È la provincia di Rieti a segnare ancora l’allerta terremoto in centro Italia: la media intensità della scossa sismica non ha per fortuna generato danni, come del resto tutti gli altri esplodi sismici delle ultime 24 ore in centro Italia. Alle ore 17.37 si sono avute due scosse successive sempre a Rieti nel Lazio, con grado M 2.3 e 2.7 sulla scala Richter come magnitudo: uno sciame sismico continuo che non lascia certo tranquillo il centro nazionale INGV ma che comunque non desta problemi per eventuali crolli o danni ingenti a cose, strade o palazzi. Ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece studiato e calcolato presso i comuni di Accumoli, Arquata del Tronto, Norcia, Cittareale, Amatrice, Cascia, Montegallo, Acquasanta Terme, Castelsantangelo sul Nera. Negli ultimi minuti sono ancora 4 le scosse di terremoto avvenute, anche se di bassa intensità: province coinvolte, Perugia, Macerata e ovviamente ancora Rieti.
Altra scossa di terremoto nel Centro Italia, dove proseguono i fenomeni sismici, sebbene non siano intensi e frequenti come quelli che hanno colpito la zona subito dopo il 24 agosto scorso. L’ultimo terremoto è stato registrato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) alle 15:24. La scossa è stata localizzata con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 42.41 e longitudine 12.87, ad una profondità di 9 chilometri. Il terremoto, di magnitudo ML 2.0, è avvenuto a Rieti, epicentro della scossa. Tra le zone colpite, però, dalla scossa anche Cittaducale, Cantalice, Contigliano, Greccio, Belmontein Sabina, Poggio Bustone, Monte San Giovanni in Sabina, Rivodutri, Colli sul Velino, Castel Sant’Angelo, Morro Reatino, Concerviano, Labro, Montenero Sabino, Cottanello, Borgo Velino, Rocca Sinibalda, Montasola, Micigliano, Torricella in Sabina, Longone Sabino, Antrodoco, Poggio San Lorenzo, Roccantica, Casperia, Casaprota, Leonessa, Configni, Vacone, Poggio Catino, Stroncone (TR), Polino (TR), Monteleone Sabino e Salisano.
È ancora la provincia di Rieti a presentare un terremoto nelle ultime due ore, con lo sciame sismico ancora in corso presso provincie attigue, da Macerata a Ascoli Piceno fino a Perugia e L’Aquila. Mentre in Grecia l’emergenza del sisma sembra essere finita definitivamente, il centro Italia presenta ancora terremoti, anche se per fortuna di modeste intensità a magnitudo. Alle ore 12 è ancora Rieti e provincia come riporta il sito di INGV nazionale a presentare un terremoto, di grado M 2.0 Richter, con ipocentro a 9 km di profondità sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro della scossa ha raggiunto e coinvolto di comuni di Accumoli, Norcia, Arquata del Tronto, Cittareale, Cascia, Amatrice, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta Terme. Non ci sono danni particolari per fortuna da segnalare, mentre sono ancora 15 le scosse avvenute in seguito fino all’ultima di grado M 1.3 Richter presso la medesima area del cratere sismico.
Mattinata già tranquilla rispetto a quella movimentata di ieri, con un solo terremoto nelle ultime due ora da segnalare per il centro nazionale INGV: buone notizie, non ci sono danni per nessuno degli ultimi terremoti di giornata di ieri e i primi di oggi, anche se l’allerta rimane media sul centro Italia, attraversata dalle scosse di assestamento del grave sisma dello scorso 24 agosto. Alle ore 9.32, scossa sismica di grado M 2.1 nella provincia di Rieti, con coinvolte anche le province di Macerata, Ascoli Piceno e Perugia: ipocentro a 13 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato presso i comuni di Accumoli, Amatrice, Cittareale nel raggio di 10 km dal punto di epicentro originario, mentre fino ai 20 km di distanza troviamo Arquata del Tronto, Campotosto, Montereale, Acquasanta Terme, Capitignano e Norcia. Non ci sono danni, neanche per il gravissimo terremoto avvenuto nell’Oceano della Papua Nuova Guinea, grande spavento per la scossa di questa mattina (M 6.8) ma nessuna conseguenza sulla terra ferma, per fortuna.
