Prosegue la ricerca dell’origine del contagio a Bresso, dove il batterio della legionella ha già causato una morte e cinque ricoveri in ospedale. L’Assessorato alla Salute di Regione Lombardia ha fatto sapere in una nota che “sono in corso tutti gli accertamenti per escludere rischi per la popolazione” e che, in via precauzionale, sono state avviate operazioni di sanificazione su pozzi, filtri e tubazioni dell’acquedotto. In attesa di conoscere gli esiti degli esami sull’acqua, la Regione Lombardia ricorda i sintomi della legionella che si presenta in due forme: la febbre di Pontiac, “molto simile a un’influenza e quindi raramente identificata” o una polmonite “con febbre, tosse, dolori muscolari e in alcuni casi anche difficoltà respiratorie”. Generalmente le forme più gravi si presentano in persone debilitate come alcolisti e malati cronici. Inoltre, per permettere a chiunque ne avesse la necessità di ricevere informazioni sull’infezione da legionellosi, sono stati resi disponibili i numeri 02/85783844 e 02/85786865 (dalle 9 alle 15) e l’indirizzo di posta elettronica [email protected]
A Bresso, il comune alle porte di Milano dove sono stati registrati sei casi di legionella, di cui uno mortale, proseguono i rilievi della Asl sull’acqua delle abitazioni e delle fontane. In questi giorni il Comune ha anche diffuso online un decalogo delle norme di comportamento e prevenzione, ricordando che il batterio della legionella non si trasmette da persona a persona, attraverso gli alimenti e bevendo e utilizzando l’acqua per alimenti. A titolo precauzionale, è dunque opportuno evitare le fonti di emissione di acqua vaporizzata: nella nota si consiglia quindi di evitare l’utilizzo della doccia ed usare precauzioni nell’utilizzo dell’acqua calda dei rubinetti di casa; meglio evitare anche l’utilizzo di vasche con idromassaggio e di irrigare i giardini utilizzando pompe con diffusori a spruzzo. Non utilizzare umidificatori riempiti con acqua del rubinetto ed evitare l’impiego di acqua di rubinetto per riempire apparecchi di aerosolterapia o ossigenoterapia. Il Comune di Bresso consiglia infine di “provvedere alla manutenzione dei punti di emissione di acqua del rubinetto nelle abitazioni attraverso la sostituzione dei filtri o lasciandoli a bagno con anticalcare”, ma anche di “lasciar scorrere l’acqua calda prima di utilizzarla, mantenendosi lontano dalla fonte, dopo l’apertura dei rubinetti”.
Paura a Milano per il contagio di legionella che al momento ha colpito sei persone, una delle quali è morta. In particolare a essere colpita è la zona di Bresso a nord est del capoluogo dove si sono verificati nello stesso arco di tempo i contagi, tutti a persone oltre i 70 anni di età. La malattia si trasmette respirando goccioline di acqua colpita dal batterio, non da persona a persona. Si indaga in queste ore per capire dove sia l’origine della malattia e l’Asl di Bresso ha chiesto agli abitanti di non farsi la doccia e non irrigare i giardini. Si fanno analisi nei rubinetti e nelle fontane pubbliche. La scorse settimana sei persone anziane si sono recate al pronto soccorso locale manifestando sintomi simili alla polmonite: febbre alta, tosse, difficoltà a respirare. Dopo gli esami si è giunti alla conclusione: si tratta di legionella. Gli anziani sono stati ricoverati in vari ospedali ma uno di loro è morto. Il sindaco di Bresso ha diffuso un comunicato: “L’habitat ideale del batterio è l’acqua calda, in particolare se la temperatura è compresa fra i 25 e i 55 gradi. La legionella si trasmette attraverso le particelle d’acqua nebulizzate da un impianto di condizionamento, dall’attrezzatura di un dentista, persino da certe fontane ornamentali. Tutti gli ospedali lombardi sono attrezzati bene per curarla”.