Edy Reja lancia il grido d’allarme: “Se non recupero dei giocatori, diventa difficile”. Già, perchè il tecnico biancoceleste non ne può più di fronteggiare gli infortuni. Ci si mettono anche i due brasiliani Andrè Dias ed Hernanes che accusano una serie di acciacchi e sono in dubbio per la prossima gara, a San Siro contro l’Inter. Dalle frequenze di Lazio Style Radio, Reja torna a chiedere rinforzi, in vista di un ciclo che si annuncia “complicato, non solo in campionato, ma anche in Coppa Italia e in Europa”. Nessuna preferenza sugli obiettivi. Attualmente, spiega, stiamo monitorando diversi giocatori a livello internazionale. Funziona così: Reja fornisce “degli indirizzi”, al resto ci pensano il direttore sportivo Tare e il presidente Lotito. Il mister dice la sua anche sul nuovo arrivato Emiliano Alfaro, che, a suo giudizio, “ha delle caratteristiche che non ha nessuno dei giocatori che ho a disposizione”. Il ragazzo, sottolinea, è arrivato molto carico e si è subito calato nella nuova realtà con la mentalità giusta. Naturalmente, occorrerà adesso la controprova in partita del suo positivo inserimento. La mente dell’allenatore, mercato a parte, è già rivolta alla sfida con l’Inter, che chiuderà il girone di andata. Andremo a Milano per fare risultato, è stato il suo proclama. La prova dei nerazzurri nel derby lo ha impressionato, tanto che Reja parla di una squadra “forte dal punto di vista fisico e psicologico”. Nemmeno la sua, però, è malvagia. La vittoria di ieri contro l’Atalanta è stata fondamentale per riattaccare la spina, dopo il pessimo inizio d’anno a Siena. Il mister si gode i progressi mostrati dai suoi, sotto il piano della corsa e dell’approccio alla partita. La figuraccia rimediata in terra toscana si può catalogare, a suo dire, alla voce ‘blackout’, abbastanza prevedibile dopo la lunga sosta per le vacanze. Il pubblico di fede biancoceleste, naturalmente, non ha gradito, e ha fischiato i giocatori prima dell’inizio del match contro gli orobici. Reja non si è scomposto più di tanto (“Non li ho nemmeno sentiti”); meglio sottolineare gli applausi a fine gara. Applausi che erano un po’ di gioia ed un po’ di liberazione, probabilmente.
Il tecnico preferisce evitare ogni polemica con la tifoseria, memore di alcuni precedenti. Non si governa contro il popolo…