Si è da poco conclusa la nona edizione di Bergamo Creattiva, manifestazione dedicata al mondo delle arti manuali, dell’hobbistica e del bricolage organizzata da Ente Fiera Promoberg (con il sostegno di Credito Bergamasco Gruppo Banco Popolare, L’Eco di Bergamo, Ubi Banca Popolare di Bergamo, Camera di Commercio, Ascom e Bergamo Fiera Nuova). Bergamo Creattiva, che per quattro giorni (dal 4 al 7 ottobre) ha animato il polo fieristico di Bergamo, non può essere considerata una semplice vetrina dove esporre, vendere e comprare prodotti, manufatti e creazioni, ma anche una vera e propria rassegna culturale composta da mostre e concorsi che ogni anno attirano decine di migliaia di visitatori provenienti da tutta Italia e dall’estero. In questa nuova edizione, per la prima volta, Creattiva ha avviato un progetto in collaborazione con il Provveditorato Penitenziario Regionale per dare visibilità ai laboratori creativi e di manualità attivi nelle case circondariali. La manifestazione ha infatti deciso di destinare un ampio spazio del padiglione C alle creazioni realizzate dai detenuti nei laboratori delle carceri di Milano, Bergamo, Monza, Bollate, Brescia Verziano e Mantova. A parlarne a IlSussidiario.net è Carlo Conte, responsabile del progetto Creattiva: «Sono ormai anni che promuoviamo iniziative parallele alla Fiera che si rivolgono al sociale e alla cultura. In questa edizione, grazie anche all’opportunità creatasi con il Provveditorato Penitenziario della Regione Lombardia, abbiamo avviato una nuova iniziativa che permette di dare visibilità ai lavori svolti all’interno delle diverse strutture carcerarie lombarde, in cui stili e materiali diversi compongono creazioni di altissimo livello». Un’iniziativa, spiega Conte, che «senza dubbio aiuta a ridurre quella distanza con la realtà carceraria e che offre la possibilità a tutti i detenuti coinvolti di farsi notare e avere rapporti non solo con i visitatori, ma anche con gli stessi espositori che in più di un’occasione hanno mostrato un evidente interesse nei confronti di questi importanti laboratori». Al di là della semplice esposizione, dunque, «si crea una vera e propria opportunità per i detenuti, mentre anche le varie realtà che partecipano al progetto hanno la possibilità di fare rete, comunicare e confrontarsi all’interno di un’iniziativa quanto mai importante». Conclusa l’esperienza di Bergamo, Creattiva non si ferma: «Per la prima volta – conclude Carlo Conte – esportiamo la manifestazione in un’altra location: dal 28 ottobre, infatti, ci sposteremo a Napoli dove un progetto simile coinvolgerà il carcere minorile di Nisida, i suoi laboratori e i tanti lavori creati dai ragazzi».
Anche Francesca Valenzi, Dirigente del Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, spiega a IlSussidiario.net che l’importanza di una manifestazione come “Creattiva” «risiede innanzitutto nel poter dare visibilità di una parte del carcere che per ovvi motivi normalmente non è possibile conoscere. Il lavoro svolto dai detenuti all’interno dell’istituto penitenziario è per noi uno degli elementi più importanti di rieducazione e di intervento, quindi è quanto mai fondamentale dare un certo tipo di visibilità a questo percorso affinché possa essere conosciuto, valorizzato e incentivato». La creazione di una rete tra le strutture penitenziarie, continua Valenzi, «è un obiettivo che come Provveditorato di Milano perseguiamo già da tempo, valorizzando le esperienze migliori di ogni istituto e creando tra questi un circuito regionale che possa raccogliere e offrire opportunità a tutti i detenuti. Si tratta di un tema di estrema importanza che Creattiva ci ha permesso di attuare in maniera evidente: è stata per noi la prima volta, ma la speranza è che in futuro tali esperienze possano essere ulteriormente valorizzate e incentivate».