DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (RISULTATO FINALE 98-85)
Olimpia Milano Trento 98-85: gara-1 è della EA7 che apre dunque nel migliore dei modi la serie di finale scudetto, facendo la voce grossa contro una squadra che, come accennato, in questi playoff aveva sempre vinto in trasferta il primo episodio (contro Avellino e Venezia) e che invece questa sera è sempre stata in enorme difficoltà, travolta dal talento di Andrew Goudelock che in poco più di 20 minuti ha spaccato la partita con 16 punti (6/11 dal campo, 4/7 dall’arco) scavando parziali su parziali e rispedendo al mittente la Dolomiti Energia ogni volta che questa provava ad avvicinarsi. Per l’Aquila bene soltanto Shavon Sheilds e Joao Gomes, ma anche quest’ultimo è scomparso nel secondo tempo; Dominique Sutton ci ha messo grande intensità ma ha tirato male ed è stato limitato dai lunghi di Milano, che sono riusciti a intasare l’area e, pur non dominando la lotta a rimbalzo, hanno difeso alla grande il pitturato mostrando fisico e braccia lunghissime. Nel finale Trento ha però provato a riaprirla: fallo di Vlado Micov su tripla a segno di Shavon Shields, libero sbagliato ma rimbalzo e canestro ancora di Shields per un -9 e Joao Gomes che sbaglia il canestro del -6 con chilometri di spazio. Qui, contro un indemoniato numero 31, la vince ancora Goudelock: 8 punti di grande qualità e tutti a casa. Ora gara-2: entrambe sanno che potrebbe essere tutta un’altra partita, ma intanto la EA7 è avanti nella serie. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (70-52): 4^ QUARTO
Olimpia Milano Trento 70-52: quando manca solo un quarto per chiudere la partita il piatto sembra servito, la EA7 ha in mano gara-1 e il vantaggio nella finale scudetto. il tentativo di rimonta dell’Aquila si è spento sul talento di Andrew Goudelock e Dairis Bertans: sono i due esterni a creare il divario che manda al tappeto gli ospiti, il canestro di Keleb Tarczewski che cattura il rimbalzo offensivo (10+8 per lui) vale il +18 prima che Toto Forray abbia un sussulto d’orgoglio ed eviti che la sua squadra scivoli a -20. E’ però un dettaglio: nei due quarti centrali Milano ha segnato 55 punti, troppi per una Trento che invece non è mai riuscita a svoltare offensivamente e ha trovato davvero poco ritmo al tiro dall’arco, con il quale invece l’Olimpia ha spaccato la gara (10/21). La schiacciata di Tarczewski mette il punto esclamativo e sa tanto di game, set and match: alla Dolomiti Energia restano 10 minuti per provare a evitare la prima sconfitta in una gara-1 di questi playoff ma sarà una vera montagna da scalare. (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Olimpia Milano Trento, e sarà così per tutta la serie, verrà trasmessa in diretta tv su Rai Sport, canale che è disponibile anche in alta definizione: appuntamento perciò in chiaro per tutti, con la possibilità di assistere alla partita in diretta streaming video, visitando il sito www.raiplay.it. Dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone torneranno utili anche per l’opzione Eurosport Player, la piattaforma che dall’inizio della stagione offre le partite del campionato di basket Serie A1 in mobilità pagando una quota in abbonamento; inoltre la diretta di gara-1 di questa serie finale sarà mandata in onda anche su Eurosport 2, ma in questo caso l’appuntamento è riservato solo a chi fosse in possesso di un abbonamento al satellite.
