Si avvicina il raduno della Emporio Armani Milano, in programma per il 28 agosto. Insomma, la squadra campione d’Italia in carica di basket è pronta per riaccendere i motori, e per il secondo anno consecutivo alla guida dell’Olimpia ci sarà Luca Banchi. In una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, Banchi ha subito affermato: “Non mi aspetto che questa stagione sia più facile, anche se l’approccio al mercato è stato più semplice. Sono intervenuto per correggere invece che per sottrarre: oggi abbiamo un gruppo eccellente per talento e profondità con un nucleo di sette giocatori confermati, una società e uno staff inalterato che rappresenta una grande risorsa e un grande privilegio. Ora so che qui c’è uno spazio adatto a me, quando sono arrivato non ne ero sicuro”. Eppure “Milano è uno dei posti più difficili per fare pallacanestro – prosegue Banchi –. Ti seduce, è glamour ma resta una piazza tremendamente esigente. Ma noi siamo cresciuti e più pronti”. Si parla anche dei nuovi acquisti: “Kleiza? Mi piace che abbia accettato di rimettersi in gioco dopo una stagione difficile, scegliendo Milano: la nostra ultima Eurolega ha dato alla grande credibilità internazionale. Il contratto di Langford era un picco, le nostre strade dovevano separarsi. Brooks ha un talento intrigante in attacco, mi dà gusto riuscire a farlo diventare un giocatore funzionale al successo della squadra”. Poi c’è chi è rimasto: “Mi fa piacere che Gentile abbia deciso che Milano sia la grande squadra europea di cui ha bisogno per andare in Nba. Ho vissuto con profonda amarezza il caso Hackett: è stato irresponsabile, ma siamo stati tutti d’accordo sul fatto che restasse. Per ricoprire il suo ruolo è il migliore. Non averlo in campionato complicherà il piano che idealmente lo avrebbe visto più spesso al fianco di un palleggiatore. Samuels è la nostra perla, è perfetto per il gioco europeo”.