Lazio – Chievo, semifinale della Campionato Primavera, ha chiuso il suo primo tempo sul parziale di 1-0. Decide il gol del centrocampista serbo Antic. Alberto Bollini, tecnico della Lazio Primavera, conferma il consueto 4-3-3. Di fronte a Strakosha si dispongono da destra verso sinistra Pollace, Vilkaitis, Serpieri e Filippini. In zona nevralgica Antic, Falasca e Crecco, esordiente un mese fa nella Lazio di Petkovic, mentre in attacco Cataldi si sistema tra le linee, pronto a supportare il tandem offensivo formato da Keita e Tounkara. Rozzi e Lombardi costretti a dare rispettivamente forfait per infortunio e squalifica. Il Chievo di D’Anna dopo aver superato la Juventus di Baroni nei quarti di finale conferma la stessa formazione. Nel suo 4-2-3-1 si schierano Provedel in porta, mentre Maccarone completa il reparto difensivo con Coulibaly, Manfrin e Francesco Costa. Ndiaye e Toksic in mediana, sulla destra Franchini, sulla sinistra Alimi e Ciccotti nel ruolo di trequartista centrale chiamato a innescare l’unica punta, Sowe. Le due squadre giocano a viso aperto fin da subito. La Lazio si rende pericolosa fin da subito. Il duello chiave del match si gioca sulla fascia sinistra: Keita contro il terzino clivense Maccarone. L’attaccante laziale scatta dopo pochi minuti in area e brucia l’avversario ottenendo il fondo. Tocco verso il mezzo che mette fuori causa il portiere gialloblù Provedel, Antic segue l’azione ma il suo inserimento non lo premia. Keita poco dopo ci riprova con un tiro da fuori, ma Provedel osserva senza patemi la palla sfilare sul fondo. Il Chievo esce allo scoperto al 13esimo. Franchini dalla destra semina il panico e serve Sowe che spalle alla porta si gira rapidamente e calcia violentemente verso lo specchio. Strakosha non trattiene, ma Cisotti da due passi non ne approfitta. Al 17esimo la rete che decide finora il match. Corner per il Chievo battuto da Manfrin. La difesa laziale respinge l’assalto e Toksic si fa trovare impreparato facendosi rubare anzitempo la sfera da uno scatenato Keita. L’attaccante africano corre verso la porta e ingaggia un 3 contro 3 che porta al tocco a liberare per la corrente Antic. Il centrocampista serbo sotto porta non si fa emozionare e fa secco Provedel. Il Chievo reagisce subito, ma Strakosha mura Cisotti con un’uscita puntuale. Alla mezzora Manfrin ci prova con un calcio di punizione: la barriera biancoceleste intercetta la sfera, deviando la traiettoria oltre la traversa. Nel finale, ennesima discesa di Keita che dopo aver superato Maccarone conclude violentemente sfiorando il raddoppio.
KEITA 7
FILIPPINI 5,5
SOWE 6,5
MACCARONE 4,5
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