Dovrebbe, se tutto va bene, arrivare finalmente oggi il decreto di sblocco dei crediti vantati dalle aziende nei confronti delle pubbliche amministrazioni. Un piccolo intoppo, ad esser scaramantici, non lascia presagire alcunché di particolarmente benefico. Il Consiglio dei ministri che dovrà emanare il provvedimento è, infatti, slittato di 9 ore. Si sarebbe dovuto tenere alle 10 ma ci sarà solamente alle 19. In esso saranno sbloccati circa 40 miliardi di crediti su un totale di 91. Nel frattempo, tuttavia, giunge un lieta notizia. Il viceministro del Lavoro, Michel Martone, ha smentito un’infausta ipotesi circolata nei giorni scorsi. Pareva che per evitare di sforare dai parametri europei richiesti rispetto al rapporto deficit/ pil, sarebbe stato necessario anticipare l’aumento dell’addizionale Irpef regionale previsto per il 2015 al 2013. Questo non accadrà. «Stando alle risoluzioni approvate ieri in Parlamento, l’aumento delle imposte per i cittadini non risulta agli atti anche perché c’è stata una presa di posizione molto forte di tutti i partiti», ha dichiarato, ad Agorà, Martone.