Prosegue lo sciame sismico in provincia di Macerata nelle Marche con tre scosse nelle ultime due ore. Si parte dalle ore 19.54 quando c’è stato un sisma da 2.3 M per proseguire con una alle 20.37 da 2.0 M e una da 2.1 M alle 21.19. Tutte e tre si sono verificate più o meno nello stesso punto alle stesse coordinate: 43.02 latitudine, 13.09 longitudine. L’ipocentro invece è stato localizzato tra i cinque e i dieci chilometri al di sotto della superficie terrestre. Ecco i comuni nel raggio di venti chilometri dall’epicentro: Fiordimonte (MC); Pieve Torina (MC); Pievebovigliana (MC); Fiastra (MC); Acquacanina (MC); Muccia (MC); Monte Cavallo (MC); Ussita (MC); Visso (MC); Bolognola (MC); Serravalle di Chienti (MC); Camerino (MC); Castelsantangelo sul Nera (MC); Preci (PG); Cessapalombo (MC); Caldarola (MC); Sarnano (MC); Sefro (MC); Camporotondo di Fiastrone (MC); Serrapetrona (MC); Pioraco (MC) e Sellano (PG).
Altra scossa di terremoto nella provincia di Macerata, dove non si placa lo sciame sismico: l’ultima rilevata dalla Sala Sismica dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) delle 19:45. Il terremoto di magnitudo ML 2.7 è stato localizzato alle seguenti coordinate geografiche: latitudine 43.02, longitudine 13.1 e ad una profondità di 9 chilometri. Fiordimonte (MC), Fiastra (MC), Pievebovigliana (MC), Pieve Torina (MC), Acquacanina (MC), Muccia (MC), Monte Cavallo (MC), Ussita (MC) e Visso (MC) sono i Comuni epicentro del terremoto che è stato avvertito anche a Bolognola (MC), Camerino (MC), Serravalle di Chienti (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Cessapalombo (MC), Sarnano (MC), Preci (PG), Caldarola (MC), Camporotondo di Fiastrone (MC), Sefro (MC), Serrapetrona (MC), Belforte del Chienti (MC) e Gualdo (MC). Alle 19:18, invece, è stato registrato un terremoto di magnitudo ML 2.2. con Fiastra (MC) come epicentro.
Il terremoto a Reggio Emilia per fortuna non ha avuto particolari conseguenze negative e soprattutto non è intervenuto uno sciame sismico in seguito alla forte scossa di M 3.7 avvenuta questa mattina. Di sciame sismico invece le province di Macerata, Perugia, Rieti, Ascoli Piceno e L’Aquila sono sempre più coinvolte negli ultimi tre mesi: ultimo episodio di una certa rilevanza, alle ore 17.43 sisma di grado M 2.6, con ipocentro individuato dal centro nazionale INGV a 9 km sotto il livello del terreno. Epicentro invece dell’ennesimo caso sismico del centro Italia presso i comuni di Ussita, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Visso, Acquacanina, Fiastra, Montefortino, Montemonaco, Sarnano, Amandola, Fiordimonte, Preci, Montegallo, Pievebovigliana, Pieve Torina, Monte Cavallo, Comunanza, Gualdo, Cessapalombo, Norcia, Muccia. Nelle prossime ore ancora i vari bollettini con gli ultimi terremoti in Italia e nel mondo, con i dati in tempo reale del centro nazionale INGV.
Il terremoto in centro Italia prosegue assolutamente senza sosta: l’emergenza continua tra il cratere sismico “consueto” in Rieti, Macerata e Perugia, e l’altra parte già vicino alla provincia di Reggio Emilia e poi anche Ascoli Piceno. L’ultimo sisma, comunque non grave e senza conseguenze negative, è stato registrato alle ore 16.06 presso la provincia di Perugia: terremoto di grado M 2.5 con ipocentro a 10 km di profondità sotto il livello del terreno. L’epicentro invece è stato individuato dal centro nazionale INGV presso i comuni di Norcia, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Cascia, Visso, Arquata del Tronto, Ussita, Accumoli, Montegallo, Cerreto di Spoleto, Montemonaco, Sellano, Poggiodomo. La zona vicino a Macerata, pochi minuti più tardi alle 17.09 ha segnalato un altro sisma, questo di grado M 2.3, con epicentro invece situato presso i comuni di Bolognola, Ussita, Acquacanina, Visso, Fiastra, Montefortino, Amandola, Sarnano, Fiordimonte, Montegallp, Preci, Pievebivigliana, Comunanza, Pieve Torina, Gualdo, Monte Cavallo e Cessapalombo.
