Finale più emozionante non poteva esserci per il Mondiale Superbike 2012 a Magny-Cours, ma alla fine Max Biaggi e l’Aprilia possono sorrdere. A 41 anni e per appena mezzo punto il pilota romano ha conquistato il suo secondo Mondiale in Superbike (il primo fu nel 2010), sesto nella fantastica carriera del fuoriclasse romano dopo i quattro in 250. L’Aprilia ha vinto anche il titolo Costruttori completando un dominio totale, anche se soffertissimo. Biaggi era arrivato al Gran Premio di Francia con 30,5 punti di vantaggio sul britannico Tom Sykes e 38,5 su Marco Melandri. Sembrava una formalità ed invece è stata una giornata ad altissima tensione, complice anche il meteo, che dopo prove soleggiate ha regalato una gara-1 bagnata e la seconda dichiarata “wet” ma con tutti i piloti con le gomme da asciutto. Biaggi ha complicato la situazione con una banale scivolata al sesto giro della prima gara: “Non ho fatto nulla di strano, è successo all’improvviso”, ha detto Max in proposito, ma forse ha frenato troppo tardi. In quel momento era al comando Tom Sykes, e la situazione per Biaggi sarebbe potuta essere assai difficile: buon per lui che nel finale l’inglese della Kawasaki sia andato in crisi, cedendo al padrone di casa Sylvain Guintoli (per il successo della Ducati 1198 all’ultima uscita nel Mondiale) e al redivivo Marco Melandri, che merita un encomio viste le condizioni fisiche in cui ha gareggiato. La nuova situazione vedeva dunque Sykes a 14,5 punti da Biaggi e Melandri a 18,5. Per il ravennate della Bmw il sogno è finito troppo presto, con l’ennesima caduta, mentre Sykes era in fuga per la vittoria e Biaggi arrancava in posizioni che non gli avrebbero consentito di difendere il vantaggio. Stavolta l’inglese non cedeva, e il romano ha dovuto arrampicarsi fino al quinto posto per salvare il titolo per solo mezzo punto. Alla fine dunque è stato decisivo il tredicesimo posto ottenuto al Nurburgring in rimonta dopo una brutta caduta al primo giro: “Vincere a 41 anni ha un sapore ancora più speciale, era destino che me la dovessi sudare fino all’ultimo. Ho vinto quattro dei miei sei Mondiali all’ultima gara, ma questo è stato davvero speciale. Per quanto andrò avanti? Non mi pongo limiti, ma vincere alla mia età è qualcosa di speciale. Mi sento un po’ come Dino Zoff”. Biaggi pensa già al futuro: “Il 15 ottobre cominceremo i test 2013 ad Aragon, in Spagna”…
Gara-1
1. GUINTOLI (Fra-Ducati)
2. Melandri (Ita-Bmw) a 6”127
3. Sykes (Gbr-Kawasaki) a 16”595
4. Berger (Fra-Ducati) a 21”857
5. Haslam (Gbr-Bmw) a 25”149
Gara-2
1. SYKES (Gbr-Kawasaki)
2. Rea (Gbr-Honda) a 1”354
3. Guintoli (Fra-Ducati) a 2”393
4. Laverty (Irl-Aprilia) a 13”122
5. Biaggi (Ita-Aprilia) a 13”955
1. BIAGGI (Ita) 358
2. Sykes (Gbr) 357,5
3. Melandri (Ita) 328,5
4. Checa (Spa) 287,5
5. Rea (Gbr) 278,5
6. Laverty (Irl) 263,5
7. Guintoli (Fra) 213,5
8. Haslam (Gbr) 200
9. Davies (Gbr) 164,5
10. Giugliano (Ita) 143
11. Fabrizio (Ita) 137,5
12. Badovini (Ita) 133
1. APRILIA 444,5
2. Bmw 421
3. Ducati 416
4. Kawasaki 397,5
5. Honda 293,5
6. Suzuki 136,5