OLIMPIA MILANO TRENTO, STREAMING VIDEO SU RAIPLAY
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (47-34): 3^ QUARTO
Olimpia Milano 47-34: siamo arrivati all’intervallo lungo, prende il largo Milano che trova finalmente i canestri di Vladimir Micov e prova a mettere in ritmo anche Mindaugas Kuzminskas, che per il momento ha tirato poco pur essendo comunque un fattore. La EA7 scappa addirittura sul +12 (39-27) con l’Aquila che non sa rispondere, ma Joao Gomes ci mette energia (a rimbalzo) e soprattutto punti dimostrando di poter tornare quello delle finali dello scorso anno; rientra in campo anche Toto Forray che è prezioso con la tripla del -7, che costringe Simone Pianigiani al timeout. Un’interruzione di partita utile, perchè al ritorno sul parquet del Mediolanum Forum Andrew Goudelock si sveglia, buca la difesa trentina e infila il canestro del +15 per una nuova fuga dopo la conclusione di Davide Pascolo; rintuzza Shavon Shields, ma l’Aquila ha concesso 47 punti in un tempo e, pur avendo segnato con continuità nel secondo periodo, ha bisogno di trovare maggiore ritmo offensivo per dare davvero fastidio a questa Olimpia, contando anche che però bisognerà partire dalla propria metà campo. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (15-12): 2^ QUARTO
Olimpia Milano Trento 15-12: senza timori o cattivi ricordi per quanto accaduto un anno fa, la EA7 parte a spron battuto e con un dominante Kaleb Tarczewski allunga fino a toccare un vantaggio di +7 (15-7) con tre minuti da giocare. Tuttavia l’Aquila resta lì: Shavon Shields e Dustin Hogue contribuiscono inizialmente a mettere punti sul tabellone, poi Joao Gomes trova un canestro dopo rimbalzo difensivo che vale il -3 e la chiusura di un parziale da 5-0 dell’Aquila. Problemi fisici per Toto Forray, partito come playmaker titolare ma uscito dopo 5 minuti (0/1 al tiro, 1 rimbalzo e 1 assist con anche una palla persa): l’italo-argentino è sembrato leggermente dolorante nel tornare in panchina, da vedere se nel prosieguo della partita riuscirà a tornare in campo per dare il suo contributo a una Trento che sta ampiamente rimanendo a contatto. Ci sarà sicuramente da divertirsi… (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA OLIMPIA MILANO TRENTO (0-0): PALLA A DUE!
Si alza la palla a due su Olimpia Milano Trento: finalmente stiamo per scoprire quale squadra riuscirà a vincere lo scudetto, anche se ci vorranno almeno quattro partite per stabilirlo visto che questa è soltanto gara-1 della serie. Intanto possiamo dire che per la Dolomiti Energia questa sarebbe il primo storico tricolore: fino a cinque anni fa anzi questa squadra era in Serie A2, poi grazie al grande lavoro della società ha saputo costruire una base solida e una squadra che si è sempre qualificata per i playoff, facendo ogni volta un passo avanti e arrivando fino a giocare la finale dello scorso anno, come già ricordato persa contro Venezia. L’Olimpia naturalmente è una grande eccellenza nel basket di casa nostra, e non certo da poche stagioni: in ogni periodo della storia Milano ha giocato un ruolo importante, vincendo innumerevoli titoli in patria e in Europa e riuscendo, con l’avvento di Giorgio Armani, a ridare lustro a una società che non riusciva più a fare risultati. Insomma: è davvero tutto apparecchiato per questa grande serie di finale, tra una quasi matricola (possiamo definirla così) e una sorta di leggenda della pallacanestro italiana e mondiale. Come andranno le cose? Lo scopriremo passo dopo passo, intanto diamo subito la parola al campo perché gara-1 di Olimpia Milano Trento sta per cominciare! (agg. di Claudio Franceschini)
L’ECCEZIONE DELL’AQUILA
