Uno dei prospetti europei più interessanti tra quelli che si sono dichiarati eleggibili al draft NBA 2014 è senza dubbio Dario Saric. Classe ’94, l’ala forte croata del Cibona Zagabria ha mostrato nel corso della stagione appena conclusa enormi progressi oltre che margini di miglioramento; ha vinto l’MVP della Lega Adriatica e anche quello delle finali della stessa manifestazione, e il suo nome è stato chiamato alla numero 12, che era degli Orlando Magic ma è stata poi girata ai Philadelphia 76ers in una trade che ha visto il passaggio in Florida di Elfrid Payton. Saric ha da poco firmato un contratto con l’Efes Pilsen, squadra di Istanbul; nell’accordo non è prevista una clausola per la rescissione e l’avventura in NBA nei primi due anni del contratto, ma il diretto interessato ha già dichiarato che la realtà potrebbe essere diversa. “Potrei anche andare a Philadelphia l’anno prossimo” ha detto. “Dovrò ovviamente discuterne con l’Efes, ma penso che ci sia questa possibilità. Ad ogni modo credo che l’esperienza di Isatanbul non potrà che farmi bene per migliorare il mio gioco”.
“Oggi avrà altro a cui pensare… ma complimenti ad Ale Gentile per esser stato scelto al #draft2014! Gran soddisfazione!!!”. Questo il messaggio via Twitter che Gigi Datome ha rivolto ad Alessandro Gentile dopo aver saputo della chiamata al numero 53 da parte dei Minnesota Timberwolves che lo hanno subito girato agli Houston Rockets in cambio di soldi. Dunque, Gentile che questa sera proverà a vincere lo scudetto con l’Olimpia Milano in gara-7 di finale potrebbe diventare il quinto italiano a mettere piede nella Lega Professionistica americana dal 2006 a oggi; il quarto era stato proprio Datome che, non selezionato al draft, aveva scelto di sposare la causa dei Detroit Pistons, forse sbagliando visto lo scarso utilizzo che ha avuto nel Michigan. Da vedere quindi se Gentile deciderà di fare subito il grande salto o se invece resterà in Europa a maturare esperienza; i diritti comunque appartengono a Houston.
Si è tenuto questa notte al Barclays Center di Brooklyn il Draft Nba 2014. Andrew Wiggins è stata la prima scelta assoluta dei Cleveland Cavaliers, mentre i Bucks hanno chiamato Jabary Parker. Erano loro due le big star di questo draft, ma gli esperti parlano di un’annata ottima con tante sorprese tra i selezionati dalle franchigie. Tra questi c’è anche il nostro Alessandro Gentile, che questa sera (alle 21.15 al Forum d’Assago) cercherà di riportare lo Scudetto a Milano dopo 18 anni. Classe ’92 è stato draftato da Minnesota (con la 53esima scelta), che lo ha girato agli Houston Rockets (incassando circa un milione di Dollari secondo i rumors degli addetti ai lavori), la squadra, su tutti, di James Harden e Dwight Howard. I razzi puntano forte a LeBron James e – in seconda battuta – Carmelo Antonhy; per arrivare al Prescelto hanno liberato spazio salariale spedendo il turco Omer Asik ai Pelicans. La scelta migliore per Alessandro sarebbe quella di farsi ancora le ossa in Italia e in Europa e fare il grande salto l’anno prossimo, ma se LeBron dovesse arrivare a Houston la tentazione di volare subito in Texas sarà davvero forte. Queste invece le parole di Daryl Morey, general manaher di Houston: “Ha 21 anni, sta ancora crescendo ma è già il capitano della sua squadra. Fisicamente ricorda Carlos Delfino: sa attaccare il canestro, passare la palla, ha i centimetri per difendere: è davvero un giocatore produttivo. È qualcuno che pensiamo possa aiutare i Rockets del futuro, anche se è già pronto e sono certo che potrebbe dare una mano da subito. Quando arriverà? Non lo so, non abbiamo ancora parlato col suo agente. E anche se volessimo parlare con lui non potremmo: la sua squadra si sta giocando il titolo, è probabilmente la partita più importante in 20 anni per la sua squadra”.
