Ha scosso l’Inghilterra la notizia della morte di Hannah Smith, una ragazza di soli 14 anni, trovata morta venerdì dopo che si è suicidata impiccandosi.
Il padre ha raccontato che ha trovato dei messaggi crudeli nei suoi confronti sul suo profilo di ask.fm,che la incoraggiavano ad uccidersi. A Leicester è stata aperta un’inchiesta per scoprire da chi siano arrivati quei messaggi poiché il sito ask.fm, con sede in Lettonia, permette ai propri utenti di pubblicare i commenti in forma anonima.
Il padre ha scritto un post su Facebook per dare la triste notizia: “scrivo per far sapere ai miei amici che venerdì sera la mia figlia più givane si è suicidata”. Ed ha aggiunto: “il mio cuore è spezzato, ci vorrà molto tempo prima che io possa riprendermi e mi auguro che nessuno di voi debba passare quello che sto passando io”.
Ora Smith ha aperto una petizione affinchè esistano misure di controllo più severe sui siti frequentati dai bambini: “per favore, firmate se volete che il Governo se ne occupi e ci aiuti a proteggere i giovani da siti come ask.fm. I ragazzini possono accedere al sito a partire dai 13 anni e scrivere anonimamente”.
Peter Wanless, direttore esecutivo della NSPCC ha commentato: “la natura stessa del cyber-bullismo è che permette ai colpevoli di rimanere anonimi. E’ una cosa che va cambiata prima che ci fugga di mano, e dobbiamo aiutare i ragazzi a sentirsi liberi di parlare e non sentirsi isolati.”
Ed ha aggiunto un concetto fondamentale: “la legge deve essere chiara: ciò che è illegale offline, è illegale anche online”. E’ stata aperta un’inchiesta sulla morte della giovane Hannah, e il coroner di Leicester ha spiegato che l’autopsia non ha aggiunto dettagli significativi, confermando che sono stati presi per essere esaminati il computer e il telefono della ragazza.
Per il momento non si sa se verrà aperta un’indagine per scoprire un eventuale colpevole.