DIRETTA ITALIA CROAZIA (RISULTATO FINALE 72-78)
Italia Croazia 72-78: al PalaRubini di Trieste la nostra nazionale perde la prima di due partite di questa estate per le qualificazioni Mondiali 2019. Siamo già certi del pass per il prossimo girone, ma il ko potrebbe complicare le cose nel turno successivo, quando ci porteremo i risultati ottenuti in questo gruppo D; purtroppo la Croazia si è dimostrata decisamente più competitiva rispetto a quella che avevamo affrontato a novembre, quando era priva degli NBA e dei suoi giocatori di punta. Questa sera la differenza l’hanno fatta Bojan Bogdanovic, a tratti immarcabile, e le varie piccole cose di Dario Saric e Ivica Zubac; privi di una risposta alle sfuriate del giocatore degli Indiana Pacers (che ha tirato male dall’arco ma ha comunque dominato), l’Italia ha anche tenuto in panchina Pietro Aradori per parte del quarto periodo (problemi di falli) e offensivamente ha provato a cavalcare il talento di Awudu Abass e la grinta di Christian Burns. La lotta a rimbalzo tutto sommato si è risolta in parità, ma nel finale la Croazia ha potuto giocare con il cronometro facendo girare palla; l’energia di Abass ha portato alla schiacciata del -6 (70-76) che improvvisamente ci ha fatti rientrare in partita, costringendo al timeout Drazen Anzulovic che pensava già di aver vinto. Tripla sbagliata da Dario Saric ma palla persa da Ariel Fillou, tempo che scorreva e Croazia con palla in mano a 1’18’’ dalla sirena; l’Italia ha scelto il pressing a tutto campo senza però voler spendere il fallo e aspettando di far passare più tempo, tattica che ha pagato e ha portato a un altro tiro forzato dei nostri avversari. Rimessa in zona d’attacco a 47’’ secondi: a quel punto dentro Aradori per Burns, palla a Luca Vitali che però ha sbagliato la tripla del potenziale -3. Clamoroso 0/2 di Bogdanovic dalla lunetta fino a quel momento era 15/15) e speranze ancora vive; attacco immediato di Abass e tripla sbaglia dall’angolo, ma canestro con fallo di Brian Sacchetti a darci il -3. Errore però al libero, e fallo immediato: lunetta per Ivica Zubac, 2/2 per il centro dei Los Angeles Lakers e partita sostanzialmente in ghiaccio grazie alla difesa balcanica. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA ITALIA CROAZIA (52-65): 4^ QUARTO
Italia Croazia 52-65: la nazionale balcanica allunga, si vede la differenza con gli NBA in campo rispetto alla partita di andata che avevamo dominato in casa loro. Bojan Bogdanovic diventa dominante e carica di falli i nostri giocatori, il problema immediato diventa Pietro Aradori che commette il terzo. La nostras nazionale perde un po’ di fluidità in attacco, all’inizio del terzo periodo sporca le sue percentuali e questo permette ai balcanici di prendere fiducia e giocare con il cronometro. L’idea di coach Drazen Anzulovic è quella di mandare Bogdanovic in cabina di regia, tenendo Stipcevic a dare fastidio dall’arco; con due liberi del giocatore degli Indiana Pacers la Croazia vola sul +10 e obbliga Meo Sacchetti al timeout. Le cose però non cambiano: i nostri avversari giocano fluidi e arrivano anche al +15 (50-65), il finale di quarto è di marca Christian Burns che riduce le distanze ma sbaglia la tripla sulla sirena. L’ultimo quarto sarà vissuto nel tentativo di rimonta: riusciremo a riprendere la partita? (agg. di Claudio Franceschini)
STREAMING VIDEO E DIRETTA TV: COME VEDERE LA PARTITA
Italia Croazia sarà trasmessa in diretta tv sul satellite, come tutte le partite della nostra nazionale di basket: per tutti gli appassionati l’appuntamento è su Sky Sport 2 (202) con la possibilità di seguire la sfida di Trieste in diretta streaming video qualora ci sia assenza di un televisore, grazie all’applicazione Sky Go che si può attivare, senza costi aggiuntivi, su dispositivi mobili come PC, tablet e smartphone.
