La Nigeria batte l’Etiopia per 2-0 e si qualifica ai quarti di finale della Coppa d’Africa 2013. Decide la doppietta du calcio di rigore di Victor Moses: l’attaccante del Chelsea ha messo e segno i primi gol nella competizione. In occasione del secondo penalty è stato espulso il portiere dell’Etiopia Sesay, e in porta è dovuto andare l’attaccante Said poiché le sostituzioni erano terminate. Etiopia che saluta la coppa in virtù dell’ultimo posto nel gruppo C, mentre la Nigeria si qualifica passa ai quarti come seconda (5 punti): incontrerà la Costa d’Avorio, favorita numero uno per il successo finale.
Dopo i primissimi minuti vivaci la partita si è adagiata sul possesso palla nigeriano, che non è riuscito a scalfire l’organizzata resistenza opposta dall’Etiopia. Che però non ha sfoderato pretese particolari: tra una squadra che aspettava (la Nigeria) ed un’altra che non voleva forzare si è sviluppato un confronto a tratti anche noioso, pur se mai addormentato sotto il profilo agonistico. Vera e propria impennata nel finale, coi due rigori -sacrosanti- per la Nigeria ed anche due occasioni per l’Etiopia, che ha prodotto quasi di più in svantaggio numerico e senza un attaccante.
Mister Sewnet Bishaw ha lasciato in panchina diversi reduci della disfatta col Burkina Faso (0-4 nella seconda partita): i difensori Tesfaye e Hailu e i centrocampisti Bekele, Megersa e Teshome. 4-4-2 ridisegnato con Alula Girma ed Elias in difesa, Oukri e Dawit larghi sulle fasce e Said-Kedebe coppia d’attacco. Forse per la mancanza di alcuni titolari è emersa una certa povertà tecnica nella squadra etiope, incapace di mantenere il possesso del pallone come di andare in verticale. D’altro canto la Nigeria non ha aggredito, e l’Etipia ha rischiato di cavarsela col pareggino. Ma un’ingenuità difensiva ha causato il primo rigore e alla prima folata in avanti la Nigeria ha potuto colpire in contropiede.
Promossa, ma è un 6 rosso. Stephen Keshi ha riposto la fantasia in panchina (Igiebor, Musa, Ideye) per un 4-3-3 sulla carta più rapido, con Uche e Moses ai lati di Emenike, ma in campo raramente in grado di sfondare la difesa avversaria, che pure non è parsa insuperabile. Il centrocampo muscolare -il trio Mba-Mikel-Ogude- è rimasto staccato dal tridente rimbalzando spesso contro i pariruolo etiopi, ben felici di metterla sul fisico. Sino ai rigori la Nigeria è stata pericolosa solo sui calci da fermo; se non altro al difesa ha concesso poco, paradossalmente di più in superiorità numerica, e i terzini hanno attaccato bene sulle fasce. Tutto questo per dire che con la Costa d’Avorio bisognerà studiare un altro assetto, o si rischia di buscarle.
Tiene l’agonismo al guinzaglio distribuendo gialli opportuni. Valuta bene gli episodi chiave: i due rigori per la Nigeria sono evidenti e lui li fischia.
Etiopia
Non è un assedio, va sicuro sui palloni vaganti. Trafitto su rigore e poi espulso, per un fallo inevitabile.
Tenta di affacciarsi in avanti ma così facendo lascia spazio a Moses, di cui soffre i movimenti.
Marca bene Emenike che difatti gioca perlopiù spalle alla porta.
Lascia pochi buchi, ribatte qualche pallone insidioso.
Efficace le poche volte che attacca (un cross d’oro per Kebede), dietro controlla Uche e salva un gol sulla linea.
Ala destra, lascia salire troppo Echiejilè dal 46’TESHOME 6 Se la cava meglio anche perché il diretto avversario è più stanco.
L’unico che prova a far girare il pallone, non sempre però ci riesce.
Pressa, morde caviglie, cerca di offuscare Mikel e bene o male ci riesce dal 68’BOGALE 5,5 Si piazza a sinistra ma incide poco negli ultimi minuti.
Attivo sull’out mancino ma impreciso quando cerca il cross o i passaggi in avanti dal 45’F.IBRAHIM 5,5 Non riesce a fare meglio di Dawit, un pò troppo “piatto” e i nigeriani ne approfittano.
Con un mínimo di istruzione tattica propone buoni movimenti in attacco, ma riceve poco dal centrocampo. Alla fine deve cimentarsi in porta.
Ha un’occasione-una: inzuccata centrale, si poteva far meglio.
All.BISHAW 5,5 Rivolta l’undici titolare ma riesce ad infondervi il sacro fuoco.
Nigeria
Un solo intervento vero ma decisivo, sul colpo di testa di Kedebe subito dopo il vantaggio.
Uno dei pochi che cerca di variare ritmo, con qualche accelerazione sulla destra.
Essenziale, sia in marcatura che in appoggio.
Per nulla preoccupato da Kedebe si dedica più all’impostazione. Ma nel finale rischia concedendo un colpo di testa: per fortuna Eneyama sventa.
Primo tempo sempre all’attacco, secondo più discreto forse anche per la stanchezza.
Estraneo alla fase di costruzione risulta poco utile, in una gara in cui non c’è da difendere.
Fa valere l’esperienza nel giro palla, ma a uno come lui si chiede più intraprendenza dal centrocampo in su dal 92’YOBO s.v.
Più partecipe rispetto a Mba ma un pò carente di idee palla al piede.
Scelto a sorpresa, scatta ma non riceve mai dal 65’MUSA 6 Non fa granché ma se non altro il suo ingresso attizza un pò il fuoco del match.
Ben marcato e servito poco non riesce a tirare in porta: utile in qualche sponda dal 75’IDEYE 6 Come Musa vivacizza il finale pur senza strafare.
Basterebbero i due rigori, procurato e segnati, per la palma di man of the match. Ci aggiunge quella voglia che è parsa mancare ai compagni, specie nel primo tempo.
All.KESHI 5,5 Le scelte di formazione paiono sbagliate e i cambi un pò tardivi, ma ottiene quello che voleva. Ora sotto con gli Elefanti, e chissà che da sfavorito…
Il tabellino
Marcatori: 80’Moses rig., 89’Moses rig.
Etiopia (4-4-2): Sisay; Alula Girma, Debebe, Elias, Butako; Oukri (45’Teshome), Hintsa, Saleh (68’Bogale), Dawit (46’F.Ibrahim); Said, Kebede (Tassew, Tadele, Hailu, Tesfaye, Assefa, Bekele, Megersa, Zinabu, Girma). All. Bishaw.
Nigeria (4-3-3): Enyeama; Omeruo, Ambrose, Oboabona, Echiejile; Mba, Mikel (92’Yobo), Ogude; Uche (65’Musa), Emenike (75’Ideye), Moses (Agbim, Ejide, Egwuekwe, Oshaniwa, Gabriel, Obiora, Onazi, Igiebor, Uzoenyi). All.Keshi.
Arbitro: Bouchib El Ahrach (Marocco)
Ammoniti: Elias (E), Mba (N), Ogude (N), Debebe (E), Alula Girma (E), Mikel (N).
Espulso: 84’Sesay (E) per somma d’ammonizioni (proteste e gioco scorretto).
(Carlo Necchi)