Il tennis femminile si è svegliato stamattina con due novità. La prima: Viktoria Azarenka ha vinto l’edizione 2012 deli Australian Open, la centesima nella storia del torneo. La seconda: la bielorussa è la nuova numero 1 del mondo, scalzando la danese Caroline Wozniacki che si è fermata ai quarti di finale contro la Clijsters. Tutto in una volta per Vika, che intorno alle 11 (ora italiana), ha definitivamente piegato la – scarsa – resistenza della russa Maria Sharapova che (ma è un nostro pensiero) se pensasse più a giocare a tennis che non alle sfilate di moda sarebbe probabilmente la più forte di tutte. Ma la Azarenka non ruba nulla. La 22enne di Minsk è arrivata all’ultimo atto perdendo appena due set in tutto il torneo (al pari della sua rivale di oggi) e dimostrando di aver superato quei problemi soprattutto mentali che fino a qui le avevano impedito anche solo di raggiungere una finale nei tornei del Grande Slam. Oggi Vika si riprende tutto, e con gli interessi. Forse avrebbe voluto una rivincita della semifinale dell’ultimo Wimbledon, quando la Kvitova l’aveva battuta in 3 set spezzando il suo sogno; ma la ceca, anche lei in odore di numero 1 al pari della Sharapova, è caduta in semifinale di fronte alla russa allevata tennisticamente in Florida, e così la rivincita non c’è stata. Proprio il successo della Sharapova sulla Kvitova – riedizione della finale dell’ultimo Wimbledon – faceva sperare in una gara combattuta e dall’esito incerto; invece, in appena 88 minuti era tutto finito. La Azarenka, dopo la semifinale vittoriosa contro Kim Clijsters, campionessa uscente, ha aggredito il centrale di Melbourne con la consapevolezza di essere a una svolta della sua carriera. La povera Maria ha retto finchè ha potuto, poi sul 3-4 e servizio è arrivato il famigerato ottavo game: un gioco eterno che, come spesso succede nel tennis, ha fatto da spartiacque alla gara. Vika ha strappato il servizio all’avversaria e ha chiuso sulla sua battuta. Conquistato il primo set, la bielorussa sulle ali dell’entusiasmo ha fatto subito il break ed è volata 4-0 prendendo ancora il servizio alla Sharapova che, frastornata da tanta potenza, ha cominciato a sbagliare dritti in successione, uscendo dal match e dal torneo.
Al 5-0 e servizio si è capito in modo definitivo che era finita. La russa ha avuto un sussulto d’orgoglio riuscendo a ottenere una palla break, ma non era giornata. La Azarenka gliel’ha annullata e poi è andata a prendersi il trofeo e la vetta del ranking mondiale. Prima finale, primo Slam e primo posto al mondo: adesso, provate a fermarla.