L’uomo fermato ieri all’aeroporto di Fiumicino con un falso passaporto pakistano aveva fatto in passato richiesta di asilo politico in Italia. E’ quanto emerge da fonti investigative che si stanno occupando del caso. “Non è il caso di sbilanciarsi su ipotesi che possano creare allarme”, ha rassicurato il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, intervenuto a La telefonata di Belpietro su Canale 5. Il pakistano è stato intanto rilasciato, ma verrà denunciato all’autorità giudiziaria per possesso e utilizzo di documento falso.
Erano tutti a bordo del volo Easyjet diretto a Londra, quando è scattato l’allarme terrorismo all’aeroporto di Fiumicino, ieri pomeriggio. A bordo si trovava un passeggero sospetto: le verifiche della polizia hanno appurato che l’uomo viaggiava con un falso passaporto pakistano. L’aereo è stato bloccato in pista e i passeggeri sono stati fatti scendere a terra. Sono stati controllati i bagagli, quindi l’aereo è ripartito per Londra. L’uomo invece è a disposizione della Procura di Civitavecchia, adesso gli investigatori stanno verificando, attraverso le impronte digitali, la sua vera identità. E stanno lavorando per capire se l’uomo sospettato abbia incontrato qualcuno in Italia e per quale motivo si stesse recando a Londra. Intanto a Bruxelles si accelera per studiare un sistema per schedare i passeggeri, sul modello adottato dagli Stati Uniti dopo l’11 settembre. Il PNR, Personal Number Record raccoglie informazioni anagrafiche e i dettagli sull’identità dei viaggiatori, sui viaggi effettuati, persino dati sulle preferenze alimentari, da queste informazioni, per esempio, si può dedurre infatti la religione. Tutte informazioni preziose per l’intelligence. (Serena Marotta)