Promuovere una politica a sostegno delle famiglie rafforzando e integrando i servizi già attivati e un impegno sul fronte della sicurezza per non lasciare impuniti i delinquenti: è la promessa che il sindaco uscente Letizia Moratti fa agli elettori, in vista delle elezioni comunali del 15 e 16 maggio. «Abbiamo raddoppiato il numero di anziani assistiti dal Comune di Milano, oggi oltre 75 mila – spiega il sindaco a IlSussidiario.net – Abbiamo introdotto agevolazioni per le famiglie, il bonus bebè, il bonus libri, il bonus nonno». Mentre tra i suoi maggiori rimpianti c’è la situazione di stallo dei parcheggi. Letizia Moratti conferma inoltre il suo impegno a rafforzare la rete dei servizi sociali valorizzando sempre di più il ruolo del Terzo settore e del volontariato.
Quando pensa a Milano quale luogo della città le viene subito in mente?
Il primo è certamente piazza del Duomo, da sempre simbolo della nostra città. Una piazza che è un punto di riferimento e che nell’ultimo anno, grazie all’apertura del Museo del Novecento all’Arengario, si è fatta ancora più bella. Il Neon di Lucio Fontana, che si scorge dal basso non appena fa buio, è uno spettacolo fantastico. Poi sono molto orgogliosa della riqualificazione di Piazzetta Capuana a Quarto Oggiaro, uno degli ultimi interventi dell’amministrazione. Si tratta di un progetto innovativo che si propone di creare un luogo accogliente dove le famiglie e i cittadini possano trovare ascolto e sostegno. Non una piazza come tutte ce la immaginiamo, ma un vero luogo di incontro dove sono presenti servizi, attività educative e di animazione culturale.
Quali sono le ragioni alla base della sua scelta di impegnarsi in politica?
Una grande passione per il bene comune e il desiderio di poter migliorare la vita degli altri. Credo sia importante poter mettere le proprie capacità e competenze a servizio del prossimo. È con questa dedizione che ho sempre affrontato ogni mio incarico: da quando ho iniziato a lavorare in proprio, fino al Ministero e alla Presidenza Rai. Ed è così anche oggi, anzi, forse ora lo è ancora di più perché amministro la mia città, parlo con i cittadini, perché la gente mi ferma e mi chiede di fare qualcosa per loro. Ecco, quando questo mi riesce la soddisfazione è immensa.
Qual è il risultato ottenuto di cui è più orgogliosa e quale il più grande rimpianto?
Abbiamo raddoppiato il numero di anziani assistiti dal Comune di Milano che oggi sono oltre 75 mila. Abbiamo introdotto una serie di agevolazioni per le famiglie, penso al bonus bebè e al bonus libri per l’acquisto dei testi delle scuole elementari e medie. E ancora, con il bonus nonno abbiamo dato la possibilità a tante famiglie di assistere a casa i propri anziani.
Poi c’è Expo, una grande opportunità di crescita non solo per la città di Milano, ma per l’intero paese. Il nuovo Pgt, inoltre, implicherà una grande rivoluzione strutturale e sociale. Milano nei prossimi anni saprà rispondere al bisogno di case a prezzi accessibili grazie a 35mila nuove abitazioni di housing sociale. Ogni casa, inoltre, avrà una fermata di metropolitana entro 500 metri e i servizi alla persona saranno a non più di dieci minuti a piedi. Entro il 2013 ci saranno 22 nuovi parchi e la superficie delle nuove aree verdi rese disponibili sarà equivalente a 120 volte il Parco Sempione.
Sul fronte parcheggi, però, nonostante ne siano stati aperti 60 in 5 anni, avrei voluto fossero stati rispettati i tempi di tutti i cantieri che invece oggi sono bloccati per problemi la cui responsabilità non dipende dall’amministrazione, ma dai ricorsi. Anche alla Darsena tutto è fermo per un ricorso al Tar del quale attendiamo il pronunciamento…
Ci può illustrare il punto del suo programma a cui non rinuncerebbe mai?