Olimpia Milano Trento è sempre più vicina: è davvero incredibile confrontare il roster dell’Aquila di questa stagione con quello dello scorso anno. Di fatto, la squadra che è arrivata in finale per il secondo anno consecutivo è la stessa che aveva affrontato Venezia: il solo giocatore che ha definitivamente salutato la compagnia è Aaron Craft, trasferitosi al Monaco. Gli altri? Ci sono tutti: anche Shavon Shields, che era tornato a Francoforte per fine prestito ma era stato poi acquistato in via definitiva. E’ tornato anche Dustin Hogue: lui si era proprio trasferito al Pinar Karsiyaka, ma a dicembre – e senza aver mai messo piede in campo – aveva fatto il suo ritorno alla BLM Group Arena, prendendo il posto di Chane Behanan che nel frattempo lo aveva sostituito nel roster, e le cui prestazioni erano state davvero notevole. Se invece guardiamo al roster di Milano, sono rimasti Mantas Kalnietis (che però non è stato inserito nella lista per il campionato) e Davide Pascolo, Kaleb Tarczweski e Andrea Cinciarini oltre ad Awudu Abass. Tuttavia, è Trento a rappresentare un’eccezione: in un periodo nel quale si cambia integralmente anno dopo anno, l’Aquila è riuscita a fare l’inverso e a confermare tutto il suo roster. I risultati si sono visti: sarà sufficiente per arrivare a prendersi lo scudetto? Tra qualche giorno avremo la nostra risposta… (agg. di Claudio Franceschini)
GLI INCROCI NELLA SERIE
Nell’analizzare Olimpia Milano Trento, non si può non considerare il fatto che questa finale scudetto sia una sorta di continuo incrocio con rivincite andate a segno o fallite e tentativi di cancellare il passato. Intanto, come abbiamo già visto, la serie è quella che l’anno scorso aveva visto trionfare a sorpresa l’Aquila in semifinale, con un netto 4-1; dunque inevitabile che l’Olimpia vada a caccia di rivincita e che non abbia dimenticato quanto accaduto. Trento poi si era ritrovata di fronte la Reyer Venezia nella sua prima finale di sempre; nonostante un altro successo esterno in gara-1 la Dolomiti Energia si era dovuta arrendere ai lagunari che, più completi e coesi – e anche più esperti – avevano vinto lo scudetto in sei partite. La squadra di Maurizio Buscaglia ha già avuto modo di vendicarsi, con un incredibile 3-1 in semifinale che li ha portati al secondo viaggio in finale. A proposito: l’Aquila ci arriva appunto per la seconda stagione consecutiva. Cosa che nel 2015 e 2016 aveva fatto anche Reggio Emilia, ma la Grissin Bon era stata battuta da Sassari prima e Milano poi. Anche Trento dunque rischia: il primo anno ha perso contro Venezia, ora a sua volta trova la EA7 tra sé e il tricolore: gli ingredienti e i presupposti perché questa serie sia pepata e caratterizzata da tanti corsi e ricorsi storici ci sono davvero tutti, ma come andranno a finire le cose? (agg. di Claudio Franceschini)
I PRECEDENTI NEI PLAYOFF
Olimpia Milano Trento è una serie playoff che va in scena ormai per il terzo anno consecutivo: curiosamente, ogni volta siamo sempre un turno più in là e in questo momento la situazione è di parità. Nel 2016 infatti la Milano di Jasmin Repesa, che avrebbe poi vinto lo scudetto con il 4-2 su Reggio Emilia, aveva dominato la serie: era finita 3-0 nei quarti, Trento si era presa i playoff per il rotto della cuffia e aveva segnato rispettivamente 74, 71 e 61 punti nelle tre partite, sfiorando comunque la vittoria in gara-3. Sappiamo invece cosa è successo un anno fa: l’Aquila, quarta nella stagione regolare, aveva vinto i primi due episodi della semifinale al Mediolanum Forum portandosi su un clamoroso 2-0. La EA7, che già aveva perso in casa gara-1 contro Capo d’Orlando, pensava di poterla ribaltare e questo pensavano anche gli addetti ai lavori; infatti, in gara-3 la EA7 era andata a espugnare la BLM Group Arena. Peccato però che la Dolomiti Energia si fosse rialzata: vittoria nel quarto episodio e poi chiusura ancora ad Assago, visto che fino all’anno scorso la serie di semifinale si giocava ancora al meglio delle sette partite. Come andranno invece le cose in finale? Sarà davvero curioso scoprire in che modo le due squadre sono migliorate rispetto alla sfida dei playoff andata in scena un anno fa… (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE DELLA PARTITA
