L’avventura di Alessandro Gentile al Panathinaikos è già finita: lo ha scritto eurohoops.net, riportando fonti vicine al club greco che avrebbero confermato l’indiscrezione. Il motivo non è chiarissimo, ma è facilmente di ragioni tecniche: sul campo di basket la scintilla non è mai scoccata. Arrivato a stagione in corso dall’Olimpia Milano, dopo i ben noti problemi con dirigenza e spogliatoio EA7, Gentile ha deluso le aspettative: nel campionato greco segna 5,1 punti con 2,2 rimbalzi e 1,4 assist in poco più di 13 minuti a partita (9 gare) mentre in Eurolega, vera cartina di tornasole, ha addirittura 1,6 punti e 1,7 rimbalzi essendo finito ai margini della rotazione. Solo tre partite in doppia cifra sulle 18 totali giocate in maglia verde: Gentile avrebbe dovuto essere l’arma in più del Panathinaikos verso la vittoria dell’Eurolega, è diventato un problema o comunque un esubero nel roster. Addentrarsi in un discorso di tipo tecnico e andare a valutare le difficoltà di un ragazzo che ha tutto per esplodere è lungo e complicato, ci sono molteplici fattori che andrebbero messi sul piatto e c’è anche una visione di tipo soggettivo che va tenuta in considerazione. Basti dire qui che le strade del giocatore e del Panathinaikos si stanno per separare: a questo punto Gentile andrà a chiudere la stagione in un’altra squadra, il problema è capire dove. La deadline per i trasferimenti all’interno dell’Eurolega è già arrivata, e in Italia l’ex capitano di Milano non tornerà perchè all’epoca della separazione l’Olimpia, che è ancora proprietaria del suo contratto aveva posto il veto sul trasferimento interno. Chissà: il nazionale potrebbe finire in un club di Eurocup (solo per citare le big ci sono Bayern Monaco, Lokomotiv Kuban, Valencia e Malaga) ma c’è anche la possibilità che a questo punto la stagione di Gentile possa essere finita con largo anticipo. Di sicuro una parabola discendente che non ci aspettavamo; l’anno prossimo comunque il giocatore farà formalmente ritorno a Milano, e da lì si valuterà il proseguimento della sua carriera (che difficilmente sarà con le Scarpette Rosse).
(Claudio Franceschini)