Non è riuscita l’impresa a Cantù nell’ultimo Quarto, del resto lo avevamo detto che la partita era stata ben incanalata dagli uomini di Attilio Caja che hanno gestito bene il vantaggio maturato nel terzo periodo riuscendo a contenere il tentativo fatto da Cantù all’inizio dell’ultima frazione di tornare in partita. Nonostante l’ottima prova di Quaglia e degli italiani, a Cantù è mancata qualità nei giochi e nelle scelte di tiro, è mancato all’appello un certo Johnson. Per Varese invece è stata la serata perfetta, è riuscita a sbagliare meno di Cantù, a contenerne i ritorni e a mantenere il ritmo della gara a suo favore. Ma Varese ha avuto dagli stranieri quello che è mancato ai padroni di casa: maiuscole le prove di Eyenga 25 punti e Maynor 24. Non era una partita da dentro o fuori però per chi ha vinto, Varese, vuol dire mettere più di un piede in Serie A, e allontanarsi con decisione dalle zone pericolose della classifica. Per Cantù ci sarà tempo di rifarsi. E Recalcati la saprà condurre in porti più sicuri.
Un inizio di secondo tempo che parte col turbo per Varese che si porta sul più 12 grazie alle prove dei soliti Eyenga e Maynor. Ma Recalcati non è l’ultimo arrivato e fa una mossa che nessun altro si sarebbe permesso. Toglie dal campo le sue stelle americane e mette in campo due italiani, Quaglia e Perillo che portano Cantù sul meno 5. A questo punto Caja capisce che deve dare una registrata ai propri uomini, chiama time out e ritorna a un vantaggio di 12 lunghezze chiudendo così il terzo quarto. Cantù deve recuperare Johnson autore di soli 2 punti nell’ultimo periodo. Lui è Quarto Quarto e vedremo se farà vedere quel che vale come spesso è capitato in questo campionato nelle ultime frazioni di gioco. Serve un’impresa ai padroni di casa per ribaltare una partita che ormai si è messa su di uno spartito ben definito.
Un primo tempo equilibrato in questo attesissimo derby tra Cantù e Varese che per via dei lavoro allo storico Pianella si gioca a Desio. Partita punto a punto dicevamo che vede la prima parte della gara con Varese in vantaggio di un canestro 46 a 44. Da segnalare sul fronte degli ospiti varesini le prove maiuscole di Eyenga 14 punti e Maynor anche lui 14 punti. Per Cantù sugli scudi Dowdell 13 punti e Johnson 12 col 100% dal tiro da 3 punti. Per ora grande prova degli attacchi delle due formazioni, mentre ha lasciato a desiderare la fase difensiva. Vedremo ora come Cantù e Varese rientreranno dagli spogliatoi, di sicuro il meglio di questa appassionante sfida deve ancora venir fuori.
E’ arrivato il momento della palla a due di Varese-Cantù: al PalaDesio si gioca una partita che non significa soltanto prestigio e sicurezza in chiave salvezza, ma anche la possibilità, remota ma pur sempre concreta, di rimanere in corsa per un posto nei playoff. Entrambe le squadre infatti hanno un record di 10-14 e l’ottavo posto, occupato da Brindisi, dista due partite; ne mancano sei per chiudere la regular season, dunque possiamo dire che forse solo la squadra che vincerà il derby riuscirà a rimanere agganciata al treno della post season. Nel dettaglio, al momento Cantù è avanti su Varese grazie al +10 ottenuto all’andata, ma questo non avrebbe più importanza se la Openjobmetis chiudesse con almeno una vittoria in più; Varese è 1-1 con Brescia (altra squadra a 10-14) e il vantaggio nella differenza canestri; il problema al momento rimane quello delle altre due squadre che ci sono tra le due lombarde e la zona playoff. Ovvero: Pistoia, contro cui la Openjobmetis è sotto (per differenza canestri) e così anche Cantù che però deve giocare il ritorno al PalaDesio. Poi Torino: Varese ci ha perso al PalA2A (-7) e deve andare al PalaRuffini, la Mia-Red October è già 0-2 e dunque ha tre partite di ritardo dalla Fiat. Resta Brindisi, con cui Cantù è sotto per differenza canestri e così Varese: dunque le gare da recuperare sono di fatto tre, significherebbe che in caso di 5-1 (volendo dare credito anche a chi perderà questa sera) Mia e Openjobmetis dovrebbero sperare che Brindisi e Torino non vincano più di una partita delle sei rimaste senza considerare Pistoia (e Brescia). Francamente molto, molto complicato. (agg. di Claudio Franceschini)
