Arriverà già dal prossimo anno la nuova tariffa di rete per i consumi ad alta efficienza. Lo ha stabilito l’Autorità per l’energia approvando l’introduzione della cosiddetta tariffa “D1” che potrà essere applicata, a livello sperimentale e su base volontaria, ai clienti domestici che hanno deciso di riscaldare la propria casa utilizzando esclusivamente pompe di calore. La nuova tariffa è infatti non più legata al volume dell’energia elettrica utilizzata, ma è più aderente agli effettivi costi dei servizi di rete, quindi il trasporto, la distribuzione e la gestione del contatore. Come si legge sul sito dell’Autorità per l’energia, la tariffa “D1” sarà costante, a prescindere dai consumi, “e potrà essere applicata alle forniture di energia elettrica sia con contratti di mercato libero sia di maggior tutela per l’abitazione di residenza”.
La novità è inserita nel pacchetto di aggiornamento delle tariffe di trasmissione, distribuzione, misura per il 2014 e “si inquadra nel percorso delineato dalle normative europee, nazionali e dalla recente deliberazione 204/2013 sull’avvio di una riforma tariffaria per eliminare sussidi incrociati e favorire il raggiungimento degli obiettivi di efficienza energetica e di utilizzo di fonti rinnovabili, anche attraverso la progressiva eliminazione degli ostacoli alla diffusione di tecnologie innovative come pompe di calore, piastre di cottura a induzione e veicoli elettrici”.
Infatti l’attuale progressività delle tariffe in funzione dei consumi tende “a sfavorire l’utilizzo dell’energia elettrica per usi termici: malgrado l’alto livello di efficienza energetica, l’utilizzo di una pompa di calore porta inevitabilmente a una crescita dei consumi e della bolletta”, mentre la nuova tariffa di rete sperimentale “consentirà di ridurre l’aumento della spesa e di rendere queste tecnologie economicamente più competitive”. Insomma, l’approvazione della deliberazione 204/2013 e l’introduzione della tariffa D1 a livello sperimentale “rappresentano i primi passi concreti verso la riforma tariffaria, anche alla luce dell’evoluzione generale del sistema elettrico, con l’apertura del mercato alla concorrenza e l’esplosione degli oneri generali di sistema, per arrivare a meccanismi meno complessi e più favorevoli alla diffusione di tecnologie ad alta efficienza”.