Il premier Berlusconi, in piena campagna elettorale, per le comunali di Crotone, ha dato vita ad un attacco a 360 grandi, indirizzato a magistrati, Procure e opposizione.
Parlando delle toghe, infatti, non ha esitato a definirle una malattia della democrazia» mentre, sui rifiuti di Napoli, ha detto: «li porterei in Procura». Ancora più dure le parole rivolte all’opposizione. Secondo il presidente del Consiglio, «nell’identità della sinistra si trova solo odio, disfattismo e pessimismo. Loro hanno portato nella politica un clima da guerra civile». Poi, l’irrisione nei confronti degli avversari che più sarà ricordata della giornata e che, più che un insulto, è sembrata parte di una barzelletta: il premier, infatti, ha rimproverato i membri dell’opposizione di «lavarsi poco». Sono state di natura più politica, invece, le sue dichiarazioni su Quirinale, la Costituzione e il regime parlamentare vigente nel nostro Paese: «Dobbiamo cambiare la composizione della Corte Costituzionale, dobbiamo cambiare i poteri del Presidente della Repubblica e, come avviene in tutti i governi occidentali, attribuire più poteri al governo del presidente del Consiglio», ha detto Berlusconi. L’annuncio, infine, di una legge che sarà varata a breve per potere allargare la composizione del governo ad un maggior numero di elementi. Il Pd,dal canto suo, taglia corto: «Berlusconi delira».
Intervenendo, invece, sulla campagna a sostegno della candidata del centrodestra e dell’Udc al Comune, Dorina Bianchi, si è detto convinto della «necessità di intervenire sulla Statale 106». Crotone, inoltre, «merita – ha aggiunto – una nuova struttura ospedaliera. E’ urgente intervenire sul reperimento dell’area e sua costruzione».