DIRETTA ITALIA CROAZIA (39-41): 3^ QUARTO
Italia Croazia 39-41: intervallo lungo al PalaRubini e partita che rimane molto interessante ed equilibrata. La Croazia prova a scappare nel secondo periodo: Bojan Bogdanovic e Ivica Zubac lanciano la nazionale balcanica che si prende anche 5 punti di vantaggio. L’Italia però è viva, o meglio lo è Pietro Aradori: è sempre lui a produrre gli sforzi offensivi maggiori, in breve tempo raggiunge la doppia cifra con il 100% dall’area e ispira i compagni, che lo seguono e riescono a tenere la nostra nazionale in linea di galleggiamento. Fa particolarmente bene la nostra panchina: naturalmente c’è Aradori che è il sesto uomo questa sera, ma anche gli altri danno il loro contributo e Brian Sacchetti è autore di una prova solida, come dimostra il plus/minus che lo premia. Paul Biligha pareggia da sotto con l’assist di Luca Vitali, poi dalla lunetta Bogdanovic riporta avanti la Croazia e Aradori commette fallo in attacco su Tomislav Zubcic, Rok Stipcevic però sbaglia la tripla sull’ultimo possesso. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA ITALIA CROAZIA (24-21): 2^ QUARTO
Italia Croazia 24-21: non parte bene la nostra nazionale a Trieste, la differenza di motivazioni si fa sentire e la nazionale balcanica cavalca gli NBA finalmente ritrovati. Bojan Bogdanovic, Dario Saric e Ivica Zubac alzano la voce in avvio, poi si fa veder anche Rok Stipcevic; Meo Sacchetti cavalca subito la panchina con Pietro Aradori, Brian Sacchetti e Luca Vitali che portano punti. Si arriva così a una situazione di parità a quota 17, e si procede in equilibrio; gli azzurri vanno anche in vantaggio con Aradori e allungano anche sul +5, prima che Luka Babic accorci le distanze e arrivi una palla rubata di Bogdanovic a impedirci l’ultimo tiro. Ci sono 9 punti e 4 rimbalzi di Aradori che ha +6 di plus/minus, per la Croazia 5 punti di Filip Kruslin; adesso spazio al secondo quarto. (agg. di Claudio Franceschini)
DIRETTA ITALIA CROAZIA (0-0): PALLA A DUE!
Finalmente eccoci alla palla a due di Italia Croazia: abbiamo parlato in precedenza dello scarto medio che la nostra nazionale ha ottenuto nelle quattro partite di questo girone, adesso è arrivato il momento di vedere qualche statistica. Il miglior realizzatore è Amedeo Della Valle: per lui ci sono 23,0 punti di media e nelle qualificazioni dell’Europa è secondo assoluto alle spalle dell’islandese Martin Hermannsson (25,5). Segue Pietro Aradori con 10,5 e la guardia della Virtus Bologna è l’unico altro capace di andare in doppia cifra; a rimbalzo non abbiamo un dominatore – storicamente è sempre stato così – Chrsitian Burns è il primo azzurro con 53 carambole per gara davanti ad Awudu Abass, che ne cattura 5 netti. Gli assist vedono invece primeggiare Ariel Filloy con 5,0 di media, ben distante dai 9,0 che smazza il bulgaro Dee Bost. Abass invece ha il 53,3% dall’arco ed è il nostro miglior tiratore da 3 punti; dietro di lui Simone Fontecchio che raggiunge il 50%. Adesso dobbiamo dare la parola al campo, per stare a vedere come andranno le cose: mettiamoci comodi, al PalaRubini è tutto pronto e sul parquet del palazzetto di Trieste Italia Croazia sta per cominciare! (agg. di Claudio Franceschini)
LA NOVITA’ MANNION
Tra i convocati di Italia Croazia il nome che spicca è quello di Niccolò Mannion: classe 2001, è senese di nascita ma di fatto cresciuto negli Stati Uniti, dove frequenta il liceo Pinnacle (praticamente Phoenix) e lo scorso anno, segnando 42 punti in 28 minuti in un torneo Under 16, è stato notato da tutti. E’ in possesso di doppio passaporto ed è figlio di Pace Mannion, che dopo una buona esperienza in NBA è arrivato in Italia giocando con tante maglie e sfidando anche Joe Bryant, il padre di Kobe che infatti Nico conosce personalmente. Prima di arrivare al liceo Mannion ha ricevuto offerte di almeno sei borse di studio al college; manca ancora un anno abbondante perchè possa giocarci, ma nel frattempo Pino Sacripanti ha fatto un ottimo lavoro e lo ha portato a vestire la maglia azzurra. Mannion ha disputato appunto il torneo giovanile, all’epoca il Commissario Tecnico era ancora Ettore Messina ma Sacripanti, venuto a sapere che l’Under 16 degli Stati Uniti lo aveva scartato, aveva fatto la segnalazione alla nostra federazione. Adesso dunque Mannion, di ruolo guardia, ha la grande occasione con la nazionale A. (agg. di Claudio Franceschini)
IL CAMMINO NEL GIRONE
