Abbiamo trovato il nuovo fenomeno dell’atletica del futuro, il velocista in grado di prendere l’eredità di Usain Bolt? La domanda nasce spontanea parlando di Yoshihide Kiryu, sprinter giapponese che sta bruciando le tappe nelle prove di velocità dell’atletica, capace di correre a soli 16 anni col tempo di 10”19 sui 100 metri. Certo, Usain Bolt alla sua età faceva ancora meglio sui 200, né si può ancora capire cosa farà Kiryu nei prossimi anni o quali saranno i suoi margini di miglioramento. Sarebbe comunque una cosa inedita che un velocista non di pelle nera dominasse nell’atletica. Ora il mondo dell’atletica attende Kiryu al varco, in attesa delle sue prossime imprese o miglioramenti. Intanto Usain Bolt ha promesso di poter arrivare ai 9”40, aggiungendo di puntare ad abbattere la frontiera dei 9”20 sui 100 metri. Tempi pazzeschi, inimaginabili fino a poco tempo fa. Per parlare di tutto questo ilsussidiario.net ha intervistato in esclusiva Franco Bragagna, giornalista di Rai Sport, uno dei più grandi esperti di atletica. Ecco le sue impressioni:
Yoshihide Kiryu, 16 anni, nuovo velocista giapponese: il recente exploit basta per l’etichetta di nuovo Bolt? Aspettiamo a dirlo, in realtà a questa età Bolt andava anche meglio sui 200. Poi sinceramente io non conosco bene il giapponese: dovrei vederlo, per capire anche anche le sue caratteristiche morfologiche.
Resta il fatto che il tempo di 10”19 è veramente straordinario per un’età così giovane… Diciamo però che ci sono atleti che fanno grandi tempi a quell’età e poi si fermano lì, non esplodono definitivamente.
Quindi affermare che lui potrebbe essere l’erede di Bolt è prematuro? Direi proprio di si, conteranno i risultati che farà in futuro, i suoi eventuali margini di miglioramento, e quanto le metodologie di allenamento potranno aiutarlo in questo senso.
Fa specie che una prestazione del genere non arrivi da un atleta di pelle nera… In effetti i velocisti caraibici in primis, e poi quelli afroamericani statunitensi, stanno dominando da tempo le prove di velocità dell’atletica. Ai velocisti bianchi restano le briciole e lo sa per esempio il francese Lemaitre, che corre tra sprinter di pelle nera di autentico valore tecnico e alle Olimpiadi è rimasto lontano dal podio.
Intanto Usain Bolt promette i 9”40… Cosa non impossibile, visto il suo recente 9”58. In una gara col favore del vento, con le giuste metodologie di allenamento e i miglioramenti genetici che sta facendo la razza umana, questo tempo non è per niente impossibile da raggiungere.
Sarà lo stesso Bolt a raggiungerlo?
Non penso, credo che lui abbia dato il meglio della sua carriera. Non credo che possa arrivare a questo tempo.
Lui addirittura afferma di puntare ai 9”20… Perchè no? L’uomo potrà arrivarci. Come ho detto prima i miglioramenti genetici della razza umana potrebbero anche portarci a record fantastici nell’atletica.
E’ riuscito a farsi un’idea precisa del segreto di Usain Bolt? Ha qualcosa di speciale, è veramente un atleta incredibile, su questo non si discute. Un atleta alto 1’96 che riesce a correre con una scioltezza straordinaria, facendo tempi eccezionali.
Quali sono invece i limiti che potrebbero frenare l’uomo nella velocità? E’ tutto da stabilire, è sempre il solito discorso: dipende dalle metodologie di allenamento e dai miglioramenti genetici, dall’evoluzione della razza umana. Una cosa che non possiamo ancora stabilire fino in fondo.
(Franco Vittadini)