Un nuovo terremoto di magnitudo pari a 2 gradi della Scala Richter è stato registrato poco fa in mare al largo della costa calabrese occidentale. L’epicentro del sisma, avvenuto alle ore 18.43 di oggi, è stato localizzato esattamente alle coordinate 38.4788°N, 15.66°E e a una profondità di 139,1 chilometri. Un’altra lieve scossa di magnitudo 0.9 è stata invece rilevata alle 18.47 in provincia di Arezzo, nei pressi dei comuni di Pieve Santo Stefano (Ar), Badia Tedalda (Ar) e Caprese Michelangelo (Ar). Nel mondo, invece l’USGS ha registrato un terremoto di magnitudo 4.8 a pochi chilometri da Hihifo, un distretto delle Tonga della divisione di Vava’u, e un altro di magnitudo 4.6 nell’area di Namuac, nelle Filippine.
Continua lo sciame sismico in Umbria – teatro nella giornata odierna di decine di scosse, ma si tratta di terremoti ben al di sotto della soglia di percezione, fissata a 2 mg. Tra le 17.34 e le 17.46 si sono verificati, uno in fila all’altro, tre leggerissimi moti di intensità compresa tra 0.6 e 0.9 mg. L’area geografica coinvolta, che fa capo alle coordinate di 43.4 di Latitudine e 12.4 di Longitudine, è la provincia di Perugia e per l’esattezza i comuni di Gubbio, Pietralunga e Montone.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia continua a monitorare attentamente i terremoti in Italia. L’ultimo fenomeno sismico registrato è delle ore 16.46. A esser teatro della scossa è ancora l’Umbria, in particolare la provincia di Perugia (Piedipaterno, Cerreto di Spoleto e Sant’Anatolia di Narco). L’epicentro del moto tellurico è stato individuato a 8.9 chilometri di profondità e alle coordinate geografiche di 42.7 di Latitudine e 12.8 di Longitudine. Volgendo invece lo sguardo al di là dei confini nazionali e continentali, alle ore 13.24 italiane a 121 km a Sud Est di Hihifo, nelle isole Tonga, si è propagato un sisma di magnitudo 4.8 sulla scala Richter.
Nuove lievi scosse continuano ad essere registrate in diverse aree del territorio italiano. Come fa sapere l’Ingv, ad essere interessata è ancora una volta la provincia di Perugia (Umbria), una zona già ben nota per la sue elevata attività sismica e dove nelle ultime due ore si sono verificati almeno cinque terremoti di magnitudo compresa tra 1.1 e 1.5 gradi sulla Scala Richter. I comuni più vicini all’epicentro sono quelli di Gubbio, Pietralunga, Apecchio, Montone, Scheggia e Città di Castello. Un altro sisma di magnitudo 1.6 è avvenuto alle 13.32 di oggi in provincia di Messina (Sicilia), con epicentro localizzato a pochi chilometri di distanza dai comuni di Sant’Angelo Di Brolo (Me), Piraino (Me) e Ficarra (Me). La terra ha tremato infine anche in provincia di Arezzo, in Toscana, al confine con Umbria e Marche, dove l’Ingv ha registrato un terremoto di magnitudo 1.6: in questo caso i comuni maggiormente coinvolti sono quelli di Pieve Santo Stefano (Ar), Caprese Michelangelo (Ar) e Sansepolcro (Ar).
Continua a tremare la terra in Umbria, regione italiana estremamente soggetta ai fenomeni sismici. Alle 11.52 l’istituto Nazionale di Gerofisica e di Vulcanologia ha registrato un terremoto di intensità pari a 1.5 nella provincia di Perugia (Gubbio, Scheggia e Pietralunga). L’epicentro del moto tellurico è stato individuato a 10.6 chilometri di profondità e alle coordinate 43.3 di Latitudine e 12.5 di Longitudine. Per quanto concerne invece i terremoti nel mondo, alle 10.50 italiane le Filippine sono state teatro di un sisma di magnitudo 4.7 con epicentro a 60 km a Nord-Est di Naumauc.
La valle del Belice in Sicilia è uno dei territori maggiormente soggetti ad attività sismica, basti ricordare il terribile terremoto del 1968 che fece tante vittime. Gli studiosi dell’Istituto Nazionale di geofisica e vulcanologia di Catania hanno recentemente portato a termine interessanti studi su questo territorio, al fine di comprendere il contesto tettonico e geodinamico della zona. Grazie a immagini satellitari ottenute tra il 2003 e il 2010 si sono individuate deformazioni terrene. Una di queste deformazioni è stata individuata tra Mazara e Marsala, si tratta di un sovrasfruttamento della falda acquifera. Una seconda è stata individuata nella zona tra Castelvetrano e Camobello di Mazara. Dopo successivi approfonditi studi si è capito che tra Castelvetrano e Campobello ci sono differenti velocità di deformazione, con una compressione accomodata lungo la struttura. Si tratta di strutture e forme tipiche delle faglie inverse. Insomma fratture molto nette nella composizione territoriale. Ecco allora che gli studiosi possono indicare come la lunga e articolata faglia che attraversa la valle del Belice presenta tassi di movimento alquanto accentuati, il cosiddetto crepe asismico, scorrimento in assenza di terremoti. Questo è quindi da considerarsi come la sorgente sismotettonica dei terremoti che hanno colpito la zona.
