Alla BLM Group Arena la Dolomiti Energia Trento si imponte in rimonta sulla Sidigas Avellino per 88 ad 80. Sin dal primo quarto gli ospiti sembravano voler mettere da subito in chiaro la loro voglia di fare la partita, costringendo infatti a i padroni di casa ad inseguirli per quasi tutto l’arco dell’incontro. L’attenzione delle Aquile, contemporaneamente alla perdita di lucidità da parte dei campani, rimane costante e questo rilancia gli uomini di Buscaglia che, nell’ultimo quarto, ribaltano la situazione fino a dilagare e chiudendo appunto con un discreto margine di vantaggio. Grazie alla vittora maturata nella prima delle due sfide da disputare in Lombardia, Trento si riporta così in vantaggio nella serie sul 2 a 1 ed Avellino dovrà fare di meglio per evitare di essere subito eliminata.
STATISTICHE
Analizzando le statistiche dell’incontro emerge come Trento abbia sostanzialmente meritato il successo finale a cominciare da una miglior percentuale al tiro rispetto agli avversari, 56,7% contro il 54%. Avellino ha provato a rimanere in corsa grazie alle triple, 11 a 3, ma la squadra di casa ha fatto registrare un netto 31 a 16 nei tiri da due punti, 17 a 15 per quanto riguarda i liberi. Equilibrio anche nei rimbalzi, 24 a 27, ed ha fare la differenza sono state le palle perse, 8 a 20, insieme a quelle rubate, 12 a 2.
DICHIARAZIONI
Al termine dell’incontro il coach Buscaglia, allenatore dell’Aquila Basket Trento, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Raisport: “La partita deve salire d’intensità e di emotività, noi stavamo sentendo che stavamo migliorando nelle linee di passaggio quindi non era anche un discorso di aiuti recuperi e di switch che comunque fanno parte della tattica della partita ma il fatto è che stavano facendo più fatica a far circolare la palla, noi dovevamo impegnarla in quel senso. Questa cosa secondo me ha dato energia anche nelle ripartenze, dove siamo stati un filo più attenti e soprattutto ci siamo liberati un pochino la testa dall’attacco alla zona, perchè stavamo pensando a cosa fare quando in realtà avevamo bisogno di non stoppare il flusso, di andare avanti e di lavorare negli ultimi 10 secondi. Quando abbiamo trovato il buco nell’ultimo quarto credo che entrambe le cose abbiamo aumentato la sicurezza.”