Sarà la finale forse più scontata degli sport di squadra qui a Londra 2012: gli Stati Uuiti incontreranno la Spagna nel torneo maschile di basket. Una finale annunciata tra quelle che dovevano essere e si sono dimostrate le due formazioni più competitive delle Olimpiadi. Per fermare Kobe Bryant e compagni ci vorrà però un vero miracolo da parte della nazionale dei fratelli Gasol. La Spagna ha confermato comunque di essere una grande realtà del basket mondiale dietro solo al basket della prima potenza mondiale. Altre conferme sono venute dall’Argentina, sconfitta dagli Stati Uniti in semifinale, e dalla Russia battuta in semifinale proprio dalla Spagna, che si giocheranno la medaglia di bronzo. Sorpresa positiva anche la Francia, pur fermata ai quarti dai ragazzi di Scariolo. Intanto prepariamoci a gustarci questa finale di basket, per vedere le esibizioni di giocatori come lo stesso Kobe Bryant e LeBron James. Per parlare di Stati Uniti-Spagna abbiamo sentito uno degli allenatori più importanti della storia del basket italiano, Valerio Bianchini. Eccolo in questa intervista a ilsussidiario.net.
Stati Uniti-Spagna che partita sarà? Sulla carta non dovrebbe esserci storia, per lo strapotere fisico e tecnico degli americani, che sono una Nazionale troppo forte per ogni avversaria. In ogni caso la Spagna merita un elogio particolare per il suo torneo olimpico, dove ha rispettato il ruolo di sfidante del basket Nba. Ha mostrato carattere, oltre ad aver messo in campo giocatori di ottimo livello come i fratelli Gasol e Navarro. Ha giocato un buon basket ed ora eccola qua a giocarsi l’oro contro gli Stati Uniti.
Per fermare gli americani ci vorrebbero i carrarmati… Per fermarli ci vorrebbe veramente qualcosa di sensazionale. Si affronteranno due tipi di pallacanestro differente, quella spettacolare che mettono in mostra i vari campioni americani e quella della Spagna e della sua filosofia del basket europeo che punta più sulla squadra.
Al di là di questo la Spagna giocherà molto sui lunghi e punterà molto su Gasol? Credo di sì, perchè sarà un modo di avere la squadra schierata e limitare la supremazia americana, veramente di un altro pianeta.
Come si può limitare lo strapotere fisico americano?
Abbassando il ritmo, cosa che la Spagna ha imparato a fare soprattutto negli ultimi anni con Scariolo. Questo è un modo per evitare tutti i contropiedi micidiali della squadra americana.
E Kobe Bryant cosa inventerà?
Kobe Bryant fa parte di una serie di grandi solisti, come anche LeBron James, che si alterneranno nel giocare grande basket e dare spettacolo puro. Dei grandi ‘musicisti’ dello sport.
Stati Uniti-Spagna era la finale annunciata: nel complesso le è piaciuto questo torneo olimpico?
Sì, perchè al di là di queste due squadre il torneo ha detto che la Russia è una buona nazionale, ha mostrato la Francia come sorpresa di questo torneo, autentica rivelazione delle Olimpiadi.
L’Italia invece è rimasta alla finestra: nostalgia del passato?
Diciamo che dopo l’argento di Atene non abbiamo più avuto una grande generazione di giocatori. Ma di errori ne sono stati fatti tanti, come quelli di puntare poco sui giocatori italiani, quello di far giocare nei campionati dilettantistici giocatori troppo vecchi e non puntare sui giovani.
Cosa bisognerà fare per invertire la tendenza?
Ora bisognerà lavorare molto per risalire la corrente, magari con il ritorno di Petrucci alla Federbasket, che dovrà veramente impostare un modo nuovo di gestire la pallacanestro per farci ritornare ad essere competitivi in Europa e poi magari nel mondo.
(Franco Vittadini)