«Chi siamo?»: questo, l’interrogativo che ha riecheggiato nella sala consiliare del XII municipio di Roma. Presenti Magdi Cristiano Allam, il Presidente del Municipio Pasquale Calzetta, il Presidente alla Commissione Cultura Pietrangelo Massaro, e molti fra cittadini e consiglieri circoscrizionali, fotografi e giornalisti.
“Europa Libera Cristiana” è il titolo dell’ultima fatica dell’eurodeputato Magdi Allam, presentata ieri a Roma. Un volume con il quale l’autore, raccontando l’inizio della sua nuova vita e i motivi che lo hanno fatto approdare alla politica, si propone di «risvegliare le coscienze di un’Italia e di un’Europa in declino, debole, senza fiducia in sé stessa.»
L’incontro si inserisce nella cornice si una serie di eventi promossi dal municipio, che ha invitato parlamentari, giornalisti, sacerdoti e membri della società civile di raccontare i loro libri e spiegarne i contenuti. «Un’iniziativa per tutti, un dialogo diretto tra istituzioni e cittadini che rompe le barriere della burocrazia e favorisce l’approccio alla cultura e all’informazione.»
La notte del 22 marzo del 2008, giorno di Pasqua, Allam è stato battezzato da Papa Benedetto XVI. Un evento simbolico, che egli stesso definisce come «uno spartiacque» tra passato e futuro. Nello stesso anno Magdi Allam ha iniziato a svolgere anche attività politica e ha fondato un movimento, “Io amo l’Italia”. La politica è, per Allam, «la realizzazione per mezzo dell’azione delle sue idee manifestate in trentacinque anni di attività giornalistica: ciò che diciamo deve corrispondere a ciò che pensiamo, e tutto deve tradursi in quello che facciamo». Il pilastro su cui si innalza l’intero impianto concettuale descritto nelle 173 pagine del libro è la necessaria scissione tra i valori positivi di verità, libertà, fede, ragione, valori, regole e quelli negativi quali relativismo, buonismo, materialismo, razzismo.
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«Se continueremo a negare i nostri valori fondanti, la nostra vera identità, i nostri principi strettamente connessi ai nostri scopi – ha sostenuto Allam – contribuiremo a rendere la nostra Europa una terra di conquista, preda dell’islamicamente corretto. L’Europa è cristiana, l’Italia è cristiana, la nostra identità è cristiana: un’Europa che ponga al centro dei suoi interessi e della sua attività la persona in quanto tale, il singolo tra i singoli con pari dignità e pari libertà derivanti da diritti e doveri vincolanti per tutti, deve il suo patrimonio culturale alla cristianità, ai testimoni autentici di questa religione che hanno saputo insegnare quella che Goethe considera la lingua comunue dell’Europa». Conoscersi per essere; essere per agire. Agire in nome della libertà e della verità: fedelmente a un famosissimo passo del Vangelo di Giovanni, Allam ha ricordato che «non vi è un’idea di libertà che non si fondi su principi di verità, e che al tempo stesso è impossibile pervenire alla verità se non si è spiriti liberi, scevri da ogni filtro ideologico.
Riappropriarsi dei propri diritti, del diritto alla vita, del diritto all’identità culturale e storica; possedere fondamenta solide, comuni, condivise, stabili e durature; fare in modo che non sia il materialismo ad assoggettare gli individui, ma questi a disporre della materia. Esistono valori che appartengono agli uomini ovunque e sempre nel tempo e nello spazio, ma a volte gli uomini sono obnubilati e non riescono a guardare oltre: l’autodeterminazione dei popoli è la chiave di svolta». Un processo lento, interiore, che il libro di Allam si augura di innescare, fungendo da strumento per una piccola rivoluzione culturale.
(Martina Bernardini)