La nottata del terremoto in Italia e nel mondo ha visto altre forti scosse sparse per il globo, con il Centro Italia sempre più protagonista assoluto del panorama sismico italiano, mentre altri episodi fuori dai nostri confini sono avvenuti oltre alle scosse in Grecia, che nelle ultime ore sembra aver placato la furia dei terremoti scoppiato ieri. Con ordine, analizziamo gli ultimi episodi del bollettino, a partire dalla scossa sismica di grado M 2.4 sulla scala Richter che ha coinvolto la provincia di L’Aquila, senza per fortuna generare particolari danni o conseguenze negative: ipocentro a 9 km di profondità e l’epicentro analizzato e studiato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Amatrice, Campotosto, Capitignano, Montereale, Cittareale, Accumoli, Crognaleto, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Borbona, Cortino, Posta, Fano Adriano. Alle ore 8.15 è invece un violentissimo terremoto avvenuto a pochi chilometri alla costa della Papua Nuova Guinea sull’Oceano Indiano ad aver fatto alzare l’allerta maremoto tsunami, al momento rimasta tale per fortuna: grado di magnitudo M 6.8 ed ipocentro a 63 km sotto il livello del mare.
Dopo la mezzanotte, i movimenti tellurici in Italia denotano la presenza di numerose scosse di bassa intensità, che hanno interessato le provincie di Rieti, Perugia ed Ascoli Piceno. Quest’ultima è stata colpita da tre sismi a distanza ravvicinata, fra le 23:54 e le 00:34, con potenza variabile da 1.6M iniziali ad 1.4M per gli ultimi due episodi. Situazione non allarmante quindi per il nostro Paese, almeno a giudicare dalla media di 1.4M di tutte le scosse. I tre fenomeni riguardano la stessa area e sono pochi i gradi di distanza fra i diversi epicentri. Nel primo caso è stata colpita Arquata del Tronto, così come nell’ultimo, mentre per il restante l’epicentro è stato individuato in un’area più vicina a Montemonaco e Montegallo. La scossa più importante risale invece alle 22:02 di ieri, dove è stata la provincia di Siracusa a tremare a causa di un sisma di 2.0M, individuato dal Centro Nazionale INGV a latitudine 37.24, longitudine 15.22, profondità 10 km. Interessati anche i Comuni di Augusta, a 2 km di distanza, Priolo Gargallo, Melilli, Solarino, Carlentini, Sortino e Floridia. La situazione all’estero è invece ancora preoccupante, a causa dei numerosi terremoti che si stanno verificando in questi giorni in Grecia. L’ultimo fenomeno è delle 21:01 di ieri, quando si è verificato un sisma di 4.4M. L’Istituto locale per il controllo dei terremoti ha individuato l’epicentro a latitudine 39.8 e longitudine 20.64, profondità 10 km.
Pomeriggio movimentato ancora per il terremoto in Italia e nel mondo: una giornata che verrà ricordata per lo sciame sismico post- forte scossa sismica in Grecia – l’ultima di grado M 3.6 Richter, senza danni anche questa volte – e anche dalla forte scossa di assestamento avvenuta a Perugia, di grado M 4.1 che ha spaventato l’intera popolazione nelle tendopoli del centro Italia. L’ultimo fenomeno sismico avvenuto nelle due ore passate ha segnato una scossa di grado M 3.3 in provincia di Macerata nelle Marche, lambendo anche i comuni in provincia di Rieti, Perugia e Ascoli Piceno: ipocentro del terremoto a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato dal centro INGV presso i comuni di Caselsantangelo sul Nera, Norcia, Preci, Visso, Ussita, Arquata del Tronto, Montegallo, Montemonaco, Bolognola, Cascia, Accumoli, Montefortino, Sellano, Cerreto di Spoleto. Non ci sono state per fortuna conseguenze negative né danni particolari nelle aree colpite dal grave sisma del 24 agosto scorso.
