Se è vero, come più volte affermato, che per pensare ad una prospettiva di crescita delle nostre piccole imprese bisogna giocare le sfide dell’innovazione e dell’internazionalizzazione, è altrettanto evidente che occorre guardare con particolare attenzione ad un mercato emergente quale l’E-Commerce.
Le potenzialità di internet per le attività di commercio elettronico non sono più solo ad appannaggio di nuove aziende nate proprio in stretta relazione con la rete. Ormai anche le imprese “storiche”, quelle che hanno costruito le loro fortune sui canali tradizionali di vendita offline, si sono affacciate e continueranno sempre più ad affacciarsi al mondo dell’E-Commerce.
La forza della rete esprime numeri impressionanti. Secondo l’ITU, l’agenzia delle Nazioni Unite per l’information e communication technologies, le persone connesse a internet nel mondo sono ormai 2,1 miliardi, pari al 30 per cento della popolazione complessiva. Con un raddoppio, tra 2011 e 2012, di possessori di smartphones, e una crescita esponenziale di iscritti ai social network (1,1 miliardi a Facebook, 637 milioni a Twitter, tanto per citare i due principali colossi). In questo quadro il valore dell’E-Commerce nel mondo, lo scorso anno, è stato stimato in 1.088 miliardi di dollari, suddivisi perlopiù in tre grandi mercati: 365 miliardi nel Nord America, 332 in Asia e nell’area del Pacifico, 293 nell’Europa Occidentale. Nel Vecchio Continente la fanno da padroni il Regno Unito, con una quota superiore a 79 miliardi di dollari, e la Germania, con 45,5 miliardi.
In Italia il commercio elettronico sta rapidamente crescendo: nel 2012 le vendite online nel nostro Paese hanno generato una quota di 9,7 miliardi di euro, in aumento del 18 per cento rispetto all’anno precedente. E il Politecnico di Milano ha calcolato che il 33 per cento degli utenti italiani del web fa shopping online.
Sono numeri che testimoniano come oggi, attraverso le nuove tecnologie, sia possibile sfidare la globalizzazione al contrario. Mentre prodotti standardizzati e di scarsa qualità invadono quotidianamente il nostro Paese, noi possiamo esportare nel mondo bellezza, originalità e qualità, senza delocalizzare le produzioni. E chi se non i nostri piccoli artigiani italiani è in grado di esprimere queste caratteristiche e di farsi portabandiera del più autentico Made in Italy nel mondo?
Artigiano in Fiera, il più grande evento internazionale dedicato all’artigianato, ha radunato in diciassette edizioni oltre 17.500 aziende provenienti da 110 Paesi del mondo, ospitando più di 20 milioni di visitatori che si sono da sempre divertiti ed emozionati tra i 36.000 stand che in questi anni abbiamo allestito nei padiglioni della vecchia fiera di Milano, prima, e nel nuovo polo di Rho-Pero, dal 2008.
L’esperienza unica di Artigiano in Fiera non poggia le sue basi solo sulla forza di questi numeri, bensì sulla consapevolezza di rappresentare da sempre una “palestra” per i nostri artigiani che in fiera possono vendere sì i loro prodotti, ma ancora prima testare il mercato, confrontarsi con altre aziende provenienti da ogni angolo del mondo, effettuare operazioni di comunicazione e marketing.
Come nel 1996 fu un salto culturale convincere gli artigiani ad uscire dalle loro botteghe per incontrare il grande pubblico di Milano per nove giorni, oggi proponiamo un nuovo cambiamento, che porta il nome di Make Hand Buy, la piattaforma E-Commerce online dal prossimo novembre, dedicata esclusivamente agli espositori di AF – L’Artigiano in Fiera, che potranno presentare le loro storie e i loro prodotti, vendendoli in rete per 365 giorni all’anno.
E’ un nuovo percorso, affascinante quanto impegnativo, per costruire davvero una prospettiva di crescita per le nostre micro imprese che insieme a noi potranno affrontare i cambiamenti imposti dalla realtà.