Dopo sei anni Emo torna a Milano. La piu’ importante manifestazione fieristica mondiale del settore delle macchine utensili approda alla piattaforma di Rho, nello stesso comprensorio Expo 2015. Per sei giorni, da lunedì 5 ottobre, Milano sarà la capitale globale della tecnologia per la manifattura: e sono già in calendario le edizioni 2021 e 2027 (l’altra Emo-city è Hannover). La cerimonia inaugurale (lunedì alle 10.30 presso l’Auditorium Centro Congressi) sarà aperta da Pier Luigi Streparava, commissario generale Emo Milano 2015. Interverranno Corrado Peraboni, amministratore delegato della Fiera di Milano; Roberto Maroni, presidente della Regione Lombardia, Jean-Camille Uring, presidente Cecimo, Luigi Galdabini, presidente Ucimu-Sistemi per produrre; Giorgio Squinzi, presidente di Confindustria e il ministro dello Sviluppo Economico, Federico Guidi. Il premier Matteo Renzi, invitato, deve ancora confermare la sua presenza. Il carnet iscrizioni ha già decretato il successo di Emo 2015, cui sarà presente il 12% delle aziende in più rispetto all’edizione 2009: 1600 realtà provenienti da 42 paesi. Le imprese straniere rappresenteranno il 66% del complessivo superando anche in questo caso il dato 2009 che aveva visto protagoniste dell’evento il 64% delle aziende non Italiane. I visitatori – ne sono attesi 150mila, da oltre cento paesi) potranno quindi incontrare realtà di paesi come Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia,Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Israele, Liechtenstein, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Repubblica Slovacca, Russia, San Marino, Romania, Serbia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina, Ungheria, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti e Sud Africa. Non mancherà la presenza asiatica con Giappone, India, Malesia, Taiwan e Hong Kong. Dodici padiglioni ospiteranno dunque la più vasta totalità delle attività legate alla lavorazione dei metalli come la deformazione, l’asportazione, la robotica, l’automazione, la produzuine di utensili ei complementi ausiliari, la meccatronica, le tecnologie additive. Potremo dunque scoprire più di 6000 macchine per un valore di mezzo miliardo di euro che sapranno dare al visitatore panorama dettagliato di quello che sarà il futuro dela tecnologia e del lavoro all’interno dei sistemi di produzione. Utensili che preannunciano il futuro, proiezione di ciò che l’uomo oggi immagina per innalzare la qualità della propria vita. Partecipare saranno in molti e numerosissimi gli stranieri. Tra loro ricercatori e progettator come utenti finali, giornalisti e professori di istituti tecnici invitati dal progetto sponsorizzato da Ucimu nato in collaborazione con ICE – Agenzia e Ministero Sviluppo Economico. Notevoli le dimensioni previste dei singoli stand di presentazione che andranno, sotto richiesta del singolo espositore, dal 4.000 metri quadrati ai 20 metti quadrati per una media di 70 metri quadrati.