Dopo aver colpito il Centro Italia, il terremoto colpisce anche il Sud del nostro Paese: nella notte, ad esempio, uno sciame sismico ha interessato la regione pugliese, mentre poco fa una scossa è stata avvertita in Sicilia. Un terremoto di magnitudo ML 2.7 è avvenuto, infatti, nella zona delle Isole Eolie. La scossa è stata localizzata dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 38.65 e longitudine 15.07, ad una profondità di 10 chilometri. Epicentro del terremoto è stata Santa Marina Salina, in provincia di Messina. Nella notte, invece, ben sette scosse di terremoto, tutte di magnitudo superiore a 4.0 dopo quella di ML 5.2, sono state registrare in Grecia, dove non ci sono notizie di feriti o danni. Una delle scosse di assestamento, che ha avuto per epicentro il confine tra la Grecia e l’Albania, è stata avvertita anche in Puglia.
Nuove scosse di terremoto in Grecia dopo lo sciame sismico registrato stanotte. Stando ai dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, il terremoto avvenuto alle 14:02 è stato di magnitudo ML 3.6. La scossa è stata localizzata con le seguenti coordinate geografiche: latitudine 39.7 e longitudine 20.73, ad una profondità di 10 chilometri. Il terremoto oggi, domenica 16 ottobre 2016, ha colpito anche l’Italia e in particolare la provincia di Rieti, dove alle 13:39 è avvenuta una scossa di magnitudo ML 2.0. In questo caso le coordinate geografiche sono: latitudine 42.75 e longitudine 13.18, ad una profondità di 10 chilometri. L’epicentro del sisma è stato localizzato ad Accumoli (RI), ma la scossa è stata avvertita anche a Norcia (PG), Arquata del Tronto (AP), Cascia (PG), Cittareale (RI), Amatrice (RI), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Acquasanta Terme (AP) e Preci (PG).
Terremoto forte di grado M 4.1 a Perugia e il panico ritorna in Centro Italia: le scosse di assestamento divenute ormai consuetudine negli ultimi due mesi o quasi, ora sono di colpo risalite con forza e intensità molto alte. La paura è scattata due ore fa con la scossa presso Norcia e Accumoli di forte scala Richter, e immediatamente dopo fino all’una di pomeriggio sono state ben 12 le scosse di terremoto avvenute, con minore intensità, coinvolgendo senza danni le provincie di Ascoli Piceno, Rieti, Macerata e L’Aquila, oltre ovviamente ad altre a Perugia. I comuni coinvolti ancora vicino all’epicentro sono i medesimi o quasi del cratere sismico in atto da 2 mesi: Norcia, Cascia, Preci, Accumoli, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Arquata del Tronto, Cerreto di Spoleto, Ussita, Cittareale, Montegallo, Sellano, Monteleone di Spoleto. Nessun danno, solo molta paura tra i terremotati, mentre si attenua per fortuna la scarica sismica tra la Grecia, l’Albania e lil mare Adriatico.
Giornata di terremoto forte in tante parti del mondo, ma nelle ultime ore è tornata la paura in centro Italia con la scossa di più forte intensità in queste ultime due settimane nel cratere sismico del devastante sisma del 24 agosto scorso: alle ore 11.32 è andata in scena una scossa sismica di grado M 4.1 sulla scala Richter che per fortuna non ha provocato danni particolari o conseguenze negative presso le aree già sotto disagio. Terremoto avvenuto a Perugia ma avvertito fino a Roma che ha infatti segnalato con timore le autorità della possibile presenza di un nuovo grave terremoto, per fortuna ridimensionato negli effetti. Ipocentro a 10 km sotto il livello del terreno, epicentro invece calcolato presso i comuni di Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Castelsantangelo sul Nera, Montegallo, Amatrice, Preci e Acquasanta Terme. Prosegue intanto lo sciame sismico in Grecia, avvertito fino alla Puglia, e viene segnalato una scossa grave anche in Giappone negli ultimi minuti: il mondo questa mattina viene scosso dal terremoto, per ora per fortuna non ci sono vittime.
