Dopo le polemiche sull’affidamento del restauro, dopo le battaglie tra centurioni e vigili e la presenza di abusivi e chioschi mobili, il Colosseo torna al centro dell’attenzione. E’ ormai ufficiale che i lavori per la creazione della stazione Fori Imperiali della nuova linea C della metropolitana capitolina prenderanno il via dopo la parata del 2 giugno. A lanciare il nuovo allarme è la soprintendenza ai beni archeologici di Roma, che rinnova l’appello alla chiusura del traffico dell’area archeologica centrale per tutto il periodo in cui il cantiere resterà aperto. Sulla carta i lavori dureranno 78 mesi, suddivisi in 6 macrofasi, e la soprintendenza vuole che si mantenga alta l’attenzione sull’impatto «in termini di inevitabile accrescimento delle emissioni inquinanti dovuto a un traffico ininterrotto, sulla conservazione e la tutela delle superfici dell’Anfiteatro». Tutto questo in una zona dove «già nella situazione attuale, il traffico automobilistico costituisce elemento di intralcio e fattore di rischio per i pedoni». IlSussidiario.net ha chiesto quindi un commento ad Antonello Aurigemma, Assessore alle Politiche della Mobilità del Comune di Roma.
Assessore, cosa può dirci dell’avvio di questi lavori?
L’obiettivo degli uffici tecnici dell’Amministrazione è sempre di trovare una sintesi il più possibile condivisa. Le esigenze di cui tener conto in questo caso sono diverse e inoltre parliamo di un’area particolarmente complessa e delicata. La soluzione adottata permetterà di tutelare il patrimonio archeologico, di ridurre al minimo i disagi per i cittadini e di portare avanti la realizzazione di un’opera fondamentale per la nostra città.
Cosa pensa dei dubbi che ha espresso la Soprintendenza riguardo il traffico troppo vicino al Colosseo, che potrebbe rovinare il monumento, e al rischio che i lavori possano ridurre i flussi turistici e relativi introiti?
Il Colosseo è uno dei monumenti più visitati al mondo e tale resterà anche nei prossimi anni. Il turismo è un comparto chiave per la nostra città e la realizzazione di nuove infrastrutture del trasporto, attese da troppi anni, non può che favorire l’afflusso e gli spostamenti dei visitatori. Inoltre, come annunciato dal Sindaco, a breve partiranno i lavori di restauro e manutenzione del Colosseo, che renderanno ancora più bello uno dei simboli di Roma.
Un certo tipo di impatto sarà comunque inevitabile: quali misure sono state adottate per ridurre al minimo ogni eventuale disagio?
Anche con il cantiere avviato, i turisti avranno modo di raggiungere e visitare il Colosseo senza complicazioni e i cittadini romani potranno muoversi in quell’area senza particolari disagi. Chiaramente, come diciamo sempre, l’utilizzo del mezzo pubblico è la soluzione migliore per raggiungere questa come altre aree centrali della città.
Quanto e in che modo la realizzazione della stazione Fori Imperiali potrà migliorare la viabilità di quella zona spesso contestata da pedoni e ciclisti?
Il fatto che la zona dei Fori Imperiali sarà servita da due linee della Metropolitana, la B e la C, è un vantaggio di tutta evidenza per chiunque si trovi a Roma come cittadino, pendolare o turista. L’intermodalità sarà incrementata e una maggiore offerta di trasporto pubblico è certamente gradita anche a pedoni e ciclisti. Come Amministrazione stiamo facendo l’impossibile affinché Roma si doti finalmente di una rete di Metro al livello delle altre grandi capitali europee. In una fase delicatissima per ciò che riguarda il reperimento di risorse, Roma Capitale ha messo in campo oltre tre miliardi e mezzo di euro di finanziamenti. Con orgoglio possiamo dire che entro la fine della consiliatura la rete attuale della Metropolitana verrà incrementata di oltre il 50% grazie all’apertura della B1 da Bologna a Conca d’Oro e poi a Jonio e della C da Montecompatri a Centocelle. Stiamo inoltre lavorando ai prolungamenti della linea B da Rebibbia a Casal Monastero e della linea A da Anagnina a Torre Angela. La politica del fare inaugurata nel 2008 sta dando risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
(Claudio Perlini)