Un’altra bella giornata per lo sci italiano: Massimiliano Blardone dimostra di essere ritornato definitivamente tra i grandissimi di questa specialità e – dopo la magnifica vittoria in Alta Badia – arriva terzo sulla mitica “Chuenisbaergli” di Adelboden, tempio svizzero dello slalom gigante. Un primo e un terzo posto sulle due piste più difficili e tecniche del mondo celebrano la rinascita di Max. La gara è stata davvero emozionante, perchè i primi quattro sono racchiusi in soli 14/100 di secondo, quindi rimane pure qualche rimpianto per la vittoria sfumata (e sarebbe stata una doppietta eccezionale). Alla fine ha vinto l’austriaco Marcel Hirscher, ormai indiscutibilmente il fenomeno delle prove tecniche; solo lui ormai riesce a stare al top sia nelle classifiche del gigante sia in quelle dello slalom, e grazie a questo rendimento straordinario consolida il primo posto anche nella Coppa del Mondo generale. Il suo tempo globale è stato di 2’42”50, ed ha preceduto di soli 8 centesimi di secondo il connazionale Benjamin Raich: il “vecchio” Benni ritorna tra i migliori sulla pista che è l’Università del gigante, dimostrando che la classe non tramonta mai (partiva con il 18 e ha sfiorato l’impresa di Max sulla Gran Risa, dove il nostro vinse con il 19). A sua volta Raich ha preceduto di soli 2 centesimi Blardone, che ha dunque chiuso con 10/100 di ritardo da Hirscher. Quello che sta peggio è comunque Ted Ligety, che è arrivato quarto a soli 14/100 di distacco dal vincitore, e vede calare il proprio vantaggio proprio su Hirscher nella Coppa di specialità. Una gara davvero palpitante, come d’altronde è inevitabile su una pista caratterizzata da ondulazioni terribili e dal muro finale che ha scritto pagine epiche di questa disciplina. L’Italia non sorride solo per Blardone; anche il rendimento complessivo della squadra azzurra è stato molto buono, con sette italiani a punti. Il secondo è il giovane Giovanni Borsotti, che dimostra le proprie qualità con un bellissimo undicesimo posto; un pochino sotto alle attese e alle speranze, invece, Davide Simoncelli (13esimo) e Manfred Moelgg (19esimo). Infine, punti preziosi per Mattia Casse, Michael Gufler e Florian Eisath, che sono finiti nell’ordine 22esimo, 23esimo e 24esimo.
1. Hirscher (Aut) 2’42″50;
2. Raich (Aut) a 8/100;
3. Blardone (Ita) a 10/100;
4. Ligety (Usa) a 14/100;
5. Richard (Fra) a 99/100;
11. Borsotti (Ita) a 2″29;
13. Simoncelli (Ita) a 2″86;
19. Moelgg (Ita) a 3″20;
22. Casse (Ita) a 3″62;
23. Gufler (Ita) a 3″95;
24. Eisath (Ita) a 3″96.
CdM generale: 1. Hirscher (Aut) 625; 2. Svindal (Nor) 456; 3. Ligety (Usa) 453.
CdM gigante: 1. Ligety (Usa) 380; 2. Hirscher (Aut) 365; 3. Pinturault (Fra) 195.
(Mauro Mantegazza)