I due punti cardine del mio programma sono la famiglia e la sicurezza. Continueremo a promuovere una politica di sostegno alle famiglie rafforzando e integrando i servizi che abbiamo attivato in questi anni. Allo stesso modo continueremo a essere intransigenti nei confronti di chi delinque. È la città a chiederlo, come dimostrano le richieste raccolte in questi anni durante i quali ho avuto l’opportunità di incontrare i cittadini, le categorie, le associazioni del territorio con i quali si è instaurato un importante rapporto di collaborazione grazie ad una attenta attività di ascolto.
Come può la pubblica amministrazione essere utile alle imprese nella ricerca di talenti e nello sviluppo del Capitale umano? Come si potrà avvicinare il mondo dei giovani a quello delle aziende?
Milano è il primo comune d’Italia che ha deciso di investire in incubatori d’impresa, dando vita a più di 95 aziende di tecnologia, in cui lavorano più di 500 persone, con un fatturato di circa 83 milioni di euro. Gli incubatori nascono proprio dalla volontà di rilanciare la città di Milano come punto di riferimento per un’imprenditoria giovane. Vogliamo, quindi, proseguire nelle politiche di sostegno e di avviamento all’occupazione, raddoppiando gli investimenti, continuando ad affiancare quanti hanno perso il lavoro, incentivando l’imprenditoria giovanile e l’accesso al credito. Attraverso il Celav abbiamo assegnato più di 1.000 borse lavoro e abbiamo stanziato 2 milioni di euro per incentivare le piccole e medie imprese ad assumere giovani under 30.
Da dove passa secondo lei il rilancio delle periferie? Ci può fare un esempio concreto?
Le periferie devono essere sicure, accoglienti e vivibili. In questo senso abbiamo attivato un piano di illuminazione che con oltre 135mila punti luce rende Milano più illuminata di Ginevra, Barcellona, Parigi e Madrid e quindi più sicura. I servizi, inoltre, non devono essere solo in centro, ma in tutti i quartieri, penso alle nuove sedi decentrate del Comune di Milano, ai centri anziani e ai Cag per i ragazzi che sono presenti in tutta la città. E ancora i mezzi di trasporto devono essere sempre più efficienti in ogni angolo della città. Abbiamo introdotto il radiobus di quartiere e dopo l’estate l’orario di alcune linee di superficie circoleranno anche di notte.
Nella sua visione della città che ruolo hanno i giovani e che idee ha per loro?
I giovani sono una grandissima risorsa, va però data loro la possibilità di fare esperienza e mettersi in gioco. Quando penso ad Expo penso a loro e all’opportunità che avranno a disposizione. Una ricerca dell’Università Bocconi stima che da qui al 2015 ci saranno 61 mila posti di lavoro all’anno. È importante, inoltre, il sostegno allo studio e alle giovani coppie.
E gli anziani?
Gli anziani, invece, sono la nostra storia. Abbiamo messo a punto una serie di servizi che si rivolgono sia a coloro i quali necessitano di un’assistenza costante sia agli anziani autosufficienti per i quali vengono organizzate numerose iniziative e momenti di aggregazione nei centri del Comune di Milano. Non manca il sostegno economico così come un’attenzione costante ai problemi della terza età. Da gennaio 2008, per esempio, è attivo un pool antitruffe e il Comune offre una assicurazione gratuita contro truffe e rapine destinata agli over 70.
Quando si parla di welfare occorre considerare diversi ambiti (sociale, sanitario, servizi alla persona, housing sociale…). Come pensa di favorire i nessi tra questi ambiti sia a livello istituzionale che nella società civile?
