Non è possibile prevedere quale squadra vincerà le finali NBA 2013-2014. Il confronto tra San Antonio Spurs e Miami Heat vede i texani in vantaggio per 2-1, dopo la vittoria in trasferta in gara-3, ma tra punti di forza e possibili varianti la sfida si prospetta ancora estremamente equilibrata. Sta però maturando una certezza o meglio una conferma: difficile trovare nella NBA un’altra Squadra, con la S maiuscola, come gli Spurs. Idealmente all’idea di ‘San Antonio’ è facile associare ancora i big Three storici, Tim Duncan Tony Parker e Manu Ginobili, da cui ancora dipendono le sorti della squadra. Eppure il cosiddetto supporting cast ovvero gli altri giocatori, teoricamente di contorno, stanno svolgendo un lavoro straordinario e incredibile nella cura dei dettagli di gioco. In gara-3 è emerso su tutti Kawhi Leonard, sempre più simile a una star che a un gregario di lusso; ma una bella mano è arrivata a che da Danny Green, ala piccola classe 1987 autore di 15 punti, 3 assist e 5 recuperi. Già lo scorso anno Green si era distinto nelle finali contro Miami, scrivendo il nuovo record di triple messe a segno in una serie conclusiva (27).
“Una serie playoff non inizia finchè non c’è una vittoria in trasferta”. Nelle Finali NBA 2014 ce ne sono state ben due: i San Antonio Spurs dopo essere stati battuti sul loro campo sbancano l’American Airlines Arena vincendo e costringono i Miami Heat a tentare un altro blitz per riprendersi il fattore campo. Anzi: adesso i due volte campioni in carica devono anche stare attenti a non perdere nuovamente (gara-4 è sempre in Florida) se non vogliono compromettere la corsa al titolo. La partita si decide nei 24 minuti inizlai: nel primo tempo gli Spurs sono un macchina da guerra capace di realizzare la bellezza di 71 punti con un irreale 78,5% al tiro. Una percentuale da record: Gregg Popovich vuole martellare subito la retina e ci riesce anche grazie a un quintetto alternativo nel quale parte Boris Diaw e non Thiago Splitter (che giocherà meno di 16 minuti). Miami resta lì grazie a LeBron James, reduce dai 35 punti di gara-2 e soprattutto da una manciata di minuti da trance agonistica nei quali aveva vinto da solo; ma San Antonio macina punti su punti, resistendo anche a tre canestri dalla lunga distanza di un Rashard Lewis rispolverato per queste Finali. All’intervallo lungo è : una mezza sentenza, che non diventa subito intera perchè gli Heat girano un paio di viti in difesa e ritrovano fluidità in attacco, Dwyane Wade fa le veci di un LeBron lontano dai picchi di due notti fa (chiude con 22 punti ma anche 7 palle perse) e i padroni di casa infiammano l’AAA portandosi a 7 punti di distanza. Ma qui arriva l’eroe che non ti aspetti: Marco Belinelli tocca il campo per la prima volta e ne uscirà 6 minuti e 8 secondi più tardi, ma infila una tripla di incalcolabile valore che ricaccia gli avversari a -10 nel momento di maggior difficoltà (è l’unico canestro della sua serata). Ci prova ancora Ray Allen, Miami è viva mentre gli Spurs hanno speso tanto e la lucidità non è più la stessa. Ma tengono, e portano a casa una partita fondamentale. Le cifre: Tim Duncan spezza la serie di doppie doppie non riuscendo a staccare Magic Johnson nella classifica di tutti i tempi per i playoff (14 punti e 6 rimbalzi), l’MVP della serata è Kawhi Leonard che dopo le difficoltà di gara-2 esplode con 29 punti (13/19 al tiro), 4 rimbalzi, 2 recuperi e 2 stoppate, con una fantastica linea di fondo chiusa con schiacciata sulla testa di Chris Andersen. Riscatto anche per Danny Green che ne infila 15 con 8/10 e soprattutto ci aggiunge 5 recuperi, Manu Ginobili si prende una serata di pausa mettendo a referto 11 punti smazzando soltanto un assist. Dall’altra parte oltre a LeBron James ci sono i 22 di Dwyane Wade (8/13), i 14 di un Rashard Lewis versione Orlando Magic e gli 11 di Ray Allen; ma come al solito il contributo della panchina conta, San Antonio scrive 29 a questa voce mentre gli Heat si fermano a 20. In più le 20 palle perse sono un macigno per Erick Spoelstra. Unica nota se vogliamo stonata per Popovich è Tony Parker: il playmaker francese gioca una partita da 5/13 con 15 punti e 4 assist.
Nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 giugno si gioca gara-3 delle finali NBA. Dopo il botta e risposta nelle prime due partite giocate in Texas la serie si sposta a Florida: il terzo round andrà in scena all’American Airlines Arena di Miami con palla a due in programma alle ore 3:00 italiane, le 21:00 locali. San Antonio ha vinto gara-1 con il punteggio di 11-95, nella partita che sarà ricordata anche per la rottura dell’aria condizionata all’ATA&A Center; in gara-2 i bi-campioni in carica di Miami si sono rifatti espugnando il parquet avversario per 96-98. Il trascinatore è stato LeBron James, oggetto delle ironie di tutti gli States dopo essere uscito per crampi nella prima partita: il Prescelto ha risposto con 35 punti e 10 rimbalzi guidando i suoi alla vittoria in rimonta. Importante anche il contributo di Chris Bosh che ha infilato la tripla del sorpasso a un minuto e diciassette secondi dalla fine del match. Marco Belinelli è stato in campo 22 minuti mettendo a referto 3 punti (1/4 da tre), 1 rimbalzo, 1 assist e 1 recupero. Gara-3 si preannuncia molto importante, quasi uno snodo cruciale considerando che nell’83% dei casi con la serie sull’1-1, chi l’ha vinta ha poi portato a casa il titolo. Gara-3 Miami Heat-San Antonio Spurs sarà trasmessa in diretta tv da SkySport sul canale Sky Sport 2 HD (il numero 202): collegamento dall’American Airlines Arena dalle ore 2:00, telecronaca di Flavio Tranquillo e commento tecnico di Davide Pessina. Differita mercoledì 11 giugno alle ore 14 e successivamente alle 21:30, sempre su Sky Sport 2 HD. Gli abbonati al pacchetto SkySport potranno usufruire anche del servizio di streaming videoSkyGo, disponibile per pc tablet e smartphone, per seguire il match in diretta. Aggiornamenti sull’andamento e l’esito della sfida saranno disponibili sul sito dell’NBA, www.nba.com, e sui social network ufficiali delle due squadre: le pagine FacebookMiami Heat e San Antonio Spurs e i profili Twitter@MiamiHEAT e @spurs.