Dopo una notte e mattinata con molta preoccupazione per le scosse di terremoto che arrivano dalla Grecia – scossa di M 5.3 con fortissimo sciame sismico successivo avvertito anche in Puglia con relativo panico generato – le ultime due ore hanno visto tornare protagonista della scena sismica l’area del centro Italia, in particolare tra le province di Perugia e Rieti. Alle ore 9.38 è forte la scossa di assestamento, di grado M 3.0 sulla scala Richter, con ipocentro calcolato dal centro nazionale iNGV nella profondità di 9 km sotto il livello del terreno; epicentro invece situato e segnalato presso i comuni di Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto, Cascia, Cittareale, Castelsantangelo sul Nera, Amatrice, Montegallo, Preci, Acquasanta Terme. Alle ore 6.39 era invece stata la provincia di Rieti a segnalare la scossa sismica di grado M 2.1 Richter, presso i comuni medesimi del cratere sismico del precedente e grave terremoto nel 24 agosto scorso.
Altro sciame sismico che prosegue in Grecia dopo la grave scossa di terremoto della scorsa serata, ma proseguito anche in questa notte e prima mattinata: la Puglia, per vicinanza geografica, è l’area italiana con ha avvertito più distintamente la scossa e la paura per un altro grave episodio sismico dopo il Centro Italia è continuata anche questa notte. Dalle ore 2.10 fino alle 4.21 sono state ben 7 le scosse di terremoto avvenute in Grecia con gradi di magnitudo assai consistenti: M 4.6, 4.8, 4.9, 4.3, 4.7 con l’ultima invece avvenuta alle ore 5.40 di grado M 4.9 sulla scala Richter. Ipocentro dei terremoti con media di 20 km di profondità, mentre l’epicentro calcolato dalla centrale INGV sempre presso la Grecia e il confine con l’Albania. In Italia sono i comuni della Puglia presso il Salento a segnalare le scosse avvertite dalla Grecia: per fortuna non sembrano esserci particolari conseguenze né in Italia né tantomeno in Grecia, dove però l’allerta sismica rimane altissima.
Non si placa lo sciame sismico che ha colpito con la forza di un terremoto di magnitudo 5.3 gradi della scala Richter la Grecia, non lontano dal confine con l’Albania. Il sisma è stato distintamente avvertito anche in Italia, con la Puglia che ha tremato di riflesso per la violenza del terremoto in terra ellenica. In tutto il Salento, da Lecce a Bari si è avvertita la scossa che ha allertato la popolazione. Nelle ore successive della notte di oggi, la terra non ha mai smesso di tremare. Un terremoto di magnitudo 4.1 è stato registrato subito dopo e le scosse non si sono arrestate, mantenendosi spesso su una magnitudo superiore ai 3 gradi Richter (almeno altre cinque scosse fra i 2.7M della scala Richter fino ai 3.3M si sono verificate nell’Epiro), fino al terremoto di 4.1 gradi che ha colpito dopo circa un’ora ancora la medesima regione. Le scosse di terremoto hanno descritto – stando alle grafiche satellitari – un arco lungo una ideale linea coincidente con la frizione delle pacche sotterranee. Al momento non è possibile prevedere l’evoluzione della situazione a seguito di questa serie di terremoti, ma forse con una attenzione ancora maggiore, cercheremo di monitorare la situazione sismica in Italia. La giornata di ieri è stata caratterizzata da diverse scosse in provincia di Rieti. In serata, i movimenti tellurici rilevati dal Centro Nazionale INGV hanno segnalato un nuovo sisma, pari a 2.3M, avvenuto alle 22:35. Il sito colpito è Accumoli, a 3 km di distanza dall’epicentro, seguito da Arquata del Tronto, Amatrice, Cittareale e Norcia. La scossa è stata localizzata inoltre a latitudine 42.72 e longitudine 13.24, profondità 10 km. Qualche minuto più tardi, alle 22:51, la provincia di Rieti è tornata a tremare, ma questa volta con un sisma di bassa intensità, di 1.7M, individuato a latitudine 42.64 e longitudine 13.34, profondità 11 km. L’ultimo dato rilevato finora risale invece alle 00:06 di oggi, sempre in provincia di Rieti, a causa di un sisma di 1.6M avvenuto a latitudine 42.63 e longitudine 13.23, profondità 13 km. Poco prima si erano susseguite invece piccole scosse anche nella provincia di Ascoli Piceno (0.7M), Macerata (1.3M) e Perugia (1.7M).