Un terremoto di magnitudo 2 è stato registrato alle prime ore di oggi, giovedì 22 maggio 2014, nei pressi delle Isole Lipari, in Sicilia. Secondo i dati riportati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), il sisma è avvenuto poco dopo le 4 del mattino con epicentro in mare ma a poca distanza (meno di 20 chilometri) dal comune di Villafranca Tirrena (Me). Un’altra scossa di magnitudo pari a 2 gradi sulla Scala Richter è stata rilevata alle 5.26 del mattino sulla costa marchigiana, tra Pesaro e Ancona: in questo caso l’epicentro è stato localizzato a meno di dieci chilometri da Senigallia, mentre tra i 10 e i 20 km di distazna sono presenti i comuni di Mondolfo (Pu), Monte Porzio (Pu), San Costanzo (Pu), Belvedere Ostrense (An), Camerata Picena (An), Castel Colonna (An), Chiaravalle (An), Falconara Marittima (An), Jesi (An), Monsano (An), Montemarciano (An), Monterado (An), Monte San Vito (An), Morro D’Alba (An), Ostra (An), Ripe (An) e San Marcello (An). Per quanto riguarda i terremoti avvenuti nel mondo, lo United States Geological Survey (USGS) ha registrato un sisma di magnitudo 4.7 a Pucallpa, città del Perù centro-orientale e capoluogo della regione di Ucayali. Un’altra scossa di magnitudo 4.9 è avvenuta a Mostaganem, città dell’Algeria nordoccidentale.
Continua a tremare, seppur lievemente, la terra in Italia. Alle 18.26 l’Ingv ha registrato un nuovo moto tellurico sul territorio italiano. Il sisma di magnitudo 1.8 sulla scala Richter si è propagato in Toscana, per la precisione in provincia di Arezzo, alle coordinate geografiche di 43.6 di Latitudine e 12.0 di Longitudine (mentre l’epicentro è stato individuato alla profondità di 10.1 chilometri). I comuni interessati sono quelli di Pieve Santo Stefano (Ar), Sansepolcro (Ar) e Caprese Michelangelo (Ar). Volgendo invece lo sguardo ai di fuori dei confini nazionali e continentali, alle 18.21 italiane l’India è stata teatro di un terremoto di magnitudo 6.0 con epicentro (individuato a 40 km di profondità) a 275 km a Sud Est di Paradip Garh.
L’Istituto Nazionale di Geofisica e di Vulcanologia continua a monitorare costantemente i fenomeni sismici sul territorio italiano. Alle 14.56 le sonde dell’Ingv hanno registrato un terremoto di magnitudo 1.6 in Calabria, alle coordinate geografiche di 39.0 di Latitudine e 16.0 di Longitudine. Entro i 20 chilometri dall’epicentro, individuato alla profondità di 18.4 km, troviamo i comuni di Serra D’Aiello (Cosenza), Nocera Terinese e Falerna (Catanzaro). In precedenza, alle 14.26 è il Lazio a esser teatro di un moto di magnitudo 1.4 con epicentro a 10.3 km di profondità e alle coordinate di 42.6 di Latitudine e 13.2 di Longitudine; Amatrice, Accumoli e Cittareale, in provincia di Rieti, sono i comuni interessati. Per quanto riguarda invece i terremoti nel mondo, alle 12.06 italiane, in Messico, a 16 km a Nord Est di Palomares, si è verificata una scossa di magnitudo 5.6 sulla scala Richter.
Nuovi terremoti di lieve intensità sono stati registrati in diverse aree del territorio italiano. Come riportato dall’Ingv, almeno cinque scosse di magnitudo compresa tra 0.6 e 1.2 gradi sulla Scala Richter si sono verificate nelle ultime ore in provincia di Perugia (Umbria), una zona già ben nota per la sua elevata attività sismica. I comuni maggiormente interessati sono nuovamente quelli di Gubbio, Pietralunga, Apecchio, Montone, Scheggia e Costacciaro. Altri due terremoti sono stati rilevati in Calabria, entrambi in provincia di Cosenza: il primo, di magnitudo 1.2, è avvenuto alle 11.32 tra i comuni di Rose (Cs), San Pietro In Guarano (Cs) e Luzzi (Cs), mentre il secondo è stato di magnitudo 1.7 e si è verificato alle 11.47 a poca distanza da Civita (Cs), Frascineto (Cs) e Cassano Allo Ionio (Cs).
Tre terremoti sono stati registrati questa notte in diverse aree della provincia di Perugia, in Umbria. La prima scossa, secondo i dati raccolti dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è stata di magnitudo pari a 2 gradi sulla Scala Richter ed è avvenuta pochi minuti dopo la mezzanotte. L’epicentro è stato localizzato nell’area della Val Nerina, a pochi chilometri di distanza dai comuni di Castelsantangelo Sul Nera (Mc), Ussita (Mc), Visso (Mc), Norcia (Pg) e Preci (Pg). Il secondo terremoto, di magnitudo 2.1, è stato rilevato dieci minuti prima dell’una del mattino nel distretto sismico del bacino di Gubbio, stavolta nei pressi di comuni di Gubbio, Cantiano, Costacciaro, Montone, Pietralunga, Scheggia e Umbertide. La terza scossa si è infine verificata all’1.15 di oggi nella zona del Metauro con una magnitudo pari a 2.4 gradi: in questo caso l’epicentro è stato individuato a meno di 10 km di distanza da Pietralunga. Per quanto riguarda gli eventi sismici avvenuti nel mondo, l’USGS ha registrato un terremoto di magnitudo 5.1 nei pressi dell’Isola di Bristol, situata a 8 km dall’isola di Montagu e dalle isole Thule meridionali nelle Isole Sandwich australi. Un altro terremoto di magnitudo 4.5 è stato rilevato a poca distanza da Tugu Hilir, in Indonesia.