Domani, in concomitanza con lo sciopero nazionale e sociale indetto da numerose sigle sindacali, ci sarà una dimostrazione sotto il Ministero della Funzione Pubblica. L’appuntamento organizzato dall’Usb è fissato alle ore 10.30, quando i ricercatori butteranno in piazza gli strumenti del lavoro imbracciando gli strumenti delle protesta. “Renzi e Madia vogliono chiudere la Ricerca Pubblica, ormai è evidente” tuona esordisce Cristiano Fiorentini, dell’Esecutivo Nazionale dell’USB P.I, che aggiunge: “Questo è un Governo che ha sposato le politiche antipolari e antidemocratiche della UE e smantella tutto ciò che è pubblico, compresa la Ricerca”. Fiorentino aggiunge: “L’operazione del Governo produrrà una perdita del posto di lavoro per migliaia di lavoratori precari e di competenze e professionalità per il Paese. Noi intendiamo opporci a tutto questo e, dopo lo sciopero generale del 24 ottobre, chiamiamo alla mobilitazione tutti i lavoratori del settore, precari o di ruolo, invitandoli a partecipare alla giornata nazionale di lotta di domani, 14 novembre, buttando davanti al Ministero gli strumenti di lavoro, come provette, microscopi e computer, e prendendo in mano gli attrezzi della protesta per dare vita a un cacerolazo sotto le finestre del Ministro Madia, la quale tanta visibilità ottenne sfruttando le lotte dei precari della Ricerca”.
Lo sciopero nazionale indetto per la giornata di domani, venerdì 14 novembre, non interesserà soltanto i mezzi del trasporto pubblico locale ma anche i treni di Ferrovie dello Stato: a Roma i bus, i tram e le metro gestite da Atac saranno a rischio dalle 10 alle 14, mentre FS ha comunicato che le Frecce di Trenitalia circoleranno regolarmente, così come il Leonardo Express tra Termini e Fiumicino. Per quanto riguarda i convogli regionali, saranno garantiti i servizi essenziali nelle fasce orarie a maggiore frequentazione, dalle 6 alle 9 e dalle ore 18 alle 21. Gli scioperi interesseranno le ferrovie da mezzanotte alle 21 per Cub e Cobas e dalle 10 alle 14 per l’Usb. Infine, in occasione dello sciopero generale dei trasporti, Italo prevede il regolare svolgimento del proprio servizio.
Nuovo venerdì di disagi per i pendolari romani a causa dello sciopero del trasporto pubblico locale indetto con differenti orari e modalità dai sindacati Cobas, Usb, Faisa Cisal e Ugl. In particolare, tra le ore 10 e le 14 saranno a rischio le corse Atac di autobus, tram, filobus, metropolitane e ferrovie Roma-Lido, Termini-Giardinetti e Roma-Viterbo. Per quanto riguarda gli altri gestori, è in programma venerdì una agitazione di 24 ore dei lavoratori Roma Tpl, con rispetto delle fasce di garanzia, indetta dalle sigle sindacali USB e FAISA Cisal. Dalle 8.30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio sono a rischio le corse delle linee bus gestite dalla società romana. Servizio di trasporto garantito invece da inizio servizio alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Sempre per Roma Tpl, è in programma anche uno sciopero di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, indetto dalle sigle sindacali UGL e FAISA Cisal. Proprio per la somma delle diverse proteste in programma, disagi saranno possibili dalle 8,30 alle 17 e poi dalle 20 a fine servizio sulle linee bus gestite da Roma Tpl, cioè 022, 023, 024, 025, 027, 028, 030, 031, 032, 033, 035, 036, 037, 039, 040, 041, 044, 048, 050, 051, 053, 056, 057, 059, 077, 078, 086, 088, 50Express, 135, 146, 213, 218, 226, 235, 314, 343, 344, 404, 437, 444, 447, 502, 503, 511, 543, 546, 552, 554, 557, 657, 663, 701, 701L, 702, 720, 721, 763, 764, 767, 768, 771, 775, 777, 778, 787, 808, 881, 889, 892, 907, 912, 914, 982, 983, 985, 992, 993, 998 e C1. Nella notte tra giovedì e venerdì, invece, potrebbero fermarsi le linee bus “n”. Stop anche ai mezzi Cotral a causa della protesta di 4 ore, dalle 8.30 alle 12.30, proclamata dalla sigla sindacale FAISA Cisal, mentre per quanto riguarda le Ferrovie dello Stato è previsto uno sciopero indetto da Cub Trasporti e Cobas Lavoro Privato dalla mezzanotte alle 21 e uno sciopero di 4 ore organizzato da USB Lavoro Privato, dalle 10 alle 14.