Terremoto oggi anche in provincia di Ascoli Piceno: nel primo pomeriggio è stata infatti registrata una scossa di magnitudo 3.1 sulla scala Richter dalla sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. La scossa di terremoto è stata rilevata alle ore 15:03:06 con queste coordinate geografiche: latitudine 42.75, longitudine 13.25 e ipocentro a una profondità di 11 km. Sono vari i comuni che, secondo i dati del report dell’Ingv, si trovano entro 20 km dall’epicentro del sisma. Si tratta di Arquata del Tronto AP Accumoli RI Montegallo AP Acquasanta Terme AP Amatrice RI Norcia PG Cittareale RI Montemonaco AP Castelsantangelo sul Nera MC Cascia PG. Poco prima, alle ore 14:14:51 era stato registrato anche un terremoto in provincia de L’Aquila. In questo caso il sisma è stato registato con una magnitudo inferiore, 2.4 sulla scala Richter, con coordinate geografiche (lat, lon) 42.53, 13.25 ad una profondità di 12 km. I comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro di questa scossa sono: Montereale AQ Capitignano AQ Cagnano Amiterno AQ Barete AQ Campotosto AQ Borbona RI Amatrice RI Pizzoli AQ Cittareale RI Posta RI Accumoli RI Scoppito AQ Micigliano RI Crognaleto TE Antrodoco RI.
Prosegue l’attività del terremoto in centro Italia, con un’ennesima scossa sismica avvenuta presso le province di Perugia e Rieti, mentre al momento non ci sono state conseguenze né sciame sismici successivi alla scossa di Reggio Emilia di questa prima mattina. Alle ore 13.53, la zona attorno a Perugia segnala il terremoto di grado M 2.7 sulla scala Richter, con ipocentro calcolato a circa 11 km sotto il livello del terreno dal centro nazionale INGV. L’epicentro del sisma è invece individuato presso i comuni di Preci, Visso, Ussita, Monte Cavallo, Sellano, Castelsantangelo sul Nera, Norcia Fiordimonte, Cerreto di Spoleto, Pieve Torina, Fiastra, Pievebovigliana, Acquacanina, Bolognola, Muccia, Serravalle di Chienti. Altra scossa sismica rilevata vicino a Rieti, alle 13.03 con ipocentro a 14 km di profondità, epicentro invece presso i comuni di Amatrice, Cittadelle, Accumoli, Montereale, Capitignano, Campotosto, Arquata del Tronto, Borbona, Posta, Cascia e Norcia. Magnitudo di grado M 2.6 che per fortuna non ha provocato alcun danno o conseguenza negativa nelle zone già colpite dal grave sciame sismico di questi ultimi tre mesi.
Il terremoto in centro Italia questa mattina ha visto una nuova faglia intervenire nell’ormai tristemente famoso cratere sismico: dopo la forte scossa a Reggio Emilia, il centro nazionale INGV ha segnato come tra ieri e oggi sono avvenuti terremoti anche in due nuove faglia tra L’Aquila e appunto Reggio Emilia. Intanto prosegue lo sciame sismico nella “vecchia” faglia tra Rieti, Macerata e Perugia: sisma di grado M 2.1 alle ore 11.49, con ipocentro segnalato dal centro sismico nazionale a 11 km sotto il livello del terreno. I comuni invece vicini all’epicentro sono stati individuati in Cittareale, Amatrice, Accumoli, Montereale, Capitignano, Campotosto, Borbona, Posta, Arquata del Tronto, Cascia e Cagnano Amiterno. Stesso grado di magnitudo anche per il terremoto di Ascoli Piceno alle 11.35, con epicentro presso i comuni di Montegallo, Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera, Arquata del Tronto, Montefortino, Ussita, Norcia, Bolognola, Visso, Acquasanta Terme, Amandola, Comunanza, Palmiano, Preci, Accumoli, Venarotta.