Cantù e Varese hanno dominato il basket italiano negli anni Sessanta e Settanta, ma curiosamente nell’albo d’oro non si trovano finali scudetto tra queste due squadre. Il motivo può essere individuato anche nel fatto che in passato i playoff non esistevano, sono stati introdotti nel 1976-1977 e proprio Varese fu la squadra ad aggiudicarsi lo scudetto, battendo le due squadre di Bologna (Fortitudo e Virtus) in serie che prevedevano due vittorie per aggiudicarsi lo scontro. Da quando esistono i playoff, dunque, Cantù e Varese non hanno mai disputato una finale; ci siamo avvicinati a una cosa simile nella stagione 1974-1975, anno in cui la Cantù sponsorizzata Forst vinse il suo secondo titolo nazionale. Allora nella regular season c’erano 14 squadre; la Ignis Varese e Cantù la vinsero a braccetto, con 22 vittorie e 4 sconfitte. Niente playoff, ma una poule scudetto che comprendeva le prime sei squadre di Serie A1 e le prime due di A2, secondo una formula che poi sarebbe stata ripristinata negli anni Novanta con la prima di A2 ammessa nella griglia dei playoff. A spuntarla fu Cantù con 12 vittorie e 2 sconfitte, davanti alla stessa Varese (11-3) e all’Olimpia Milano che chiuse con 8-6 insieme alla Sinudyne Bologna (cioè la Virtus). Sinudyne che sarebbe stata avversaria storica nelle finali playoff che Varese avrebbe giocato in seguito. (agg. di Claudio Franceschini)
Cantù-Varese è naturalmente l’occasione per una grande sfida da ex: parliamo naturalmente di Carlo Recalcati, l’allenatore milanese che dopo 27 anni è tornato in Brianza dove aveva lasciato nel 1990, dopo sei anni da allenatore ma soprattutto una piazza nella quale per 17 anni era stato giocatore (anche capitano) vincendo nove titoli e per tre volte gli Oscar del basket. L’unica squadra in cui abbia giocato, con la sola eccezione di Parma (in Serie B) dove è andato a chiudere la carriera; nel 1997 Varese, che stava costruendo una squadra importante, lo aveva chiamato prelevandolo da Bergamo. Il primo anno aveva sfiorato l’impresa, vincendo gara-3 sul campo della Virtus Bologna ma poi perdendo in casa gara-4 della semifinale; quello seguente aveva ottenuto il capolavoro, riportando a Varese lo scudetto che mancava da 21 anni e vincendo con un basket spumeggiante fatto di corsa e della fantasia di Pozzecco e Meneghin mai così incisivi e decisivi. Dopo altri due titoli a Bologna (sponda Fortitudo) e Siena il ritorno in biancorosso: due anni, al primo aveva riportato la squadra ai playoff che non arrivavano da quattro stagioni. Oggi Recalcati è avversario di Varese ed è tornato in quella che giustamente chiama la “sua” Cantù, ma c’è da giurare che anche i tifosi della Openjobmetis avranno solo applausi per lui. (agg. di Claudio Franceschini)
Sarà diretta dalla terna arbitrale Sabetta-Lo Guzzo-Bartoli; alle ore 20:45 di domenica 2 aprile il PalaDesio apre le sue porte allo storico derby, che vale per la venticinquesima giornata del campionato di basket Lega A 2016-2017. Fino a poche settimane fa questa partita sarebbe stata una sfida intensa per la salvezza tra due grandi delusioni del campionato; che Cantù e Varese non abbiano rispettato le attese della vigilia è indubbio, ma oggi entrambe possono forse dire di essere al sicuro da brutte sorprese.
L’avvento di Carlo Recalcati ha sicuramente trasformato la formazione brianzola, ottenendo fin dal suo arrivo una scossa positiva sulla squadra, mentre per Attilio Caja, subentrato a Moretti, c’è voluto più tempo per imprimere il suo “marchio” a Varese, ma ora si trova in mano un gruppo che lo segue con grande voglia e che ha infilato 5 successi consecutivi.
Una serie che ha lasciato quelle ultime posizioni dalle quali non sembrava potersi staccare, potendo pensare anche, matematicamente, all’obiettivo playoff, anche se il tecnico varesino saggiamente continua a parlare di salvezza, senza mettere troppa pressione ai suoi uomini.