In attesa di Italia Croazia, andiamo a vedere quale sia stato il cammino della nostra nazionale in questa prima fase delle qualificazioni agli Europei 2018. Come detto, gli Azzurri hanno sempre vinto fino a qui: l’esordio nel gruppo D è arrivato lo scorso novembre con un 75-70 contro la Romania, forse la partita più sofferta di tutte quelle giocate. Il risultato del PalaRuffini ci ha dato fiducia, dunque siamo andati a Zagabria per giocare contro quella che pensavamo forse la principale rivale; così non è stato, abbiamo battuto la Croazia per 80-64 e ci siamo presentati alle sfide di fine febbraio come unica nazionale imbattuta del girone. Tradizione continuata a Treviso: al PalaVerde l’Italia ha schiantato l’Olanda per 80-62, iniziando così il girone di ritorno nel migliore dei modi. Addirittura devastante il successo della Polyvalent Hall di Cluj: nella seconda partita contro la Romania gli Azzurri hanno ottenuto un clamoroso 101-50, con 29 punti di Amedeo Della Valle. Qualificazione archiviata con uno scarto medio che finora è stato di 22,5 punti: niente male davvero, adesso come detto servirà vincere ancora per semplificare la seconda fase. (agg. di Claudio Franceschini)
I CONVOCATI DI SACCHETTI
Meo Sacchetti ha ovviamente fatto le sue scelte per Italia Croazia: le convocazioni del CT riguardano ovviamente anche la prossima partita, quella che gli Azzurri giocheranno in Olanda chiudendo così la prima fase. Torna a vedersi qualche big: questo perchè la stagione è terminata e dunque anche i giocatori di Eurolega possono essere liberi di rispondere alla chiamata. Ecco perchè Daniel Hackett sarà il leader di questo gruppo, in assenza come sempre degli NBA Marco Belinelli e Danilo Gallinari per i quali il discorso rimane sempre diverso; assente anche Gigi Datome che aveva scelto di non prendere parte a questa fase della qualificazione, mentre ci sono i veterani Pietro Aradori e Luca Vitali, così come Amedeo Della Valle che giocherà la prossima stagione a Milano, Davide Pascolo che dall’Olimpia dovrebbe andare via e l’altro futuro EA7 Christian Burns, che sotto canestro lavorerà con Paul Biligha e Achille Polonara. Presente Brian Sacchetti – il figlio del coach – così come Stefano Tonut e Michele Vitali, c’è anche Simone Fontecchio a caccia di conferme dopo l’ottima seconda parte di stagione giocata a Cremona. (agg. di Claudio Franceschini)
ORARIO E PRESENTAZIONE PARTITA
Italia Croazia si gioca alle ore 20:45 di giovedì 28 giugno presso il PalaRubini di Trieste: siamo nel gruppo D delle qualificazioni Mondiali 2019 di pallacanestro, penultimo impegno della nostra nazionale che per chiudere affronterà l’Olanda la prossima domenica. La partita è importante: l’Italia è già qualificata alla prossima fase ma non può permettersi distrazioni per quello che dice la formula, e dunque anche se il pass è nelle mani di Meo Sacchetti e dei nostri ragazzi dobbiamo provare a vincere, contro una nazionale che sta facendo male ma che rimane estremamente competitiva.
RISULTATI E PRECEDENTI
Percorso netto per l’Italia nelle qualificazioni, ma questo è solo l’inizio: la nazionale di Meo Sacchetti ha anche archiviato in anticipo il primo posto grazie ai due successi sulla Romania, e adesso spera di chiudere imbattuta il suo gruppo D. La Croazia è un’avversaria ostica: priva degli NBA e di alcuni giocatori di Eurolega, la nazionale balcanica non è riuscita a tenere il livello e così ha vinto soltanto una partita (contro l’Olanda) ma è pienamente in corsa per qualificarsi (passano le prime tre) e dunque dal punto di vista delle motivazioni potrebbe essere ben diversa dalla squadra che abbiamo battuto in trasferta (64-80). Sulla nostra prestazione come detto incide la formula delle qualificazioni: è infatti previsto che nel prossimo girone a sei squadre (le prime tre si qualificheranno ai Mondiali) vengano portati in dote i risultati centrati nella prima fase.
Naturalmente questo significa che un’Italia al prossimo turno con sei vittorie avrebbe molte più possibilità di andare alla Coppa del Mondo di una che avesse vinto soltanto quattro gare, a prescindere da quali saranno le nazionali che incroceranno il nostro cammino. Ecco perchè, come conseguenza di ciò, anche contro Croazia e, in seguito, Olanda dovremo fare la voce grossa nonostante il girone sia stato archiviato ampiamente e anche in maniera brillante: in palio c’è l’accesso ad un torneo che non giochiamo da tempo e dovremo provare ad archiviare l’obiettivo il prima possibile. Non ci resta quindi che stare a vedere se i nostri ragazzi centreranno l’obiettivo.