Anche in provincia di Perugia è stata registrata una doppia scossa di terremoto oggi. In base ai dati del report dell’Ingv, un sisma di magnitudo 2.5 è avvenuto alle ore 09:41:49 con coordinate geografiche (lat, lon) 42.91, 13.04 ad una profondità di 10 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro del sisma: Preci PG Visso MC Ussita MC Castelsantangelo sul Nera MC Sellano PG Monte Cavallo MC Norcia PG Cerreto di Spoleto PG Fiordimonte MC Pieve Torina MC Fiastra MC Acquacanina MC Pievebovigliana MC Bolognola MC 18 Muccia MC Serravalle di Chienti MC. Successivamente è stata rilevata anche un’altra scossa di terremoto, sempre in provincia di Perugia, alle ore 10:49:06 (UTC +01:00) ora italiana con coordinate geografiche (lat, lon) 42.81, 13.13 ad una profondità di 11 km. Si è trattato di un sisma di magnitudo inferiore, 2.2. I comuni coinvolti in questo caso, nel raggio di 20 km dall’epicentro, sono: Norcia PG Castelsantangelo sul Nera Preci PG Cascia PG Arquata del Tronto AP Visso MC Ussita MC Accumoli RI Montegallo AP Cerreto di Spoleto PG Montemonaco AP Sellano PG Poggiodomo PG.
Dopo le forti scosse di terremoto avvenute ieri, e dopo la notte che ha offerto un altro episodio sismico preoccupante in provincia di Reggio Emilia, questa prima parte della mattinata segna il ritorno dell’area attorno a L’Aquila come protagonista, assieme al cratere sismico consueto ormai tra Macerata, Rieti, Ascoli Piceno e Perugia. Il terremoto delle ore 8.51 ha segnato un ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 11 km sotto il livello del terreno, mentre l’epicentro è stato individuato presso i comuni di Montereale, Amatrice, Cittareale Capitignano, Borbona, Campotosto, Posta, Cagnano Amiterno, Accumoli, Barete e Pizzoli. In seguito, lo sciame sismico ha colpito anche le provicine di Perugia, con sisma M 2.5, L’Aquila ancora con M 2.2 e le altre località attorno a Rieti e Macerata a M 2.1 sulla scala Richter. Zero conseguenze e nessuna novità per fortuna dannosa nelle aree del centro Italia ancora devastate dal terremoto.
Un’altra scossa di terremoto oggi è stata registrata anche in provincia di Reggio Emilia. La sala sismica di Roma dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha infatti rilevato una scossa di magnitudo 3.7 sulla scala Richter alle ore 06:52:55 con coordinate geografiche (lat, lon) 44.77, 10.67 ad una profondità di 26 km. Questi sono i comuni che si trovano entro 20 km dall’epicentro del terremoto: Bagnolo in Piano RE Cadelbosco di Sopra RE Correggio RE Reggio nell’Emilia RE Novellara RE Castelnovo di Sotto RE San Martino in Rio RE Campagnola Emilia RE Rio Saliceto RE Campegine RE Poviglio RE Cavriago RE Gualtieri RE Fabbrico RE Rubiera RE Campogalliano MO Gattatico RE Carpi MO Guastalla RE Boretto RE Sant’Ilario d’Enza RE Albinea RE Pomponesco MN Brescello RE Reggiolo RE Rolo RE 19 4038 439710 Scandiano RE Sorbolo PR Montecchio Emilia RE Bibbiano RE. Successivamente è stata rilevata anche un’altra scossa di terremoto oggi in provincia de L’Aquila di magnitudo 2.7 alle ore 08:51:18 con coordinate geografiche (lat, lon) 42.58, 13.23 ad una profondità di 11 km. Questi sono i comuni entro 20 km dall’epicentro del sisma: Montereale AQ Amatrice RI Cittareale RI Capitignano AQ Borbona RI Campotosto AQ Posta RI Cagnano Amiterno AQ Accumoli RI Barete AQ Pizzoli AQ.