E’ Andrew Wiggins la prima scelta 2014 del draft NBA tenutosi nella notte al Barclays Center di Brookyln. L’ala piccola da Kansas arriva nell’Ohio ed è la pick numero 1 per rinforzare un pacchetto esterni che vede già presenti a roster Kyrie Irving e Dion Waiters. Nessuna sorpresa dunque: i Cleveland Cavaliers vanno sul sicuro ottenendo un giocatore spaventosamente atletico e che può già essere un fattore chiave nella risalita di una franchigia che nel 2007 arrivava alle finali NBA ma poi, perso LeBron James, è tornata nell’anonimato costruendo però negli anni (anche grazie alla fortuna della lottery) una squadra potenzialmente da playoff. Con la seconda chiamata i Milwaukee Bucks si assicurano Jabari Parker, l’altra ala che era tacciata di prima scelta; nelle loro idee potrebbe anche giocare da 4. Con la terza chiamata Philadelphia seleziona Joel Embiid: c’erano dubbi riguardo l’infortunio al piede che lo terrà fermo per un po’ ma, se guarirà in fretta e bene, potenzialmente è una gran presa. Gli Orlando Magic si assicurano Aaron Gordon che era dato intorno alla settima-ottava scelta nelle previsioni, quindi gli Utah Jazz che chiamano l’australiano Dante Exum (tanti dubbi su di lui). Arriviamo quindi alle due big decadute: i Boston Celtics scelgono Marcus Smart, un prospetto che somiglia per caratteristiche a Rajon Rondo. Questo ha fatto pensare a una possibile scelta del playmaker numero 9 che già lo scorso anno era dato in partenza per la ricostruzione; in teoria a lasciare il Massachusetts potrebbe essere Avery Bradley che diventa restricted free agent. I Los Angeles Lakers avevano invece bisogno di peso specifico e atletismo sotto canestro e si sono assicurati Julius Randle, uno dei migliori rimbalzisti in uscita dal draft e a sorpresa sceso così in basso. Da segnalare anche la chiamata di Shabazz Napier, MVP della finale NCAA: l’hanno selezionato gli Charlotte Hornets ma già qualche ora dopo la pesca è finito ai Miami Heat che avevano fatto capire di voler puntare su di lui (LeBron James non era stato avaro nei commenti positivi su Twitter). Non ci sono ancora stati grandi scambi ma aspettiamo i prossimi giorni; intanto va segnalata la chiamata per Alessandro Gentile: l’hanno scelto gli Houston Rockets al secondo giro (numero 53). I diritti sono dunque loro, ma questo non significa che il capitano dell’Olimpia Milano andrà subito a giocare nel Texas.
Secondo quanto riportato dal giornalista di ESPN Chad Ford, i Cleveland Cavaliers e gli Orlando Magic potrebbero scambiarsi le rispettive prime scelte per l’imminente Draft 2014. Sarebbe una notizie di peso perché i Cavs detengono la scelta numero 1 mentre ai Magic spettano la 4 e la 12 al primo giro. Il giornalista Jake Fischer sostiene che i Magic stiano cercando di ottenere da Cleveland la scelta numero per poter poi scegliere l’ala piccola Jabari Parker, il giovane più quotato della lista, e girarlo successivamente a Milwaukee per l’australiano Dante Exum, guardia su cui i Bucks sembrano in vantaggio.
In attesa del draft NBA di questa notte New York Knicks e Dallas Mavericks hanno concluso uno scambio. Il centro Tyson Chandler, difensore dell’anno nel 2012, e il playmaker Raymond Felton sono passati a Dallas mentre nella Grande Mela approdano il playmaker Josè Calderon, il centro Samuel Dalembert, il playmaker classe 1992 Shane Larkin e la guardia tiratrice Wayne Ellington. Il presidente dei Knicks Phil Jackson ha analizzato così la trattativa: “Il processo per costruire il nostro team per questa stagione e per quelle future continua. Abbiamo preso giocatori in grado di calarsi immediatamente nel nostro sistema mantenendo la flessibilità per il futuro“. Chandler a Dallas invece è un ritorno: il pivot ha giocato con i Mavs nella stagione 2010-2011, quella del titolo in finale contro i Miami Heat.