La scossa di terremoto avvenuta in Grecia alle 22:14 non è stata l’unica a colpire l’isola ellenica. Quattro minuti più tardi del terremoto di 5.3M si è verificato un’altra scossa di importanza elevata. L’intensità è stata rilevata dall’Istituto greco per i terremoti e riportata da earthquakes.gr, pari a 4.1 della scala Richter. In questo caso l’epicentro si trova a breve distanza da quello precedente, con latitudine 39,82 e longitudine 20,58. La profondità è stata invece rilevata a 10 km. Il punto colpito si trova a 20 km da Giannina, un piccolo comune della periferia dell’Epiro. Un altro dato molto preoccupante e che sta provocando forte paura negli abitanti del luogo. Per ora i siti locali non stanno riportando alcun danno a cose o persone.
Il violento terremoto di magnitudo 5.2 sulla scala Richter che ha colpito la Grecia quando erano da poco trascorse le ore 22 di questo sabato 15 ottobre ha mandato in tilt i maggiori siti di riferimento per quanto concerne i movimenti tellurici. A pochi minuti dalla scossa, che è stata avvertita distintamente fino in Puglia, collocata ad oltre 300 km dall’epicentro individuato nel piccolo comune greco di Kalpaki, tanto l’INGV (Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia) quanto l’EMSC (Centro Sismologico Euro-Mediterraneo) sono risultati inaccessibili. Probabile che subito dopo la scossa siano stati in tanti a cercare notizie sul terremoto per provare ad individuare l’origine del terremoto, provocando di fatto un traffico eccessivo che i server interessati non sono riusciti a gestire. Probabile che nei prossimi minuti, quando speriamo si placherà l’eco del terremoto e la situazione tornerà alla normalità soprattutto in Grecia, entrambi i portali torneranno a fornire dati sul sisma a pieno ritmo.
Un forte terremoto di magnitudo 5.2 sulla scala Richter si è verificato alle ore 22:14 in Grecia ed è stato avvertito distintamente anche in Puglia. Secondo le prime testimonianze la scossa, che ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 39.77 di latitudine e 20.94 di longitudine, è stata talmente violenta da essere avvertita in particolare nella regione del Salento, con la province di Bari e Brindisi che hanno “ballato” in maniera molto intensa per alcuni interminabili secondi. Da quanto si apprende sui social la paura, memori del forte sisma del 24 agosto scorso che ha devastato il Centro Italia, ha spinto diversi cittadini ad abbandonare le proprie abitazioni e a mettersi in salvo temendo nuove scosse. Il pensiero più caloroso, in attesa di nuovi aggiornamenti, va ora alla popolazione ellenica, protagonista principale di questo violento terremoto.