Rimane alta l’attenzione per le scosse di terremoto che oggi potrebbero verificarsi nella zona dello sciame sismico nelle Marche e in Centro Italia. Al momento però, dalla mezzanotte di oggi in poi si è verificata una sola scossa di 2.0 in provincia di Macerata, nelle Marche. L’ipocentro è stato rilevato ad 11 km di profondità, mentre l’epicentro a 42.87 di latitudine e 13.16 di longitudine. Colpita la vicina Castelsantangelo sul Nera, a 3 km di distanza, Ussita, Visso, Preci, Norcia, Montemonaco, Bolognola, Montegallo, Arquata del Tronto, Montefortino, Acquacanina, Fiastra, Monte Cavallo, Sellano e Fiordimonte. Tre minuti prima della nascita del nuovo giorno era stata invece la provincia di Rieti ad essere colpita da una scossa di 2.2M. L’Istituto Nazionale INGV ha individuato l’ipocentro ad 11 km di profondità, epicentro a latitudine 42.72 e longitudine 13.27. Interessata Accumoli e Arquata del Tronto, rispettivamente a 4 e 6 km di distanza dall’epicentro, seguite da Amatrice, Acquasanta Terme, Montegallo, Cittareale, Norcia, Valle Castellana e Montemonaco. Più preoccupante invece la situazione tellurica all’estero: un terremoto di 3.3M ha colpito la regione di Cipro alle 23:11, dopo un’intera giornata caratterizzata da episodi sismici. Il picco più alto è stato raggiunto alle 19:50 e pari a 3.4M.
La provincia de L’Aquila è stata ancora colpita da diversi fenomeni sismici nella serata di ieri, tutte finora di bassa intensità. Dalle ore 20.30 in poi la media si è aggirata attorno ai 2.0M. Continua ad essere in fermento anche l’attività nel sottosuolo della provincia di Ascoli Piceno, a sua volta una delle zone più colpite dallo sciame sismico di questi giorni. Anche in questo caso si parla tuttavia di valori non ritenuti eccessivamente allarmanti, con picco massimo di 2.2M rilevato alle 22:00. Si è registrata inoltre una scossa da 2.2 nella provincia di Isernia, rilevata dal Centro Nazionale INGV alle ore 23:06. L’ipocentro è stato rilevato ad 11 km di profondità, con epicentro a latitudine 41.71 e longitudine 14.24. Colpita per prima Roccasicura, ad un solo km di distanza, seguita da Carovilli, Forlì del Sannio, Miranda, Vastogirardi, Pescolanciano, Rionero Sannitico, Acquaviva d’Isernia, Sessano del Molise, San Pietro Avellana, Pesche e Chiauci entro i 12 km. L’importanza di questa scossa si evidenzia soprattutto nel numero di comuni interessati dall’episodio, pari a 45 entro il solo raggio di 20 km.
Un altro importante terremoto ha interessato la provincia di Macerata. Alle 21:10 una scossa di 2.6M è stata rilevata a 9 km di profondità. Il punto colpito ha come coordinate geografiche 42.92 di latitudine e 13.15 di longitudine. Nelle immediate vicinanze Castelsantangelo sul Nera, distante 3 km dall’epicentro, Ussita, Visso, Bolognola, Preci, nella sola area rossa, Acquacanina, Fiastra, Fiordimonte, Montemonaco, Monte Cavallo, Norcia, Montefortino, Pieve Torina, Pievebovigliana, Montegallo, Sarnano, Amandola e Sellano. Il sismografo ha rilevato inoltre un’attività sismica nella provincia di Ascoli Piceno, dove si è verificata una scossa con una magnitudo di 2.8 della Scala Richter. Il movimento tellurico è avvenuto alle 19:26 ed individuato a latitudine 42.78 e longitudin 13.2. L’ipocentro è invece stato rilevato a 10 km di profondità. L’area interessata si trova a 43 km da Teramo ed ha colpito Arquata del Tronto, Norcia, Accumoli, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Cascia, Montemonaco, Acquasanta Terme, Preci, Amatrice, Cittareale, Ussita e Visso.