Olimpia Milano Trento verrà diretta dagli arbitri Enrico Sabetta, Saverio Lanzarini e Emanuele Aronne: alle ore 20:45 di martedì 5 giugno si gioca gara-2 della finale scudetto di basket Serie A1 2.17-2018. La formula è la stessa degli scorsi anni: la serie è al meglio delle sette partite e dunque bisogna vincerne quattro per laurearsi campioni d’Italia. La EA7 ha il vantaggio di iniziare in casa essendosi piazzata meglio in regular season (primo posto, contro il quinto dell’Aquila) e dunque al Mediolanum Forum avremo gara-1 e gara-2; poi gli altri due episodi alla BLM Group Arena e, dovesse servire, una partita casalinga a testa fino alla settima. Finalmente dunque si gioca la finale: ci arrivano la squadra favorita per eccellenza, e non solo per aver vinto la stagione regolare, e quella che rappresenta la grande sorpresa, ma che si trova qui per il secondo anno consecutivo ed è del tutto determinata a prendersi quanto perso nel 2017. Nelle intenzioni e nelle premesse dovrebbe essere una grande serie: staremo a vedere se effettivamente le cose andranno in questo modo.
RISULTATI E PRECEDENTI
L’Olimpia Milano è arrivata dove voleva essere, e lo ha anche fatto prima del previsto: record di 6-1 nei playoff e Brescia spazzata via, nonostante la squadra avesse perso gara-1 al Mediolanum Forum e sembrasse in difficoltà di fronte agli uomini di Andrea Diana. Invece l’Olimpia ha dimostrato cosa significhi avere un roster così profondo: trovando di fatto un protagonista diverso ogni sera, la squadra di Simone Pianigiani ha spazzato via anche la Leonessa e si è dunque presa la terza finale negli ultimi cinque anni. Il dato dice che quando Milano arriva in fondo vince lo scudetto; è stato così con Siena e Reggio Emilia, quando la EA7 ha fallito l’obiettivo è stata sempre fermata in semifinale o prima. Il problema è che quest’anno c’è di fronte un’avversaria che nel 2017 l’aveva dominata: Trento infatti è quel gruppo che nell’ultima stagione aveva saputo demolire le speranze dell’Olimpia con una semifinale perfetta, vinta 4-1 con tre vittorie ad Assago e un dominio pressochè totale. Quest’anno l’Aquila sembrava condannata a lottare per salvarsi; con una strepitosa rimonta invece ha guadagnato i playoff con il quinto posto nella griglia, e poi ha proseguito il suo capolavoro.
Ai quarti ha fatto fuori Avellino, una delle principali candidate allo scudetto; in semifinale ha affondato i campioni d’Italia di Venezia, superandoli in ogni singolo aspetto del gioco. Una Dolomiti Energia capace di vincere queste due serie senza il fattore campo, una Trento che ha sempre conquistato gara-1 così da girare immediatamente le sorti della sfida. La domanda che adesso si fanno in molti è: basterà contro Milano, una squadra costruita per vincere sempre e comunque? Il roster dell’Olimpia è ancora superiore per numeri e possibilità, c’è un livelli di talento incredibile e tantissime soluzioni che Pianigiani può adottare a livello di quintetti e rotazioni. Maurizio Buscaglia però ha dimostrato in più occasioni di essere un ottimo allenatore, e soprattutto la sua Aquila è praticamente la stessa che l’anno scorso ha raggiunto la finale eliminando l’avversaria di oggi. Insomma: ci sono tutte le premesse per un grande spettacolo, e non è affatto detto che alla fine a vincere il tricolore sarà la squadra che in molti considerano come la favorita.