A Trento un transgender cinquantenne è stato dichiarato ufficialmente donna dal tribunale di Rovereto. Lucia, (questo il nome che ora appare sui documenti) è un ex libero professionista di Arco e d è riuscito ad ottenere la riattribuzione del genere anagrafico senza subire nessun intervento alla parti intime, ma solo grazie alla terapia ormonale che ha seguito a partire dal 2009 e che la fa sentire donna al 100%.
Questo caso è il primo, fuori dal tribunale di Roma, in cui si accetta di riassegnare il genere a una persona senza che questa abbia subito interventi ai genitali e senza che ne sia stata certificata la sterilità. A Roma era accaduto nel 2007,2011 e 2012.
Come ha spiegato l’Avv, Schuster, legale della donna: “una parte fa proprio il principio di diritto secondo cui “nei casi di transessualismo accertato il trattamento medico chirurgico previsto dalla legge 164/82 e’ necessario nel solo caso in cui occorre assicurare al soggetto transessuale uno stabile equilibrio psicofisico, qualora la discrepanza tra psico-sessualita’ ed il sesso anatomico determini nel soggetto un atteggiamento conflittuale di rifiuto nei confronti dei propri organi genitali, chiarendo che laddove non sussista tale confittualita’ non e’ necessario l’intervento chirurgico per consentire la rettifica dell’atto di nascita”.
Pertanto:”il benessere psicofisico del soggetto: un intervento chirurgico e’ necessario solo dove sia utile per rimediare alla eventuale conflittualita’ vissuta dalla persona”.