Dopo il violento terremoto di magnitudo 4.4 verificatosi in provincia dell’Aquila avvertito distintamente anche a Roma e dintorni, la terra nel Centro Italia continua a tremare. Ultimo episodio di una certa entità in ordine di tempo, secondo quanto riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, quello che ha avuto luogo alle ore 18:08 in provincia di Rieti, nel Lazio, dove è stata registrata una scossa di magnitudo 2.3 sulla scala Richter, con epicentro localizzato a 2 km di distanza dal comune di Amatrice. L’origine del sisma è stata individuata nel punto di coordinate geografiche 42.63 di latitudine e 13.27 di longitudine, con ipocentro a 12 km di profondità nel sottosuolo. Tra i comuni situati nel raggio di 20 km dall’epicentro del movimento tellurico troviamo: Amatrice (RI), Accumoli (RI), Cittareale (RI), Campotosto (AQ), Montereale (AQ), Capitignano (AQ), Arquata del Tronto (AP), Borbona (RI), Posta (RI), Crognaleto (TE), Acquasanta Terme (AP), Cagnano Amiterno (AQ), Cortino (TE) e Barete (AQ).
Sul terremoto forte registrato poco fa in Abruzzo, tra L’Aquila e la vicina provincia marchigiana di Ascoli Piceno, non ci sono state per fortuna conseguenze particolari o nuovi crolli, ma la paura è tornata a regnare sul centro Italia nel consueto cratere sismico in attivo da oltre tre mesi. Dopo la prima scossa forte di grado M 4.4 tra L’Aquila e Ascoli Piceno, sono state 5 le scosse consecutive in pochissimi minuti nello sciame sismico ancora attivo in queste ore. La seconda scossa più alta è stata quella delle 17.17 di grado M 2.8 Richter, sempre con ipocentro calcolato dal centro nazionale INGV a 12 km sotto il livello del terreno. L’epicentro calcolato è situato presso i comuni di Capitignano, Montereale, Campotosto, Amatrice, Barete, Cagnano Amiterno, Pizzoli, Cittareale, Borbona, Posta, Crognaleto, Accumoli, Scoppito. Zero danni registrati, ma altre scosse avvenute anche in questi minuti tra le zone di Rieti e Perugia, con terremoti di grado inferiore a M 2.3 e M 2.1, anche queste senza conseguenze negative sul territorio.
Circa un’ora fa, alle 17.14, c’è stata una forte scossa di terremoto in provincia de L’Aquila alle coordinate: 42.53 latitudine, 13.29 longitudine. L’ipocentro invece è stato localizzato a quattordici chilometri dalla superficie terrestre. Invece i comuni invece a venti chilometri dall’epicentro sono i seguenti: Capitignano (AQ); Montereale (AQ); Campotosto (AQ); Barete (AQ); Cagnano Amiterno (AQ); Amatrice (RI); Pizzoli (AQ); Borbona (RI); Cittareale (RI); Crognaleto (TE); Posta (RI); Scoppito (AQ) e Accumoli (RI).
Altra forte scossa di terremoto, questa volta molto più potente delle precedenti settimane: secondo il centro sismologico europeo Emsc, alle ore 17.14 è avvenuto un fortissimo terremoto di grado M 4.5 scala Richter in centro Italia, per la precisione a 11 km da Ascoli Piceno. Il cratere sismico è sempre lo stesso, quello che comprende le province di Ascoli come quelle di Macerata, Perugia e Rieti. Ancora si attendono notizie da INGV che non ha registrato appieno la scossa ma nei prossimi minuti si avranno novità anche in quel senso: sisma M 4.5, ipocentro calcolato a 10 km sotto il livello del terreno, ed epicentro a circa 130 km da Roma, 52 km da L’Aquila e 11 km da Ascoli Piceno. I comuni coinvolti nella zona risultano Arquata del Tronto, Norcia, Accumoli, Montegallo, Castelsantangelo sul Nera, Cascia, Montemonaco, Amatrice, Preci, Visso, Ussita e Acquasanta Terme. Non si hanno notizia di particolari danni o crolli ulteriori, ma l’emergenza torna altissima sul centro Italia con lo sciame sismico che davvero non accenna a finire.