Milano è la città più generosa d’Italia grazie alla presenza di un terzo settore che funziona e che l’amministrazione deve sostenere. Le istituzioni, infatti, devono essere di supporto alla società civile contribuendo a creare un terreno fertile dove tutti i settori possano lavorare serenamente. Tutto il mondo del volontariato e dell’associazionismo sarà mortificato con la sinistra al potere. Nel suo programma non esiste la sussidiarietà e hanno intenzione di centralizzare tutto. La loro sarà una gestione vetero-centralista che è totalmente estranea al dna della nostra città.
Il principio di sussidiarietà è stato ormai riconosciuto come principio fondamentale negli ordinamenti degli stati. È così anche per lei? Se sì, quali proposte concrete possono tradurre nella prassi questo principio di libertà?
Il punto di partenza è quello di aiutare chi aiuta rafforzando la rete dei servizi sociali valorizzando sempre di più il ruolo del Terzo settore e del volontariato. Vogliamo intervenire semplificando le procedure di assegnazione degli spazi e delle sedi a condizioni di favore per le associazioni non profit, fornendo aiuto per il credito alle associazioni non profit che sviluppano progetti di sostegno scolastico, di aggregazione giovanile, di prevenzione e recupero del disagio anche attraverso fideiussioni.
In coerenza con il principio della sussidiarietà, abbiamo recentemente deliberato il Credito al Terzo Settore. Il Comune intende favorire lo sviluppo dell’offerta di servizi da parte del terzo settore e l’obiettivo è di facilitare la valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e il suo pieno utilizzo. Sull’esempio di quanto fatto con il credito sportivo, agevoleremo la realizzazione di interventi sulle sedi che il Comune assegna in gestione alle associazioni, mediante il rilascio di apposite grazie alla garanzia prestata proprio dal Comune di Milano.
Milano 2015: che tipo di evento ha in mente per Milano? Quali sono le priorità per l’amministrazione comunale dei prossimi anni?
Expo Milano 2015 è un grande evento per Milano e per l’intero Paese. Non si tratta di una semplice fiera, bensì di un’opportunità per dare risposte al problema dell’alimentazione: sono ancora troppe, infatti, le persone che soffrono la fame nel mondo.
Secondo una ricerca dell’Università Bocconi, che illustra i principali impatti economici generati dall’Esposizione Universale del 2015 sul territorio nazionale nel periodo 2011- 2020, Expo Milano 2015 porterà a Milano circa 20 milioni di visitatori. Sarà una sfida mondiale che muoverà un giro d’affari, in termini di produzione aggiuntiva, di 69 miliardi di euro.
Le due grandi eredità di Expo saranno il Centro per lo Sviluppo Sostenibile, simbolo dell’eccellenza della ricerca e della cooperazione internazione e il più grande parco d’Europa. Dalla trasformazione dell’area realizzeremo un nuovo quartiere sostenibile, improntato ai più innovativi principi di sostenibilità ambientale. Inoltre cinquantasei ettari del Sito saranno lasciati a verde e acqua e cinque serre bioclimatiche rappresenteranno i diversi climi del Pianeta. Sarà un luogo dedicato alle sperimentazioni agricole in ambito scientifico e didattico e aperto a tutti i cittadini.
Grazie ad Expo le due nuove metropolitane M4 ed M5 sono oggi una realtà così come i prolungamenti di M1, M2 e M3. Avremo la Pedemontana, la Tangenziale Esterna Milanese, la Bre Be Mi. Svilupperemo la rete ferroviaria triplicando la Rho-Gallarate e collegando Malpensa, anche a vantaggio dei pendolari lombardi. Il complesso sistema infrastrutturale costituirà la nuova spina dorsale della mobilità regionale, contribuendo a potenziarne i collegamenti e migliorarne la mobilità. Non solo, sono stati pianificati investimenti per circa 12 miliardi di euro al fine di ridurre il traffico, potenziando i collegamenti con gli aeroporti, le linee ferroviarie, il sistema stradale e il trasporto locale pubblico.