Arrivano le telecamere di videosorveglianza all’Università Statale di Milano. L’obiettivo è quello di sorvegliare “spazi interni non pubblici”. Lo comunica l’amministrazione dell’ateneo, dopo un incontro con le rappresentanze sindacali del personale non docente. Ne parla “La Repubblica”. L’occhio elettronico sarà installato negli spazi che non sono adibiti direttamente alla fruizione degli studenti. Si tratta degli uffici del rettorato, i laboratori e i depositi. Lo scopo è quello di tutelare la sicurezza. La misura è stata adottata dopo gli episodi che hanno visto coinvolto l’ateneo, come quello del pestaggio di un giovane, gli scontri tra gli studenti del collettivo ex-Cuem e polizia dentro via Festa del Perdono e il blitz animalista per portare via le cavie dai laboratori in via Vanvitelli. In più non è ancora valida un’altra misura prevista dal rettore Luca Vago lo scorso anno, ovvero quella dell’installazione dei tornelli per regolare gli accessi. Su questo punto da settimane è in corso una protesta degli studenti del Cut collettivo universitario The Take, in via Festa del Perdono, convinti che verrà invece adottata. Per questo, per martedì 21 ottobre, hanno organizzato un’assemblea aperta alle 16 nell’atrio dell’aula magna. (Serena Marotta)