Un solo episodio di terremoto oggi, secondo giorno della settimana, che esce un attimo dal consueto sciame sismico in centro Italia che anche nelle ultime due ore ha comunque provocato altri sismi di intensità minore: in Sicilia, per la precisione sulla Isole Eolie, si è assistito ad un terremoto di grado M 2.9 sulla scala Richter che non ha provocato alcuna conseguenza negativa o danni particolari nelle incantevoli isole del Tirreno. Sisma avvenuto alle ore 15.14, con ipocentro a 166 Nkkm sotto il livello del mare, e con l’epicentro verificato dal centro nazionale INGV a circa 12 km da Lipari e a 15 km da Acquacalda. Restano altri terremoto avvenuti di recente, alle ore 15.34 e alle 16.02 presso invece il cratere sismico tra Macerata e Ascoli Piceno, con il grado di magnitudo fermo a 2.2 e 2.3 Richter: comuni coinvolti (ma senza danni) e vicino all’epicentro risultato Arquata del Tronto, Norcia, Accumoli, Montegallo, Cascia, Preci, Castelsantangelo sul Nera, Acquasanta, Preci, Montemonaco, Cittareale, Ussita, Visso e Amatrice.
Alto caso di terremoto in centro Italia, sempre nel medesimo cratere sismico che comprende le province di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno e Macerata. Scosse non preoccupanti ma continue che non riescono a far terminare l’allerta ed emergenza terremoti ormai da tre mesi: sisma di M 2.4 sulla scala Richter, con ipocentro individuato a 11 km sotto il livello del terreno e l’epicentro invece segnalato dal centro nazionale INGV di Roma, presso i comuni di Arquata del Tronto, Accumoli, Montegallo, Acquasanta Terme, Norcia, Montemonaco, Castelsantangelo sul Nera, Amatrice, Cittareale, Montefortino. Alle ore 13.29 è invece la provincia di Rieti a segnalare un terremoto di grado M 2.1, dunque innocuo, presso i comuni adiacenti all’epicentro, ovvero Accumoli, Amatrice, Cittareale, Montereale, Arquata del Tronto, Borbona, Capitignano, Borbona, Norcia, Posta e Cascia.
A Macerata il terremoto continua senza sosta, coinvolgendo anche le province attigue di Rieti, Perugia, Ascoli Piceno: lo sciame sismico procede per fortuna senza particolari problemi o crolli ulteriori, con l’intensità di magnitudo che però resta un’incognita dato che almeno 3-4 scosse al giorno da 3 mesi registrano un grado superiore a 3 Richter. In questa ultima ora segnaliamo tramite dati in temp reale del Centro Nazionale INGV, il terremoto di grado M 2.4 sulla scala Richter presso il Maceratese, con ipocentro calcolato a 6 km sotto il livello del terreno e con l’epicentro invece individuato presso i comuni di Monte Cavallo, Visso, Pieve Torina, Fiordimonte, Ussita, Pievebovigliana, Muccia, Fiastra, Preci, Serravalle di Chienti, Acquacanina, Castelsantangelo sul Nera, Sellano, Bolognola, Camerino e Sefro. Zero danni e conseguenze negative, ma restano ancora episodi di sciame sismico presso Rieti, Macerata e Ascoli Piceno, senza sosta in pratica.
A 4 km da Monte Cavallo, in provincia di Macerata, nelle Marche, si è verificato poco fa un nuovo terremoto di magnitudo 2.4 sulla scala Richter. La scossa, che ha avuto luogo alle ore 11:03 di questo martedì 29 novembre 2016, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.98 di latitudine e 13.04 di longitudine, con ipocentro individuato ad una profondità nel sottosuolo di 8 km. Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, i comuni situati nel raggio di 20 km dall’origine del movimento tellurico sono i seguenti: Monte Cavallo (MC), Pieve Torina (MC), Visso (MC), Fiordimonte (MC), Ussita (MC), Pievebovigliana (MC), Fiastra (MC), Muccia (MC), Preci (PG), Acquacanina (MC), Serravalle di Chienti (MC), Castelsantangelo sul Nera (MC), Sellano (PG), Bolognola (MC), Camerino (MC) e Sefro.
Altro terremoto sempre nella zona di Macerata dove da tre mesi imperterrito prosegue lo sciame sismico con intensità e frequenza ancora altissime: alle ore 10.29, sisma di grado M 3.2 sulla scala Richter, evidenziato come ipocentro a 6 km di profondità, dunque davvero superficiale e segnalato da alcuni abitanti sfollati nelle zone limitrofe ai comuni vicino all’epicentro. Secondo il centro nazionale IGNV le aree attorno alla provincia di Macerata coinvolte nel terremoto sono Fiastra, Fiordimonte, Acquacanina, Pievebovigliana, Pieve Torina, Ussita, Bolognola, Visso, Muccia, Monte Cavallo, Castelsantangelo sul Nera, Camerino, Cessapalombo, Sarnano, Serravalle di Chienti, Caldarola, Preci, Camporotondo di Fiastrone, Gualdo, Serrapetrona, San Ginesio, Belforte del Chienti, Amandola, Montefortino. Altre scosse all’interno dello sciame sismico in centro Italia hanno coinvolto le province di Rieti, Ascoli Piceno e Perugia, con gradi di magnitudo pari a 2.1, 2.7 e 2.3.