Altra scossa di terremoto oggi nelle Marche. La scossa è stata registrata dalla sala sismica di Roma dell’Istituto di geofisica e vulcanologia: si è trattato di un sisma di magnitudo 2.4 sulla Scala Richter. Il terremoto è stato rilevato, secondo i dati del report, alle ore 17:22:17 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.82, longitudine 13.22 e ipocentro a una profondità di 7 km. La nuova scossa di terremoto non ha provocato danni a cose o persone dopo il sisma dello scorso 24 agosto che ha devastato varie province del Centro Italia, tra cui anche quella di Ascoli Piceno. E’ stata comunque avvertita in alcuni comuni. Queste sono le località che si trovano entro 20 km dall’epicentro: Arquata del Tronto (AP), Montegallo (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG), Montemonaco (AP), Accumoli (RI), Ussita (MC), Acquasanta Terme (AP), Preci (PG), Visso (MC), Montefortino (FM), Bolognola (MC).
Terremoto oggi anche in Umbria con varie scosse che sono state registrate dalla sala sismica di Roma dell’Istituto di geofisica e vulcanologia. Le scosse di terremoto sono state rilevate in provincia di Perugia: si tratta di varie scosse di magnitudo al di sotto di 2.0 sulla scala Richter. Unica scossa di terremoto rilevata finora al di sopra di questo livello, di magnitudo 2.1, è stata registrata alle ore 10:22:40 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.87, longitudine 13.06 e ipocentro a una profondità di 8 km. Per quanto riguarda questa scossa di terremoto ecco quali sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro: Preci (PG), Visso (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Norcia (PG), Ussita (MC), Sellano (PG), Cerreto di Spoleto (PG), Monte Cavallo (MC), Cascia (PG), Fiordimonte (MC), Bolognola (MC), Pieve Torina (MC), Vallo di Nera (PG).
Ancora una scossa di terremoto oggi è stata rilevata nelle Marche, in provincia di Ascoli Piceno. Il sisma è stato registrato alle ore 10:58:53 con una magnitudo di 2.0 sulla scala Richter, come riporta il report di monitoraggio in tempo reale dell’Istituto di geofisica e vulcanologia. La sala sismica di Roma dell’Ingv è stata registrata con queste coordinate geografiche: latitudine 42.88, longitudine 13.26 e ipocentro a una profondità di 8 km. Sono tanti i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro di questa scossa di terremoto: Montemonaco (AP), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Castelsantangelo sul Nera (MC), Ussita (MC), Bolognola (MC), Arquata del Tronto (AP), Amandola (FM), Comunanza (AP), Visso (MC), Palmiano (AP), Sarnano (MC), Roccafluvione (AP), Norcia (PG), Acquasanta Terme (AP), Acquacanina (MC), Preci (PG), Venarotta (AP), Fiastra (MC), Montefalcone Appennino (FM), Smerillo (FM).
E’ stata registrata nella notte una scossa di terremoto ancora nelle Marche. La scossa è stata rilevata dalla sala sismica dell’Istituto di geofisica e vulcanologia in provincia di Ascoli Piceno. Si è trattato di una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 sulla scala Richter. Il sisma, come si legge nel report dell’Istituto è stato rilevato alle ore 03:30:54 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.89, longitudine 13.26 e ipocentro a una profondità di 9 km. Non sono stati registrati danni a cose o persone dopo il sisma che ha colpito questa provincia, così come altre del centro Italia, lo scorso 24 agosto provocando in quell’occasione morti e distruzione. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro del terremoto registrato questa notte: Montemonaco (AP), Castelsantangelo sul Nera (MC), Montegallo (AP), Montefortino (FM), Ussita (MC), Bolognola (MC), Amandola (FM), Arquata del Tronto (AP), Visso (MC), Comunanza (AP), Sarnano (MC), Palmiano (AP), Acquacanina (MC), Norcia (PG), Preci (PG), Fiastra (MC), Roccafluvione (AP), Acquasanta Terme (AP), Venarotta (AP), Montefalcone Appennino (FM), Smerillo (FM).