In effetti la stagione varesina era iniziata avendo come obiettivo proprio la partecipazione ai playoff, ma poi era svoltata in tutt’altro senso ed ora la rinascita ha portato grande tranquillità. Una svolta positiva che è dovuta in gran parte alla difesa, salita di tono nelle ultime gare, ed alla maggiore continuità nell’eseguire gli schemi offensivi. Anche per Cantù, la battuta d’arresto dell’ultimo turno, contro una Torino incerottata e forse per questo ancora più combattiva, non deve far dimenticare la svolta positiva delle ultime giornate, con l’ex coach della nazionale che ha puntato su difesa ed esecuzione per riportare i brianzoli alle posizioni che gli competono.
Sarà quindi una gara con grandi emozioni, e come sempre, vista la grande rivalità tra le società e le due tifoserie, con un bell’ambiente intorno al parquet. Le due formazioni affrontano questa gara partendo da una parità assoluta come punti in classifica, 20, ma con il vantaggio, per i canturini, di avere vinto la gara di andata, giocata a Masnago, e chiusa sull’82-92 dopo aver sempre condotto durante i 40 minuti, anche con 20 punti all’intervallo, subendo la grande reazione di orgoglio dei varesini nel terzo quarto, ma poi riportando il vantaggio alla doppia cifra nel corso della quarta frazione, con migliori marcatori il play Waters, poi passato in Eurolega all’Olympiacos al rientro di Dowdell, e Johnson, e doppia cifra anche per Darden e Pilepic.
Per la OpenjobMetis, miglior realizzatore Maynor, a quota 32, e doppia cifra anche per Anosike e Avramovic. Proprio Dowdell ha fatto preoccupare la dirigenza canturina per l’infortunio ad una spalla, ma gli esami medici effettuati hanno evidenziato che si tratta solo di una contrattura e quindi il periodo di riposo per il play sarà breve.
La notizia dell’infortunio aveva fatto tornare di attualità la possibilità di un nuovo inserimento nel roster canturino, che però è stato smentito, ed in questa occasione potrebbe essere inserito nei 12 in panchina Slokar, sinora utilizzato solo in allenamento. Nell’ultima di campionato la formazione brianzola ha fatto le spese, al PalaRuffini, della grande voglia di riscatto della Fiat, che ha messo in mostra un grande Poeta, ed ha presentato il nuovo centro, l’esperto Hollins.
Dopo aver chiuso sotto il primo quarto sul 25-11 con grandi difficoltà ad attaccare l’area avversaria e con Dowdell “spento” dalla difesa del giovane Okeke, la Mia Cantù cerca di reagire, ma Torino non molla e dopo aver raggiunto anche il + 20, chiude a + 16 all’intervallo, vantaggio che si ripete anche alla fine del terzo quarto.
Ad inizio ultima frazione sussulto dei brianzoli con Pilepic che insacca due triple consecutive, ma Torino reagisce e nel finale gioca con il cronometro, permettendo un piccolo rientro ma senza mai avere problemi. Per coach Recalcati doppia cifra da parte di Acker, Pilepic e Darden, mentre restano sotto il loro standard sia Johnson che Dowdell e Cournooh.
Varese ha conquistato due punti importanti al termine di una battaglia intensissima contro Capo d’Orlando, fermando la striscia vincente dei siciliani e prolungando la propria, trovando una buona distribuzione di punti tra i suoi giocatori, e nel momento decisivo una prestazione importante da parte del suo veterano, Bulleri, con 9 punti e diversi assist. Ottima anche la difesa che ha costretto la Betaland a molte palle perse, 18. Doppia cifra in casa varesina per Johnson, Kangur, Ferrero e Anosike.
Al PalaDesio la formazione di casa cambia uno degli interpreti del quintetto base, inserendo Acker a fianco di Cournooh, Pilepic, Calathes, e Johnson, mentre per coach Caja va sul parquet il quintetto collaudato degli ultimi turni, composto da Maynor, Johnson, Eyenga, Ferrero e Anosike.
Cantù Varese sarà trasmessa in diretta tv su Rai Sport, dunque tutti potranno godere della visione della partita visitando il canale 57 del telecomando; naturalmente sarà disponibile, senza costi, anche la diretta streaming video per la partita del PalaDesio, visitando il sito www.raiplay.it. Per le informazioni utili sul campionato di Lega A potete invece consultare il portale ufficiale www.legabasket.it.