Ritorna la paura del terremoto nelle zone del Centro Italia dopo la scossa di magnitudo 3.6 sulla scala Richter verificatasi alle ore 4:35 di oggi, 29 novembre 2016. Il sisma, come riferito dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha visto il proprio epicentro nel punto di coordinate geografiche 42.76 di latitudine e 13.24 di longitudine, con ipocentro localizzato ad una profondità nel sottosuolo di 10 km. L’origine del movimento tellurico è stata individuata dunque a 5 km da Arquata del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno. Questo l’elenco dei centri abitati situati nel raggio di 20 km dall’epicentro di un sisma che è stato avvertito distintamente dalla popolazione marchigiana: Arquata del Tronto (AP), Accumoli (RI), Montegallo (AP), Norcia (PG), Acquasanta Terme (AP), Amatrice (RI), Castelsantangelo sul Nera (MC), Montemonaco (AP), Cittareale (RI) e Cascia (PG).
La scia sismica nelle Marche, in provincia di Macerata, continua anche dopo la mezzanotte, a pochi minuti dall’inizio di questo nuovo giorno. Il primo sisma è stato di 2.6M, individuato alle ore 23:01 e con ipocentro a 9 km di profondità. Il sismografo ha rilevato l’epicentro è 43.02 di latitudine e 13.06 di longitudine, interessando Fiordimonte, Pieve Torina, Pievebovigliana, Monte Cavallo, Muccia, Fiastra, Acquacanina, Visso, Ussita, Serravalle di Chienti, Camerino, Bolognola, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Sefro, Sellano, Caldarola, Cessapalombo, Pioraco e Sarnano. Altre quattro le scosse nei minuti successivi e registrati dal Centro Nazionale INGV entro l’1:00. La potenza dei fenomeni tellurici accenna ad una diminuzione, con oscillamenti che vanno dai 2.0M delle 00:37 ai 2.2M delle 00:27. La distanza fra una scossa e l’altra è ancora una volta ravvicinata, stimata in tre o cinque minuti. Il picco più alto delle scosse di bassa intensità è stato rilevato inoltre a latitudine 43.02 e longitudine 13.15, profondità 9 km. Interessate Fiastra, Acquacanina, Fiordimonte, Pievebovigliana, Bolognola, Pieve Torina e Ussita, tutti entro 9 km dall’epicentro.
Senza sosta lo sciame sismico che da due giorni sta mettendo in ginocchio la provincia di Macerata, nelle Marche. Nella sola serata di ieri sono 9 i sismi che hanno colpito la zona, tutte con intensità al di sopra di 2.2M. Due i picchi più preoccupanti, rilevati alle 23:28 ed alle 23:53. Nel primo caso si parla di un terremoto di 3.4M, individuato a latitudine 43.02 e longitudine 13.07, ipocentro a 8 km di profondità. Interessate innanzitutto Fiordimonte e Pieve Torina, entrambe a 3 km di distanza, seguite da Pievebovigliana, Monte Cavallo, Fiastra, Muccia, Acquacanina, Ussita e Visso, nella sola zona rossa. Leggermente diverse le coordinate geografiche del secondo sisma, pari a 2.7M e con ipocentro a 7 km di profondità. L’epicentro è stato invece rilevato dal Centro Nazionale INGV a latitudine 43.01 e longitudine 13.07. Colpite Fiordimonte, Pieve Torina, Monte Cavallo, Pievebovigliana, Fiastra, Muccia, Visso, Acquacanina e Ussita, entro 9 km dall’epicentro. Nella zona blu invece Serravalle di Chienti, Bolognola, Camerino, Castelsantangelo sul Nera, Preci, Sellano, Sefro, Cessapalombo, Sarnano e Caldarola.