Ci siamo: nella notte italiana, a partire dalla 1:30, presso il Barclays Center di Brooklyn avrà vita il draft NBA per la stagione 2014-2015. Spieghiamo a chi non sia pratico: gli sport americani prevedono che al termine di ogni stagione le varie franchigie di una Lega selezionino uno o più giocatori (i giri di chiamate variano da sport a sport) in uscita dalle università, oppure tra i giocatori di tutto il mondo che si dichiarino eleggibili (quest’anno anche il nostro Alessandro Gentile, che potrebbe essere il quinto italiano in NBA). Il sistema è creato secondo una lotteria: la squadra peggiore nella stagione precedente ha le maggiori possibilità di ottenere la prima scelta e quindi selezionare il giocatore migliore, e così via. La lottery evita – sulla carta – che una squadra perda apposta per risultare la peggiore e, se pure questo sistema di “tanking” esiste, non è garantito che la più scarsa scelga il più forte. E infatti, ancora una volta, la terza nelle ultime quattro stagioni, la numero 1 è toccata quest’anno ai Cleveland Cavaliers. C’è grande attesa per questo draft: si preannuncia infatti ricco di talento, magari non come quello del dal quale sono usciti LeBron James, Dwyane Wade, Carmelo Anthony, Chris Bosh, Boris Diaw tra gli altri, ma certo con nomi che, almeno fino alla decima scelta, potrebbero già incidere in profondità nei destini di una franchigia. Fino a pochi giorni fa la prima scelta sarebbe dovuta essere Joel Embiid, centro del Camerun con grande impatto difensivo; ma la rottura del piede e il probabile stop di sei mesi lo mettono in dubbio. Chi si accollerà un rischio del genere, visto il precedente Greg Oden? Tornano così in auge i nomi di Andrew Wiggins e Jabari Parker, due ali (piccole) che hanno disputato un’ottima stagione al college ma che hanno destato qualche dubbio nel torneo NCAA. Altri nomi? Dante Exum certamente, ma anche Noah Vonleh o Julius Randle. Insomma, vedremo. Va detta una cosa: è possibile che da qui a questa notte, e anche dopo, varie franchigie si accorderanno per scambiare scelte con giocatori già a roster, o scelte con scelte. Non è una rarità, anzi: i Boston Celtics che nel 2007 puntavano a vincere subito rinunciarono alla loro chiamata per ottenere Ray Allen e Kevin Garnett, e ottennero il titolo il giugno successivo. Dipende da cosa si vuol fare; ad esempio, un paio di giorni fa LeBron James ha annunciato di voler uscire dal contratto con i Miami Heat ed esplorare le scelte a disposizione. Ricordate cosa accadde nel ? Tante società smembrarono i loro roster per creare lo spazio economico necessario a firmare il Prescelto, e tutte tranne i Miami Heat rimasero con un palmo di naso. Ora, questo dratt è profondo e talentuoso e magari questa corsa pazza non ci sarà; ma se uno come LeBron si dichiara free agent beh, tante cose potrebbero essere stravolte.
1. Andrew Wiggins (AG, Kansas): Cleveland Cavaliers
2. Jabari Parker (AP/AG, Duke): Milwaukee Bucks
3. Joel Embiid (C, Kansas): Philadelphia 76ers
4. Aaron Gordon (AG, Arizona): Orlando Magic
5. Dante Exum (P, Australia): Utah Jazz
6. Marcus Smart (P, Oklahoma State): Boston Celtics
7. Julius Randle (AG, Kentucky): Los Angeles Lakers
8. Nik Stauskas (G, Michigan): Sacramento Kings
9. Noah Vonleh (AG, Indiana): Charlotte Hornets
10. Elfrid Payton (P, Lafayette): Orlando Magic via Philadelphia 76ers
11. Doug McDermott (AP/AG, Cereighton): Chicago Bulls via Denver Nuggets
12. Dario Saric (AG, Croazia): Philadelphia 76ers via Orland Magic
13. Zach Lavine (G, UCLA): Minnesota Timberwolves
14. T.J. Warren (G/AP, NC State): Phoenix Suns
15. Adreian Payne (AG, Michigan State): Atlanta Hawks
16. Jusuf Nurkic (C, Bosnia): Denver Nuggets via Chicago Bulls
17. James Young (G/AP, Kentucky): Boston Celtics
18. Tyler Ennis (P, Syracuse): Phoenix Suns
19. Gary Harris (G, Michigan State): Denver Nuggets via Chicago Bulls
20. Bruno Caboclo (G/AP, Brasile): Toronto Raptors
21. Mitch McGary (C, Michigan): Oklahoma City Thunder
22. Jordan Adams (G, UCLA): Memphis Grizzlies
23. Rodney Hood (G, Duke): Utah Jazz
24. Shabazz Napier (P, Connecticut): Miami Heat via Charlotte Hornets
25. Clint Capela (AG/C, Svizzera): Houston Rockets
26. P.J. Hairston (G, D-League): Charlotte Hornets via Miami Heat
27. Bodgan Bogdanovic (G, Serbia): Phoenix Suns
28. C.J. Wilcox (G, Washington): Los Angeles Clippers
29. Josh Huestis (AP, Stanford): Oklahoma City Thunder
30. Kyle Anderson (AP, UCLA): San Antonio Spurs