“Nessuno ha creduto in me in questi anni”. Piange, Marco Belinelli. Piange e si gode il suo titolo NBA. Da San Giovanni in Persiceto alle Finali del massimo campionato di basket al mondo, dallo scudetto all’anello: il Beli ha coronato il suo sogno. Questo titolo è anche suo: lo ha meritato anche se nella serie finale contro i Miami Heat ha giocato poco (ma ci ha messo la firma, con la tripla in gara-3 per ricacciare indietro gli avversari che rimontavano), lo ha meritato con duro lavoro, abnegazione, sudore e fatica. Lavorando giorno per giorno per migliorarsi, aiutato e stimolato da un sistema che ha costruito grande pallacanestro negli ultimi quindici anni e che lo ha accolto e stimato. Poteva andare altrove, Marco: reduce da una stagione importante con i Chicago Bulls si era finalmente fatto un nome, e varie squadre NBA lo cercavano. Poteva andare a guadagnare più soldi, ha scelto gli Spurs: sapeva che in questo collettivo si sarebbe potuto consacrare, magari giocando meno ma prendendosi delle belle soddisfazioni. Alla fine si è portato il tricolore italiano per festeggiare all’AT&T Center con i compagni: per ricordare che sì, a volte i sogni si realizzano. Sembrano ora lontani i tempi di Golden State, i tanti “DNP – coach’s decision”; e ancora i Toronto Raptors in una squadra confusionaria, e l’apprendistato a New Orleans dove per la prima volta è stato parte integrante e importante di un sistema e con al fianco Chris Paul a smazzare assist ha fatto parlare di sè. Adesso, il titolo. E’ un messaggio anche per Gigi Datome, reduce da un anno non entusiasmante con i Detroit Pistons, il primo al di là dell’Oceano: stringere i denti sempre e comunque. Perchè, come ci ha ricordato commosso ai microfoni di Sky Sport, “nessuno ha creduto in me, e io ho vinto”. E ha avuto ragione lui.
Sono i San Antonio Spurs i campioni . Arriva il quinto titolo per la franchigia del Texas, grazie alla vittoria per in gara-5 sul parquet dell’AT&T Center. Mettendo fine alla striscia dei Miami Heat che avevano vinto gli ultimi due anelli, ma incassano la seconda sconfitta in quattro finali (consecutive). Poteva sembrare una formalità: dopo le due vittorie in Florida, con scarto medio di 20 punti, l’inerzia era tutta neroargento. In realtà formalità non era, e non è stata; perchè l’orgoglio di una Miami due volte campione in carica ma sull’orlo del baratro ha fatto coppia con la tensione di San Antonio vicina al primo anello dopo 7 anni. Causando un’ondata di calore a opera di LeBron James (17 punti nel solo primo quarto), capace di spingere i suoi sul 22-6: Da lì però non c’è più stata storia: gli Spurs hanno iniziato a tirare come sanno, a mettere pressione agli avversari, soprattutto a scrollarsi di dosso la paura. E’ stata un’ondata: già +7 all’intervallo lungo, poi +19 alla penultima sirena. Una marea neroargento spinta da Tony Parker (16), Tim Duncan (14 e 8 rimbalzi), Manu Ginobili (19 e una schiacciata in chiusura di primo tempo che ha definitivamente girato l’inerzia). E poi ancora Thiago Splitter, nuovamente fuori dal quintetto e autore di soli 3 punti ma anche di una grande stoppata su Dwyane Wade (ancora male: 11 con 4/12 al tiro), Marco Belinelli che diventa il primo italiano a vincere un titolo NBA (per lui 4 punti in gara-5), Patrick Mills che conclude una serie finale pazzesca infilandone 17. Tutti protagonisti, comandati da quel Gregg Popovich che alla fine si commuove pure. E poi c’è lui: Kawhi Leonard, che vince un MVP delle Finali forse sorprendente per gli standard della Lega ma meritatissimo per le cifre. Anche ieri il suo marchio: 22 punti, 10 rimbalzi, 2 assist, 1 recupero e una stoppata, e una difesa da mastino vero su LeBron, che alla fine chiude con 31 e 10 rimbalzi nel deserto della Florida, nel quale Chris Bosh (13) e Wade a parte nessuno raggiunge la doppia cifra. Smontato anche il piano di Erick Spoelstra di togliere il playmaker dal quintetto e partire con Ray Allen, avendo constatato la scarsa vena nelle gare precedenti di Norris Cole e, soprattutto, Mario Chalmers: San Antonio è semplicemente superiore, e si prende l’anello.
Nella notte italiana tra domenica 15 e lunedì 16 giugno si gioca gara-5 della serie finale tra San Antonio Spurs e Miami Heat, valida per il campionato di basket NBA 2013-2014. Squadre in campo all’ di San Antonio in Texas, palla a due alle ore 2 italiane ovvero le 20 locali. Partita attesissima da tutti i tifosi e gli appassionati di pallacanestro, che può decidere l’intera stagione NBA. La serie delle Finals vede San Antonio in vantaggio per 3-1: la squadra texana ha a disposizione il primo match point per aggiudicarsi il titolo (sarebbe il quinto totale e negli ultimi quindici anni, gli altri sono stati vinti nel 1999, 2003 e 2005 e 2007). Questo l’andamento della serie: in gara-1 San Antonio ha vinto per 110-95, in gara-2 invece Miami è riuscita ad espugnare il parquet texano vincendo per 96-98; poi la sfida si è spostata in Florida dove però il fattore campo è stato ribaltato: gli Spurs hanno avuto la meglio in entrambe le partite e piuttosto nettamente, 92-111 in gara-3 e 86-107 in gara-4. La squadra allenata da Gregg Popovich ha forse meno pressione addosso essendo in vantaggio per 3-1, ma punta a chiudere i conti questa sera anche per poter festeggiare sul campo di casa, in mezzo ai propri tifosi. Dall’altra parte LeBron James e compagni vorranno giocare la partita perfetta per riaprire i giochi e riportare la serie in Florida. L’eventuale gara-6 è prevista per martedì 16 all’American Airlines Arena di Miami mentre sede della bella, eventualmente in programma venerdì 20 giugno, sarebbe ancora l’ATA&T Center. Prima però c’è gara-5: tutti i protagonisti sono pronti all’ennesima sfida spettacolare ed anche il nostro Marco Belinelli cercherà di portare il suo mattone, facendosi trovare pronto all’occorrenza come ha sempre fatto quest’anno. La partita di basket San Antonio Spurs-Miami Heat sarà trasmessa in diretta tv da SkySport sul canale Sky Sport 2 HD (il numero 202): collegamento con il Texas a partire dalle ore 2 italiane, telecronaca di Flavio Tranquillo e commento tecnico di Davide Pessina. Differite nella giornata di lunedì 16 sempre su Sky Sport 2 HD, alle ore 14 e successivamente alle 21:40. Gli abbonati al pacchetto SkySport potranno usufruire anche del servizio di streaming videoSkyGo, disponibile per pc tablet e smartphone, per seguire l’evento in diretta. Aggiornamenti sull’andamento e l’esito della sfida saranno disponibili sul sito dell’NBA, www.nba.com, e sui social network ufficiali delle due squadre: le pagine FacebookSan Antonio Spurs e Miami Heat e i profili Twitter@spurs e @MiamiHEAT.