Protezione civile e dei vigili del fuoco non si ferma neppure di notte. Poche ore fa, sempre ad Amatrice, è stato estratto dalle macerie un nuovo corpo. Si tratta di una donna, trovata sotto i cumuli di detriti provocati dal crollo dell’Hotel Roma e dove potrebbero esserci ancora altre persone. Attualmente sarebbero 14 le vittime da identificare, per le quali sarà utilizzato anche il test del Dna.
Non si placano anche oggi le scosse di terremoto dopo quella di magnitudo 6.0 che ha colpito il Centro Italia. I nuovi fenomeni sismici sono di entità minore, ma continuano a far preoccupare superstiti, soccorritori e addetti ai lavori. L’ultima scossa si è verificata alle 00:29 ad Arquata del Tronto, epicentro della scossa di magnitudo ML 2.1 ad una profondità di 9 chilometri. Il fenomeno sismico, come riportato dagli esperti di INGV, ha interessato anche Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Accumoli, Montemonaco, Preci, Ussita, Visso, Acquasanta Terme, Cascia e Montefortino. La scossa in questione ha fatto seguito ad un’altra, registrata tredici minuti prima, di magnitudo ML 2.4: stesso epicentro e stesse zone interessate. Attenzione, però, a quanto accade in Calabria, perché alle 23:37 è stata avvertita una scossa di terremoto di magnitudo 3.1 con profondità di 261 chilometri a Diamante e Belvedere Marittimo, in provincia di Cosenza. Le altre città interessate dal sisma sono Maierà, Buonvicino, Bonifati, Grisolia, Sangineto, Santa Maria del Cedro, Verbicaro e Sant’Agata di Esaro.
Dopo la scossa di terremoto che ha devastato il Centro Italia il 24 agosto, team di ingegneri e tecnici dell’Istituto di geofisica e vulcanologia stanno analizzando gli “aftershock”, cioè le scosse che si sono susseguite negli ultimi giorni e che stanno facendo continuare a tremare la terra. Finora sono state più di mille. Inoltre, si stanno scandagliando i monti circostanti alla ricerca della faglia per monitorare sul posto i movimenti e valutare le caratteristiche dei terreni. Tutto il territorio interessato – come riportato da La Repubblica – è oggetto di ricognizioni da parte dei ricercatori, tecnologici e tecnici dell’Ingv: «Terremoti di questa magnitudo (6.0, ndr) generalmente non provocano rotture evidenti in superficie, ma qualche volta lo fanno», scrivono sul loro blog. Il Corpo forestale dello Stato, che sta aiutando nel monitoraggio del territorio, ha sconsigliato attraverso un comunicato le escursioni nella zona dei Monti Sibillini perché potrebbero verificarsi frane. Nello specifico, le gole dell’Infernaccio sono inaccessibili e la Foce di Montemonaco è impraticabile.